Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 27 novembre 2014

Amarianutte...per il Troi di Martin

Il Troi di Martin è uno di quei sentieri che, se non fosse per la volontà di alcuni volenterosi ragazzi, sarebbe finito nel dimenticatoio. Infatti, dopo l' incendio del 2003 che ha interessato il monte Amarianutte, la zona aveva subito un lento abbandono e Madre Natura si era ripresa i suoi spazi. Ma Alessandro e i suoi amici, con un lavoro durato tre anni, l'hanno ripristinato e con l'aiuto dell'amico Gjate hanno aperto un collegamento, prima con la cima dell'Amarianutte e poi con il Troi di Cjadin, permettendo così di percorrere un bel giro ad anello.



lunedì 10 novembre 2014

Aspettando l'inverno

Le nevicate e il freddo della settimana prima avevano stuzzicato la fantasia, stimolato l'appetito. Voci di amici che parlavano di pareti cristallizzate a nord, verglas e neve che scricchiola sotto gli scarponi
Pensieri volti a reglette impiastrate di ghiaccio, fessure chiuse da bianche cicatrici. Roccia fredda e raggi di sole da godere una volta usciti in cima.
Durante la settimana le webcam che spiano le montagne davano segnali bene auguranti, solleticando la fantasia, facendo venire l'acquolina in bocca per un antipasto d'inverno.
Domenica si parte presto. Spesso l'auto segnala pericolo di ghiaccio e ogni volta sorridiamo, il sole manda i primi raggi a illuminare la notte che muore davanti a noi. La strada si fa buia mentre saliamo verso Cason di Lanza, il bosco pare non volersi arrendere alla luce del giorno, passiamo oltre Casera Ramaz e inizia a far capolino il nostro desiderio. 
Grigio e bianco sotto toni intensi di azzurro.
Sembra quasi di sentire le sirene di Ulisse.
Saliamo ancora verso il passo e mi accorgo che sono veramente le sirene di Ulisse. I nostri desideri naufragano contro i grigi scogli della nord dello Zermula. Piccole lacrime di neve punteggiano la parete, quasi dispiaciute per averci attirato e illuso.
Ma l'alpinista è volubile, abbandona vecchi progetti per nuovi orizzonti e cosi, più di tanto non ce la prendiamo. D'altro canto siamo appena alla metà di questo autunno.
Ci godiamo i colori del bosco scendendo verso Pontebba. Picche e ramponi ci sono, ghiaccio no. E allora andremo a spaccar pietre. Chiaulis stiamo arrivando.

giovedì 6 novembre 2014

Sospese...sopra un mare di cime al Bivacco Brollo

"Ma quanto caldo fa? Nemmeno quest'estate faceva così caldo!"
Sedute sui gradini del bivacco Brollo, come lucertole, assorbiamo ogni minimo raggio di sole, godendoci il bellissimo panorama che si gode da questo pulpito sospeso sulla Val Torre. 

martedì 4 novembre 2014

Placche di Duino

Quando ti sporgi lo sguardo coglie l'infinito. Laggiù dove finisce il grigio del calcare inizia il blu del mare, che corre verso l'orizzonte e si abbraccia all'azzurro del cielo. Limpido, terso, infinito.
Un respiro lungo e profondo mi riempie di pace.
Uno sguardo nei suoi  occhi mi riempie di gioia.
La corda verde si perde fluttuando nell'azzurro e si adagia sulle pieghe della parete, mentre noi due ci prepariamo a scendere.