Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 16 febbraio 2018

Cogliendo l'attimo... Carpe Diem

Carpe Diem... 
Cogli l'attimo...
Cerchiamo di coglierlo questo attimo, assieme agli amici Orsi, in questa bellissima domenica soleggiata e fredda, approfittando del fatto che nel parcheggio in Val Visdende non c'è parcheggiata ancora nessuna auto!
Ci prepariamo in fretta e partiamo: si sa mai che arrivi gente! Per ora siamo i primi e già la cosa è super, visti i miei dubbi in auto, sulla possibilità che in una giornata così, la cascata sia super affollata!



In pochi minuti siamo all'attacco e Luca parte spedito, perfettamente a suo agio nel suo elemento preferito!
La corda scorre tra le mie mani, si tende e mi preparo a partire anch'io. Denis è subito dietro a me, assicurato da Manuel, poi Robertino e Bepi, Robertone e Elena. Salgo veloce, il primo tratto abbastanza tranquillo, smontando in velocità le assicurazioni e poco dopo raggiungo Luca in sosta.



I prossimi dieci minuti sono di imprecazioni al freddo boia che mi ha letteralmente congelato le dita! Scoprirò poco dopo, da un messaggio di Elena, che il termometro dell'auto di Bepi segnava -12°!!!!
Riattivata la circolazione nelle mie doloranti dita, guardo oltre Luca: da un lato una stretta e dritta colata ghiacciata, dall'altro un facile pendio ghiacciato. Guardo speranzosa Luca: figuriamoci! Perchè scegliere la via più facile, quando si può optare per quella difficile! Lo guardo salire, cercando di memorizzare i punti "gradinati" e sparire oltre il tratto verticale, mentre schivo pezzetti di ghiaccio e palline di neve che rotolano giù saltellando a destra e sinistra!


Nel frattempo arrivano anche Denis, Manuel e Bepi e mentre si assicurano, parto con i dovuti scongiuri, cercando punti d'aggancio, per evitare di tirare giù pezzi ai ragazzi sotto di me. Con sollievo arrivo alla fine del tratto ripido, quello seguente facile e inclinato, un misto di neve e ghiaccio che mi porta in salita a raggiungere di nuovo Luca in sosta.


Questa volta non c'è alternativa: o si sale la grande e verticale colata ghiacciata dietro a lui o ....si sale la verticale colata ghiacciata dietro a lui, punto! E sia! Luca sale tranquillo, fermandosi solo per piantare viti e assicurarsi, dandomi qualche consiglio sui vari punti, sparendo poi oltre il bordo superiore, in un susseguirsi di corda che scorre veloce e pezzetti di ghiaccio volanti.


Il mio turno arriva presto e non mi resta altro che affidarmi a picozze, ramponi e tanta forza di braccia! La cascata sembra raddrizzarsi sempre più...e meno male che quando saliva Luca sembrava inclinata! Smonto veloce le viti e riprendo la salita, agganciando le picche tra canne e fessure, issandomi oltre il bordo finale, con un sospiro di sollievo! Un pendio di neve risale verso l'ultimo tratto dove Luca è in sosta presso un mugo. Puntando il dito verso un verticale e ripido tratto roccioso mi indica la parte finale della via, per mia fortuna  al momento completamente senza ghiaccio, perciò impraticabile!




Gli altri del gruppo sono ancora molto indietro e dopo un "selfie di fine via", attrezziamo le doppie e iniziamo a scendere.






Alla fine della prima calata, siamo proprio a livello con l'inizio del secondo tiro, dove Elena, salita per un tratto "da prima" sta attrezzando la sosta per recuperare Robertone.



"Carpe Diem....cogli l'attimo".....e dal momento che siamo presto, perchè non rifarci ancora un giro?!
Assecondo Luca e acconsento, ma lui ha un'altra idea: far provare un piccolo tiro "da prima" pure a me!!!
Guardo Elena che recupera Robertone e mi faccio coraggio: ora almeno saliremo dalla parte più facile e passato di mano il materiale, parto sicura, fermandomi di tanto in tanto a posizionare viti e rinvii, fino ad un piccolo ripiano qualche metro sopra Elena, dove attrezzo la mia prima sosta su ghiaccio e recupero orgogliosa Luca!






Gli cedo volentieri il tratto successivo, più ripido e, una volta arrivati in sosta ritroviamo Robertone e Elena, alle prese con il tratto della colata verticale.


Altro giro, altra corsa, per me e Luca e ci ritroviamo tutti e quattro alle doppie, gli altri nel frattempo già scesi alla base.



Con due calate li raggiungiamo e possiamo andare felici a festeggiare la giornata e... il compleanno di Robertino!






Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. (Cesare Pavese)

Perciò.... Carpe Diem!



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