Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

mercoledì 29 luglio 2009

Coincidenza?... a me piace pensar di no.

Un anno fa, il 21 luglio 2008, la cara nonna che affettuosamente chiamavamo "Memè" ci lasciò alla bellissima età di 94 anni.
Ancora rivedo l'espressione del suo viso quando andavo a trovarla, mentre inclinando la testa di lato e sorridendo mi diceva "Alore Nadiute, cemunt?"
Dopo alcuni mesi di gravidanza la rividi in sogno, mentre, con l'aria un po' stralunata degli ultimi tempi, spingeva una carrozzina con un neonato. Il sogno mi lasciò nervosa e impaurita, perchè lo interpretavo come una possibile minaccia alla vita del mio futuro bambino: "mica se lo vorrà portare via?"
Ne parlai con mia madre che però mi tranquillizzò dandomi una differente interpretazione: "il morto porta il vivo; vedrai che nasce nell'anniversario della morte di tua nonna!"
Il termine della mia gravidanza era fissato per il 22 luglio e la data ci poteva stare.

E così è stato: il 21.07 alle 21:07 è arrivato Gabriele!

Luca che è molto scettico non crede a queste cose, ma certo è che data e ora fanno davvero colpo!
Coincidenza?... a me piace pensare di no .
Mi piace invece pensare che da lassù la Memè ora veglia sul nostro Alpinfrut.

lunedì 27 luglio 2009

Si ricomincia

Dopo una pausa di un paio di settimane si riprende l'andar per monti. E visto che l'AlpinGirl bonariamente mi concede lo svago solitario ("ma domenica prossima andiamo a fere un girettino con Gabriele!!!") riprendo con l'arrampicata.
Senza voglia di strafare (per quello c'è Big Roberto che mi attende) propendo per una ripresa tranquilla e coinvolgo Federico (alias Radio Porpetto) per una salita in Peralba. Breve avvicinamento, difficoltà contenuta. Il giusto divertimento e la possibilità di provare "da primo" per Federico, fresco di corso di alpinismo.
Sul tardi si aggiunge anche Raffaele e così si parte in tre.
Ma le sorprese non si fermano certo qui!
Arriviamo al parcheggio alle falde del Peralba e iniziamo i preparativi.... le scarpette??? Sulla lavatrice!! A Codroipo!!!
Comunque sia, quello che avrebbe scatenato un colorito rosario, non ha dato luogo a tale esercizio spirituale. Saranno gli effetti del Fattore G?
Mah! Intanto che fare? Su consiglio di Raffaele caliamo lungo il Piave e andiamo alla ricerca di un paio di scarpette. Arrivati, dopo qualche peregrinare in un negozio del centrofinalmente recuperiamo un paio di scarpette low cost (speriamo durino!).
Risaliamo nuovamente la valle del Piave e finalmente ci inviamo verso la Torre dei Fiori. Raggiungiamo l'attacco e il fittone non dà grande sicurezza allo speaker di Radio Porpetto m comunque partiamo. Indosso le dolorose scarpette e parto per i primi tiri su roccia buona che poi cede il passo a una brutta copia del greto del Tagliamento in verticale. A metà salita introduco Federico all'ebbrezza del tirare da "primo". Compito che assolve egregiamente con buona tecnica e concentrazione, che per il riposo delle nostre orecchie!
Riprendo il comando della nostra cordata giusto in tempo per fidarmi di una fila di chiodi che mi porta in un canale mooolto friabile. Arrivo ad un chiodo con un cordino per calata che mi dà la certezza di esser fuori via. Vabbè. Succede anche questo!
Faccio raggiungere un fittone intermedio a Raffaele e Federico, e una volta che sono in sicurezza mi calo con molta attenzione sul chiodo arrugginito, dopo averlo ribattuto per bene (Sperando bene!).
Una volta raggiunti i miei compagni di salita iniziamo a calarsi verso i prati sottostanti, e dopo due lunghe calate raggiungiamo i prati poco sopra la strada che sale al Calvi in un tripudio di stelle alpine.
Recuperati gli zaini torniamo verso la macchina. i miei compagni sono felici e soddisfatti per la salita e inverosibilmente lo sono anch'io, nonostante gli intoppi.
Fattore G??

martedì 21 luglio 2009

E sul far della sera arriva Gabriele

E dopo tanto aspettare, dopo tante notti a immaginarne il viso, l'AlpinFrut è arrivato a completare la famiglia.




mercoledì 15 luglio 2009

In bivacco

Arrivare in bivacco, sotto una leggera pioggerellina. L'incertezza per il domani. Cosa faremo? La parete è li, dietro il grigio delle nuvole.
La senti.
Senti che di tanto in tanto si scrolla di dosso le pietre che ha di più. Un'ascesa pericolosa. Forse. Ma quando sei là, quando senti il vento nel vuoto della cima: quello è tutto. Quella è tutta la vita, il resto non conta.
Con questi pensieri varchi la soglia del bivacco. La pioggerellina ha lasciato il posto alla brezza.
La cima è ancora avvolta dalle brume, ma si fa sentire.
Il cielo si apre a quello che resta del giorno. Il rosso caldo del tramonto fa ben sperare per l'indomani.
Calata la sera, presto si fa buio. C'è di nuovo nebbia. è l'umidità dell'aria aiuta solo a pensare a cosa ci aspetta. Aumenta la tensione dell'attesa. Ma c'è ancora nebbia. E la nebbia non porta niente.
Aspettare, nel sacco, non si riesce. Tutto troppo calmo. L'attesa snerva. Cresce la voglia di vedere.
Cresce la voglia di conoscere ciò che aspetta a manifestarsi.
L'amore ha mille sfaccettature.
Una parete di pietra, un bimbo che scalcia nella pancia.
L'attesa invece è la stessa.

lunedì 6 luglio 2009

L'ultima cima... prima dell'arrivo di Gabriele!!


