Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 24 dicembre 2018

Tra i "ghiacci" del Cuar e Duron

La meta iniziale era un'altra...
Poi contrattempi imprevisti e doveri prenatalizi fermano le amiche, tanto che alla fine, all'appello per un'uscita tranquilla in compagnia, rispondiamo solo io, Gabriele e Diana.
Il meteo per l'indomani è un'incognita e per non fare un torto alle amiche, cambiamo meta.
Sabato mattina confidiamo di lasciarci alle spalle le "muffe nebbiose" della pianura, nella speranza di trovare il sole una volta arrivati in Carnia.


domenica 23 dicembre 2018

Un giro sul Chiarandeit

Il Chiarandeit, dato il dislivello contenuto, era tra le mete possibili messe in lista per salirci assieme a Gabriele.
Mercoledì, dati i tempi ristretti, io e Luca decidiamo di andare in perlustrazione, anche perchè sulla mia cartina i sentieri sono tracciati "neri", il libro in cui ho letto la relazione è piuttosto vecchietto e sul web non trovo altre informazioni riguardo a questa cimetta. 


venerdì 14 dicembre 2018

Draghi e cacciatori verso il monte San Lorenzo

"Nel bosco del Ban non si poteva entrare: un Signore (un Soffumbergo? un patriarca di Aquileia? un Provveditore della Serenissima?) aveva, su una pietra, scolpito un segno che bandiva il bosco, riservandolo per sé. La comunità non vi poteva accedere per tagliare la legna o pascolare. Poi, un'altro potente, il Signore della Modernità, aveva allontanato tutti gli uomini da tutti i boschi della montagna.
Ora, queste terre dell'abbandono, proprio per la loro marginalità, esclusione e ritardo, hanno preservato ciò che altrove è scomparso; costituiscono di nuovo un bene, non più escluso ai più, ma aperto a esperienze di paesaggi naturali e insieme di memoria e identità.
Una rete restaurata di sentieri consente di recuperare i legami con la natura e di leggere le tracce di culture precedenti e diverse...."



venerdì 7 dicembre 2018

Tripletta ai piedi dell'Amariana: M. Cjastel Grant, Puselie, Chiastelut

Uno sguardo al pendio boscato e il nostro piano A fallisce miseramente dopo pochi metri di cammino. Quello che sembrava essere un sentiero, dopo la canaletta di scolo dell'ultimo tornante per la Forca del Cristo, sparisce nel nulla, nel ripido bosco ricoperto di foglie. L'idea di ravanare alla cieca, seguendo la traccia che anche il fedele Oruxmaps riporta, non ci va a genio. Una seconda traccia partirebbe dal terzultimo tornante ma abbiamo tempi "strettini": un veloce controllo inconcludente pure a quello e decidiamo che non ci va di sprecare la bella giornata alla ricerca di vecchi sentieri, con il rischio di non arrivare ad una meta. 
Urge un velocissimo Piano B!!!


(Foto tratta dal libro "Da 200 a 2000 metri con il Cai di Tolmezzo", Andrea Moro Editore) 

lunedì 3 dicembre 2018

Gartnerkofel, prove d'inverno

In quel mentre il ronzio, una sorta di tintinnio, diventò più distinto e, per non udirlo, cominciai a parlare anch'io, più che potevo, ma esso non si lasciò sopraffare e acquistò un carattere ben preciso, e dovetti riconoscere, infine, che esso non era nelle mie orecchie.
Come per l'anonimo protagonista del racconto di Poe, li sentivo, le sentivo. Ogni volta che passavo vicino alle casse dove riposano, in attesa del freddo inverno, si facevano sentire. Chiamavano, forse anche supplicavano. Si rivelavano per quello che erano. Pulsante materia fredda che reclamava la sua ragione di vita.
Venne dunque il tempo. 

