Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

domenica 22 novembre 2020

Creta Verde e Campanile Letter

 Il giro ci prenderà due o tre giorni, poi probabilmente ci fermiamo su a Sappada

Qualche attimo prima che suoni la sveglia mi tornano in mente le parole che dissi a mia mamma, prima di uscire dalla porta, richiudendola senza fretta, lasciando alle spalle, nel primo pomeriggio di fine dicembre, il calore dello spolert in cucina.

Al tempo mi sembrava una spiegazione valida: davo delle indicazioni su dove andavamo, con una tempistica stimata a occhio, e con un margine temporale che, nelle feste di fine anno era molto elastico e che dava spazio a varie interpretazioni. Ero certo che non si sarebbe preoccupata. Almeno cercavo di crederlo.

Suona la sveglia e faccio un balzo in avanti di quasi diciotto anni. Tanto è passato da quando sono passato da quei luoghi. Salimmo in auto fin quasi su al Calvi, accompagnati dal cugino di Davide. Mentre cercava di far inversione con la piccola jeep sugli ultimi tornanti ghiacciati prima del rifugio, cercando di non prendere le direttissima per il fondovalle, noi, completamente estranei alle sue imprecazioni, stavamo discutendo se portare o meno la tenda. Alla fine portammo con noi solo una pala da neve.

venerdì 13 novembre 2020

Creta di Bordaglia

Austera e candida, lei si specchia vanitosa nel lago Pera.
Come una dama bianca, si erge da un ondulato mare erboso e ammalia lo sguardo di chi, come noi oggi, risale il lungo vallone di Sissanis e si affaccia oltre la sella.