Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 22 febbraio 2011

Traversata Campiolo-Illegio

"Quanto ti segna l'altimetro?" mi chiede Ilaria mentre guida su per la strada di Campiolo di sopra.
"Siamo troppo alte, l'abbiamo mancato!"
Sante donne! E sante chiacchiere!
Gia quando eravamo in due per macchina abbiamo sbagliato strada due volte, finendo poi nell'intricata Tolmezzo, alla ricerca della strada giusta per Illegio dove abbiamo lasciato la mia auto....figuriamoci ora, in quattro nella stessa macchina, se potevamo azzeccare al primo colpo la partenza del sentiero! Donneavventura!

 

Ridiamo rassegnate mentre Ilaria gira la macchina e torniamo indietro: oggi non è giornata!
Trovata la tabella Cai, parcheggiamo e indossati scarponi e zaini ci avviciniamo alla segnaletica: Illegio....5 ore! Cinque ore???? Ma non erano due???


Nella fretta, venerdì sera ho letto e mandato a Ilaria il link della traversata di Campiolo-Illegio....di un gruppo di corsa in montagna!!!!
 "Tranquille, per mezzanotte ce la facciamo" scherza Enrica, mentre tutte partono a razzo giu per il sentiero!



Scatto velocemente alcune foto mentre le seguo verso l'alveo del torrente Glagnò le cui verdi e limpide acque ci accompagnano mentre percorriamo il bel sentiero che lo costeggia.


Lo attraversiamo una prima volta su una passerella metallica, risalendo poi a stretti tornantini una spalla boscata, passando accanto a un'icona con Madonnina e poi di nuovo su una lunga passerella. Il sentiero continua e oltrepassata una selvaggia zona dirupata protetta da passamani e cavetti metallici, arriviamo nei pressi di Stavoli, dove una mulattiera lastricata  passa tra due filari di alberi e poi tra verdi prati dove sorge una piccola chiesetta.






Ancora pochi metri e camminiamo tra le strette viuzze di Stavoli che meriterebbero una visita completa, se non fosse che siamo un po' di premura! 





Mi prometto di ritornarci e seguendo i segnavia Cai sui muri, arriviamo al margine opposto del piccolo borgo dove una bella vasca per l'acqua con targa del 1918 e un lavatoio riflettono nelle loro limpide acque i colori di questa cupa giornata invernale.


Il cielo sopra di noi è nuvoloso, ma poco importa: siamo qui per gustarci questa lunga traversata che non necessita di grandi panorami ma che al loro posto ci regala visioni su angoli ameni e selvaggi. Il sentiero ora cala giu e attraversato un rigagnolo risale aggirando un lungo tratto dirupato e sabbioso dove dobbiamo prestare un po' di attenzione perchè la traccia in alcuni punti si fa stretta e scoscesa. Siamo alti sul vallone dove scorre il torrente Variola e più avanti il sentiero sembra essere franato: quando vi arriviamo però scopriamo con piacere che il sentiero è stato deviato e risalendo una piccola pineta possiamo proseguire fino a portarci sul letto del torrente.




Sono le 13:15 e decidiamo di fermarci a pranzare ma un gruppetto di persone che scende dal lato opposto al nostro ci consiglia di aspettare e di mangiare alla fine della sucessiva salita. Ci salutiamo e, guadato il torrente con un po' di acrobazie tra i massi, iniziamo quella che sarà una lunghissima risalita!



Il sentiero infatti risale una zona boscosa e a tratti innevata per ben 400m di dislivello prima di appianarsi su un lungo traverso sotto le pendici del monte Riquini! Sono le 15:00 quando, intimo a Ilaria ed Elisa che ci precedono di fermarci a mangiare! L'idea era quella di mangiare non appena il sentiero cominciava a calare verso Illegio ma le gambe proprio non vogliono andare avanti! Sedute su un cuscinetto di eriche azzanniamo affamate le nostre cibarie osservando la lunga dorsale del monte Amariana e il sole che a stento si fa strada tra le nuvole scure.


Neanche mezz'ora dopo siamo gia di nuovo in marcia e finalmente iniziamo la discesa che passando prima per sella Dagna e sucessivamente calando giu ripidamente nel bosco ci riporta sulla strada che sale da Illegio dove in uno spiazzo è parcheggiata la mia auto. Sono le 16:30!

Buttiamo gli zaini nel bagagliaio e salite in auto ripartiamo alla volta di Moggio e Campiolo, dove recuperiamo l'auto di Ilaria. Per vari impegni che ci aspettano a casa i saluti questa volta sono frettolosi ma colmi del solito affettuoso calore che contraddistingue la nostra amicizia e che ci fa stare così bene anche nelle giornate grige e faticose!          

5 commenti:

Annarita ha detto...

woowoow! super avventura con superdisguidi! sempre in gamba le girls!

l ha detto...

ottimo ragazze! sempre in corsaa!

Piero ha detto...

giretto fuori dal comune per motli aspetti. brava Nadia

Maya ha detto...

Brava Super Nadia! Sei una sorgente di idee ... e i posti sono sempre una meraviglia

Bepi Chitarra ha detto...

Maya... ma ciao... ti ricordi del fonda savio? che nottata incredibile! mi son fin sognato con te... te visitu?