Lungo il Sentiero dei Soldati alla Testa di Malborghetto

Sentiero dei Soldati / Soldatenweg
Interessante tracciato che collega il centro di Malborghetto con il Forte Hensel passando per il punto panoramico della Testa di Malborghetto / Buchkopf a 1260m s.l.m. , sito di interesse storico ove si trovano i resti dell'osservatorio di destra del Forte Hensel. Le rovine dei manufatti bellici e gli appaganti scorci panoramici, che consentono di ammirare le cime delle Giulie dalle quali l'esercito italiano bombardava la valle, ne fanno decisamente una meta suggestiva. Il sentiero, voluto e ideato dal Comune di Malborghetto-Valbruna, si configura come uno straordinario trekking nella natura, indubbiamente indimenticabile per l'occasione, unica, di camminare sui passi percorsi oltre 100 anni fa dai soldati, uomini e ragazzi che, con ogni avversità climatica, si inerpicarono e vissero abbarbicati su questi monti per difendere con cieco entusiasmo gli ideali del loro Impero.
(Testo tratto dal volantino del Forte Hensel)


Al Forte Hensel c'eravamo stati ad agosto con Gabriele. 
Fu in quell'occasione che notai il cartello per il "Buchkopf"...l'osservatorio in cima alla Testa di Malborghetto. Incuriosita feci alcune ricerche ma, a parte una descrizione dell'itinerario sul sito di "Il Tarvisiano", non trovai foto della cima per saziare la mia curiosità!

giovedì 15 novembre 2018

Con Barbara, sul Re di Sassonia

La nebbia avvolge i rami spogli degli alberi, bagnando le foglie cadute su un terreno già fradicio dalle recenti abbondanti piogge. Lo scrosciare delle cascatelle del rio Bianco ci accompagna mentre lentamente saliamo verso il bivacco Brunner. 


sabato 3 novembre 2018

Gaudeamus

La giornata si rivela magnifica col passare dei minuti, mentre,  arrivati nella conca d'Ampezzo, il termometro segna appena tre gradi. La strada che sale al Passo Falzarego è un filo nero ricamato nel manto rosso e oro del bosco, mentre le pareti che sovrastano i larici si stagliano maestose contro un cielo blu che rapisce parole e pensieri di stupore. Arrivati al parcheggio, dopo un primo, piccolo, brivido lungo la schiena, la temperatura si rivela confortevole e la giornata si preannuncia fantastica.


venerdì 26 ottobre 2018

Piani B: ravani avventurosi sulla Via Alta

Tiziana è scappata! Non è più tornata a camminare con noi!
E se fosse con noi oggi la capirei!
Ripenso a quella prima e unica gita assieme a lei, e sorrido: anche quel giorno eravamo sulla Via Alta e già allora era un bel ravano!

La meta di oggi, mercoledì, doveva essere una cima! Ma le previsioni danno forti raffiche di vento in quota e l'idea di faticare e non potersi fermare in vetta ci fa optare per un cambio di programma: andremo sulla Via Alta, da Patoc a Saletto, così saremo al riparo del vento e io e Silvia potremo completare il giro che avevamo iniziato con Tiziana nel 2015. Raggiungiamo il piccolo paesino di Patoc e parcheggiamo nell'ampio spiazzo ai piedi della chiesa.



martedì 16 ottobre 2018

Placche di Moraret

Prologo
Ultimi giorni di agosto, Matthias mi manda un messaggio con una foto. Lo apro, ci sono le indicazioni di una via, mi chiede se conosco la parete, nei pressi del Coston Stella, ci è arrivato per sbaglio, e vi ha seguito una linea di spit che perdeva la sua direzione. Parete invitante ma non me la ricordo, è da un pò che manco di visitare la bella roccia della zona. E tutto finisce li.


venerdì 12 ottobre 2018

Tripletta di cime: Gosadon, Cima Alta dei Due Pizzi e Cima Vildiver!

"Ciao Stefy, non è che mercoledì sei libera per andare in montagna? Festeggiamo il compleanno di Barbara, andiamo sui Due Pizzi!".
Serviranno un paio di giorni di speranzosa attesa, ma martedì sera finalmente la risposta desiderata arriva: anche Stefania sarà dei nostri!!! E sarà una bella sorpresa per le altre, dato che non lo sanno!!!

