Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 21 aprile 2011

Un tuffo nell'inverno a casera Ceresera

Divieto di transito!
Il cartello sulla stretta stradina che da Mezzomonte sale sull'altopiano del Cansiglio è categorico! "Ma Bas mi ha detto che si passava!" mugugno a Luca che sta guidando. "Forse vale solo su un breve tratto e più avanti troviamo l'altra strada percorribile" dico speranzosa. "Andiamo avanti e speriamo bene....al massimo fingiamo una "svista"" decreta l'Alpinauta! La strada sale, tornante dopo tornante, con innumerevoli curve e ci fa guadagnare 900 metri di dislivello velocemente. Arrivati all'incrocio con la strada che sale da Piancavallo (questa si era percorribile!) parcheggiamo, usciamo e...... brrrrrrrrr! che freddo!!! e cos'è che cade dal cielo? nevischio??? Il cielo sopra di noi è nuvoloso e piccolissimi fiocchi di neve ghiacciati cadono qua e là......e io nella fretta ho dimenticato pile e giubbotto a casa!!!
Infilo maglietta e camicia di flanella e copro per bene l'Alpinfrut che oggi sfoggia un' aria alquanto dubbiosa. Questo freddo se l'era dimenticato pure lui!



Proviamo a farlo camminare un po' sulla sterrata ma oggi non è giornata e Luca se lo carica nello zaino e partiamo. 
La sterrata procede praticamente senza dislivello e alterna ampie viste sulla pianura a prati ondulati con laghetti e cimette che spero un giorno di salire, in rapida successione vista la modesta quota. 





Ogni tanto un timido raggio di sole sbuca dalla coltre di nuvole e ci riscalda mentre camminiamo chiacchierando e in meno di un'ora siamo al bivio con il sentiero 991 che dentro un bel bosco ci porta prima alla casera Masonil Vecchio dove pranziamo e poi alla vicina casera Ceresera, la nostra meta odierna.





A parte due ex guardie forestali e una coppietta, non incontriamo nessuno e alla casera siamo soli. Gli edifici, ottimamente ristrutturati, sono chiusi ma una piccola parte è stata adibita a bivacco sempre aperto e intitolato a Silvio e Rudi.
Dietro alla casera un sentierino sale tra Crocus ed Ellebori verdi su una piccola collina dove è stato posto un crocifisso e una panchina. Gabriele sale sgambettando ed esplora tutta la zona attorno alla casera. Se non fosse per il freddo sarebbe bello potersi fermare di più e salire anche la vicina cima Ceresera che promette una bella visuale sulla pianura nelle giornate terse e oggi purtroppo non lo è di certo!



Dopo un autoscatto si riparte e camminando di nuovo su sterrato, aggiriamo le boscose pendici del monte Ceresera e tra fugaci sguardi sul sottostante Piano del Cansiglio ritorniamo all'auto chiudendo il giro ad anello.






Per il ritorno evitiamo di ripercorrere la lunga strada con il divieto e seguendo alcune moto da cross optiamo per la strada che porta a Piancavallo. All'inizio asfaltata ci fa ben sperare per un futuro ritorno in questa zona ma poco dopo il cemento lascia il posto a sterrato sconnesso e due bei tratti innevati che l' Alpinauta affronta a suon di sgommate e derapate per non rimanere infangati nella poltiglia! Passate la casera della Valle Friz e casera Campo, entrambe in piena ristrutturazione arriviamo finalmente alle prime case di Piancavallo.
Da li a casa la strada la conosciamo bene e il clima migliora mano a mano che ci avviciniamo. Abbiamo fatto un tuffo nell'inverno, ma ormai non è più la sua stagione: i tanti fiori che ricoprivano i prati lo confermano! 

3 commenti:

piero ha detto...

certo che quando sarà grande chissà che super salite farà questo alpinfrut!

frivoloamilano ha detto...

Il caldo non vuole arrivare ma forse l'Alpinauta è contento ...deve fare ancora qualcosa di "freddo" dentro una gola! ;-)

ciao

Anonimo ha detto...

Vai a fidarti di uno che si chiama Bas.

eheheh

Ciao