"Ti prego, Ti prego...fa che il tempo regga e che riusciamo a farla!"
Domenica mattina, sono in bagno e fuori il meteo non sembra male: alzo due occhioni imploranti al cielo e invio questa petulante richiesta saltellando come una bambina!!!
Una cimetta facile facile quella che oggi ho in programma, con poco dislivello visto l'accesso comodo in auto, ma molto panoramica! Il Cimone di Crasulina è gia da un po' che mi aspetta e oggi sembra la volta buona a giudicare dalla limpida immagine della webcam su internet e i partecipanti all'uscita!
Enrica e Leonardo arrivano come da programma alle nove e, caricati zaini e scarponi in auto, partiamo tutti in direzione di Cercivento. Alla guida un assonnato Luca, reduce dalla sagra nell'Impero, al suo fianco un'entusiasta panciona, dietro la povera Enrica pressata da Leo e Nik alle prese con battaglie e Nintendo.
Arriviamo a Cercivento e la nostra meta è sgombra dalle dispettose nuvolette che aleggiano alte nel cielo e, imboccata la stretta stradina guadagnamo, comodi comodi, dopo parecchi chilometri, ben 1300 metri di dislivello!
Il Pian delle Streghe è uno di quei posti che vale la pena vedere: la strada sale lenta, tornante dopo tornante, prima nel bosco e poi con aperta visuale su ripidi pendii verdi, ieri ricolmi di fiori, e con splendido panorama su tutto il Canale di San Pietro!



Parcheggiamo sotto quello che sembra essere un nuovo osservatorio astronomico (ma la cupola come si apre?) e ci prepariamo, guardando scuri nuvoloni che vanno e vengono alternandosi a ampie schiarite. Per il momento sembrano innocui e continuando per la sterrata, raggiungiamo i laghetti di Zoufplan, dove alcune mucche stanno comodamente a mollo a rinfrescarsi.

La vicina e verde meta si erge davanti a noi con la sua visibile croce di vetta e lasciati i bimbi che proseguono tranquilli sulla sterrata verso di essa, noi tre approfittiamo per una cavalcata sulla cresta del Zoufplan che ci offre visuali sulla limpida dorsale che va dal Pal Piccolo alla Creta di Timau, con ben visibile la "nostra" casera Pal Grande di Sopra!


Il monte Terzo si erge poco distante e cerchiamo di contattare via radio Ilaria e Paolo che lo stanno risalendo per poi raggiungerci sul Cimone di Crasulina ma non otteniamo risposta.



Riguadagnata la sterrata ci avviamo verso di esso e notiamo due escursionisti che sbracciandosi cercano di attirare la nostra attenzione: sono proprio loro che ci precedono e, poco dopo li raggiungiamo.


Scambi di baci e abbracci e proseguiamo tutti assieme e, imboccata la traccia che risale il verde e fiorito pendio, dopo poco ne tocchiamo la croce di vetta, accolti da goccioline di pioggia da una dispettosa nuvoletta di passaggio, che fortunatamente si toglie subito dai paraggi lasciandoci gustare in pace i nostri panini e la stupenda visuale.

Che meraviglia! A due settimane dalla data termine della mia gravidanza mi ritrovo a 2104 metri ad osservare questo bellissimo panorama! Un sentito ringraziamento sale svelto verso l'alto per avermi concesso questa ennesima bellissima uscita!!!





Le foto si sprecano e ci mettiamo tutti in posa per l'autoscatto di rito. Luca riesce anche ad immortalare quella che sembra essere un aquila che volteggia sopra di noi con la sua compagna!



Le nuvole, dal vicino Coglians, si fanno più vicine, e ci inducono a imboccare la via del ritorno.

Arrivati al bivio per il monte Terzo, salutiamo Ilaria e Paolo che ci raggiungeranno più tardi per una birretta a fondovalle. Raggiungiamo l'auto giusto in tempo per evitare una leggera pioggerella, ma è di breve durata e, raggiunto Cercivento, già il sole splende di nuovo.


Birretta e gelati per un ultimo saluto con gli amici e via, di nuovo verso casa: la sagra nell'Impero ci aspetta!!!!
Soddisfatta della giornata mi riprometto di starmene tranquilla fino al parto... o quasi... sabato si potrebbe andare a Sauris per la festa dello speck... Mmmh... si potrebbe fare una puntatina fino a casera Losa no? Uno sguardo fulminante da parte dell' Alpinauta e aggiungo sorridendo: "in auto!".
Ma fino a sabato c'è tempo... per gli scarponi!