sabato 6 ottobre 2018

Due passi sul Tremol

Mercoledì, tempo limitato, un po' di svogliatezza e stanchezza residua ci orientano verso ovest, dove l'altopiano di Piancavallo ci accoglie in una giornata calda e soleggiata.
L'ultima volta che eravamo stati qua assieme avevamo risalito la bella Val Sughet e raggiunto il Cimon di Palantina
Cima Manera invece era stata un'uscita esplorativa con l'amica Enrica un po' di anni fa.
Dato il poco tempo a disposizione (prima dell'uscita di scuola di Gabriele), decidiamo di salire dal lato sud dell'Alta Via dei Rondoi, che tocca in successione le cime del monte Tremol, del monte Colombera, del Cimon di Palantina, di Cima Manera e del Cimon dei Furlani, in un bellissimo giro panoramico. 

sabato 29 settembre 2018

Dal Piper al ricovero Battaglione Gemona

L'aria è bella fresca mentre ci prepariamo, ma le previsioni danno una spiccata inversione termica. Speriamo, perchè al momento ci sono solo sette gradi e infilando le mani dentro i guanti, seguo Luca su per il sentiero 648. 


giovedì 27 settembre 2018

Piani alternativi.... Creta di Rio Secco

Uno sguardo oltre la Forcje dai Claps e individuiamo la nostra meta. 
C'è solo un problema... siamo tremendamente tardi con i tempi!

sabato 15 settembre 2018

Quindici anni dopo... da Sella Bieliga a Forcella Cuel Tarond

Correva l'anno 2003 e io e Silvia ci eravamo conosciute da poco. Fu lei a portarmi in montagna la prima volta in pieno inverno!!! Il 13 dicembre, dopo una lunga risalita verso Sella Bieliga, provenienti da Bagni di Lusnizza, ci avventurammo sul primo tratto del sentiero Battaglione Gemona coperto da una spolverata di neve, dirette a forcella Cuel Tarond. Ci fermammo poco oltre il ponte con il bellissimo fregio: il cavo penzolante nel canalone non lasciava dubbi... di lì non si passava più...

giovedì 6 settembre 2018

Le tre cime del Nebria

Manca poco all'inizio del nuovo anno scolastico e approfittiamo per fare ancora qualche giro infrasettimanale con Gabriele: nella sua lista il monte Nebria compare già da un bel po' di tempo e, avendolo già salito molte volte, so che è alla sua portata. 
Mercoledì mattina partiamo tranquilli, raggiungiamo Ugovizza e entriamo in Val Bruna dove parcheggiamo presso uno stavolo diroccato. Dall'altro lato della strada parte la sterrata che con segnavia 608 attraversa un verdissimo prato per poi inoltrarsi in un bel bosco costeggiato da un piccolo ruscello. 


martedì 4 settembre 2018

Meledes

Il tempo cambia, modifica, diluisce. 
Cambia la percezione, modifica le rocce, diluisce i ricordi.

domenica 26 agosto 2018

Tiarfin est

Voglia di camminare, voglia di ambienti fuori dalle masse, voglia di silenzi e spazi sconosciuti.
Sfoglio la lista di mete da "fare con Luca" ma l'idea arriva dalle amiche "donnavventura", fresche di salita alla cima est del Tiarfin. 
In zona Casera Razzo ho salito solo il Clapsavon, Luca qualcosa in più, ma il Tiarfin è una meta che manca ad entrambi. Così domenica mattina raggiungiamo Casera Razzo dalle cui stalle giunge a pieno volume "Gnot d'Amor" di Sdrindule e parcheggiamo, incamminandoci poi lungo la strada per intercettare il sentiero 208 che parte poco oltre e s'innalza lungo i prati, immergendosi poi in un bosco umido da recenti piogge. 


lunedì 13 agosto 2018

Creta Forata

La voglia di montagna rispecchia la stagione, altalenante, tra sprazzi di sole, nuvole e temporali che si rincorrono e nascondono le cime. L'estate sembra quasi voler assecondare una certa indolenza che si è insinuata dentro di me. Per fortuna c'è sempre un contatto che d'improvviso si risveglia e ristabilisce le giuste connessioni e così metto sul piatto tre proposte che so essere nei piani di Nadia. E si decide per la Creta Forata.


sabato 11 agosto 2018

Lungo i ponti della Garnitzenklamm

Ferie.... caldo... tanto caldo!!!
Alla ricerca di un posto dove trovare un po' di refrigerio dalla calura che opprime la pianura ( e anche la montagna!!), fa capolino nella mia mente il ricordo di una delle primissime gite effettuate con il Cai di Codroipo: la forra Garnitzenklamm!
Così mercoledì partiamo alla volta di Hermagor e del vicino paesino di Moderndorf, dove parcheggiamo nel già affollato parcheggio: evidentemente in molti abbiamo avuto la stessa idea... soprattutto molti Olandesi!!! 
Paghiamo il biglietto mentre la cassiera ci ricorda che fino al ponte cinque il tracciato è facile, poi diventa difficile fino al ponte nove e difficilissimo nell'ultima parte!!! 


mercoledì 18 luglio 2018

Piano C : Cima Valsecca - Piz di Mede - Cuar dal Bec

Ci sono luoghi che sono di un verde incredibile!
Questo è il caso delle cime che fanno da contorno alla "panoramica delle vette", una strada in parte asfaltata, in parte sterrata, che "unisce" gli abitati di Tualis e Ravascletto, passando ad alta quota,  toccando varie malghe, alcune ancora monticate, altre di cui rimangono solo i ruderi.


venerdì 6 luglio 2018

Sul Sentiero del Dint

Il meteo è in movimento e temporali sono previsti dal pomeriggio...
Per non far levatacce decidiamo per un giro tranquillo con Gabriele e la scelta cade sul "Sentiero del Dint" a Barcis.
Così, dopo una veloce spesa partiamo alla volta di Barcis dove, oltrepassato il ponte Antoi, parcheggiamo nell'ampio spiazzo di fronte al lago. 


domenica 1 luglio 2018

Picco di Mezzodì

Ci sono cime che sono in lista da anni e cime che vi entrano prepotenti e prendono la precedenza, specie se ingolositi da foto o articoli sui social. E così, dal momento che dobbiamo "fa gjambe" (allenarci) per future gite in programma, sabato decidiamo di salire il Picco di Mezzodì dai laghi di Fusine. Molte volte avevo scorto il suo nome sulla cartellonistica salendo al rifugio Zacchi, ma era rimasto lì, nel limbo, paziente di essere preso in considerazione. 

Piani B: casera Canin

"Hai un piano B?"
Da dietro il parabrezza bagnato guardiamo delusi la nostra meta odierna scomparire avvolta da grigi nuvoloni: ma non avevano messo sole oggi?
Evidentemente non è la volta buona! Mi rassegno e apro varie cartine e mentre cerco qualche alternativa potabile, Luca propone un giro tranquillo a casera Canin.
E casera Canin sia! 

lunedì 25 giugno 2018

Chi sul Gartnerkofel, chi sulla ferrata Daumling

Approfittando del fatto che Luca e Fabrizio percorreranno la ferrata Daumling, assieme a Gabriele e Sabrina decido di salire al Gartnerkofel e attendere il loro arrivo comodamente in cima.
Raggiunto Passo Pramollo, valichiamo il confine austriaco e scendiamo un paio di tornanti, fino al grande parcheggio della "Gartnerkofelbahn" e "comodi comodi" raggiungiamo tutti assieme la stazione a monte presso la Gartner Sattle . 


sabato 23 giugno 2018

Pala del Bo

Ho sempre inteso l'andar per monti un modo di trovare una dimensione su misura, al di fuori della vita di ogni giorno. Una dimensione dove il tempo può dilatarsi e non avere la prepotenza che, ormai, ha nella vita di tutti i giorni. Partire e non sapere di preciso quando torni, se non vagamente, in balia delle incertezze che galleggiano al di fuori della comfort zone.
Ai primi di giugno, durante la settimana, quando la gente ancora non affolla i sentieri, salgo con Matthias al rifugio Carestiato, per salire la Pala del Belia. Partiamo presto, la sera il mio compagno ha un impegno, ma non è un problema. Saliamo e non facciamo caso a varie segnaletiche lungo la Val Zoldana, persi in chiacchiere e riflessioni, finchè, imboccata la strada per Passo Duran ci decidiamo a dare uno sguardo più attento. La strada è aperta fino alle 8.30 e poi dalle 12 alle 14, per riaprire alle 18. 
I nostri piani traballano per un attimo. La salita richiede cinque o sei ore, ed il tempo diventa un avversario. Poco male, con un sospiro cambiamo meta e ci dirigiamo alla più breve salita della Pala del Bo, lungo la Decima Cimpellin.


venerdì 22 giugno 2018

Zottach kopf

Un placido mare verde, ampio e ondeggiante, che si infrange contro un' isola grigia.
Essa si erge con la sua lunga dorsale rocciosa, ormai conosciuta nelle sue molteplici varianti.
Poco discosta, appena accennata, quasi timida accanto a lei, c'è una piccola cima. Sembra un tutt'uno con la sua sorella maggiore, ma non lo è! Una croce è stata posta lassù sulla sua vetta, visibile ogni volta che, scesi dalla Creta di Aip, le passavamo accanto, volgendole solo un curioso sguardo. E una promessa... prima o poi, anche tu.



martedì 12 giugno 2018

Sentiero del gallo... nel giardino dolomitico del Clap!

Sabato ci vede ripercorrere di nuovo il sentiero degli Sbilfs in Val Pesarina, sempre di pomeriggio, con la stessa umidità della scorsa volta, sotto lo sguardo attento di occhietti curiosi e folletti intenti nelle loro faccende quotidiane: c'è pure la loro biancheria stesa!!!


lunedì 11 giugno 2018

Ritorno sul Cjampon

Quattordici anni fa mi aveva spaventata...
Salita con gli amici Silvia e Denis, avevamo trovato innevato l'ultimo tratto e, una volta arrivati in vetta, ridiscendere non era stato facile per me. 


Lungo le cascate dell'Arzino

Capita a volte che i "no" degli amici si susseguano, uno dietro l'altro...
Luca è impegnato con il corso, la domenica è messa bella e l'unico mio compagno di avventura è Gabriele!
Ecco... è in questi frangenti che il "grande" accetta di venire via... basta essere "solo noi tre!"
E così, domenica mattina partiamo per quella che speriamo sia una rinfrescante escursione: le cascate dell' Arzino.

venerdì 1 giugno 2018

Attorno al Ciavac, per il Plan Davour

E' piovuto da poco...
Goccioline imperlano le deliziose fragoline di bosco a bordo strada, mentre saliamo verso il Col de Crous.
Caldo e umidità si mescolano e appesantiscono l'aria, facendoci sudare come non mai! E sono solo le 9:30!!!


domenica 13 maggio 2018

Sulla Piccola di Falzarego

Negli anni giovani i miei miti nel mondo dell' alpinismo erano molti. Due su tutti: Comici e Cassin, poi gli altri, da Kukuzca a Casarotto, da Cozzolino a Gian Carlo Grassi, da Kugy a Patera. La passione per la storia dell'alpinismo mi portò a percorrere le pareti sulla carta e poi, molte, lungo le loro pieghe, le loro rughe accarezzandole fin dove la roccia finisce sotto il cielo, inseguendo le emozioni che regalarono a chi ammiravo.
Ci sono stati molti anni in cui ho scalato lontano dalle Dolomiti e negli ultimi tempi ci torno volentieri. Per riscoprirle assieme a chi condivide con me vita, amicizia e passione.
Nel giorno del ricordo dell'evento più tragico per la mia terra, torno nuovamente nel cuore delle Dolomiti, con gli amici della Scuola di Alpinismo per dare un occhiata alle vie che scaleremo con gli allievi del corso AR di quest'anno.
Vent'anni fa, dopo anni un pò selvatici trascorsi scorazzando troppo liberamente lungo quelle linee che gli uomini disegnano sulle crode, assieme ad un amico decisi di iscrivermi al corso roccia. "Perche non si sa mai, magari saper far qualcosa di più puo servire".
Direttore del corso era Attilio De Rovere, istruttori gli amici del CAI Codroipo. Teatro dell'uscita conclusiva Passo Falzarego, la Comici allo Spigolo Sud. Aperta nel 1934 con Sandro Del Torso e Mary Varale. 

lunedì 30 aprile 2018

Piombada!

Dopo aver salito il Sompalis due settimane fa, sabato decidiamo di salire il Piombada, penultima elevazione della lunga dorsale rocciosa che, iniziando proprio dal Sompalis, passando per Cima Faroppa, Cima Cjampanili, Piciat, Cuel Ribois, Bottai e Piombada, termina con il Corona Alta.
Raggiunta Sella Chianzutan, ci prepariamo e partiamo con calma, risalendo per un tratto la vecchia pista da sci. 


venerdì 27 aprile 2018

Inaspettato Pues

Ci sono posti che non ti aspetti...
Quando pensi di sapere già tutto di quel luogo, di aver già salito ogni angolo visitabile, ecco che ti sorprende ancora! 


Io continuo a stupirmi. E' la sola cosa che mi renda la vita degna di essere vissuta.
(Oscar Wilde)

giovedì 26 aprile 2018

Su e giù per ferrate sul Grappa

Le ferrate rappresentano quel "mondo sospeso a metà" tra il camminare e l'arrampicare....quel primo approccio verso l'affascinante verticale...
Chi si è iscritto al corso di "Movimento in Ferrata" questo lo sa....
C'è chi ha già fatto qualche esperienza ma vuole migliorare, chi ne è stato attratto, forse proprio perchè affascinato dalla verticalità o, semplicemente, per sfida contro se stessi, per vincere le proprie paure.
E così io, Elena e alcuni Orsi, ci ritroviamo ad accompagnare gli allievi del corso ferrate e i loro istruttori, nella uscita finale di due giorni sul Grappa, in un fine settimana dove il meteo prevede tanto sole!
Sabato mattina arriviamo a Santa Felicita e, parcheggiate le auto, ci avviamo lungo la stradina sterrata che si inoltra nell'omonima valle. Da entrambi i lati, oltre gli alberi, voci ci giungono dalle varie pareti d'arrampicata sparse qua e là lungo la vallata assolata.


lunedì 16 aprile 2018

Sompalis, ravanando e festeggiando

Era da un bel po' che non camminavo con le amiche.
Questo sabato però sono "libera" e Barbara e Silvia mi aspettano a Gemona. Assieme a noi oggi, anche il papà di Silvia, Renato, che già ci aveva accompagnate in qualche giro.
Lascio a loro la scelta della meta e la decisione cade sul Sompalis, prima elevazione della lunga cresta che porta al Piciat. Puntata l'auto verso Cavazzo Carnico, raggiungiamo Somplago, risaliamo la strada di servizio alla centrale idroelettrica e parcheggiamo nell'ampio spiazzo accanto alla galleria.


martedì 10 aprile 2018

Risvegli

Tutto accade d'un tratto. I giorni non sono più gli stessi: cambia la luce, e con essa i colori. Cambia l'aria, e con lei i profumi. Dalla terra salgono fraganze fresche e forti che si avvinghiano al corpo, abbracciandolo con veemenza. Profumi e colori dei fiori attirano l'attenzione , distogliendola dalle vette ancora fredde e bianche. 
Lo sguardo che prima indagava le linee bianche che solcavano le pareti inizia ad essere attratto dalle rughe sottili della pietra. I sensi si lasciano sorprendere dal tepore del bosco, dal calore ruvido delle pietre. Sale la curiosità di riscoprire le emozioni che regala una mano che stringe il calcare. Si affievolisce la voglia di immergersi tra le severe pareti incrostate di gelo, anche se rimane lì, latente, pronta ad un colpo di coda qualora le condizioni ridestassero la necessita profonda di sentire il piacere dell'effimero.
Inizio a riporre il materiale con un misto di nostalgia e di sollievo, un sottile tormento che mi accompagna ad ogni primavera, assieme al desiderio segreto di un inverno che non finisca mai.
Tutto accade d'un tratto e allora nello zaino entrano scarpette e magnesio, assieme alla ferramenta. La stagione inizia a seguire le rughe della pietra, a riscoprirne i racconti e le emozioni, a capire quello che ti fa vivere.

Glemine

giovedì 29 marzo 2018

Primavera sullo spigolo

E' stato uno di quei giorni di marzo quando il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell'ombra.
Charles Dickens

Primo giorno di primavera.... mercoledì.... 

lunedì 5 marzo 2018

Ghiaccio in Reintal

A volte capita di cadere in letargo, la voglia di scoprire o riscoprire vien meno, ci si adatta a quello che si conosce bene. Poi d'improvviso riesplode la voglia di conoscere, di vedere cosa c'è dietro l'angolo, e oltre ancora, coinvolgendo chi ti sta vicino, cercandone l'appoggio, la spinta decisiva.
"Andiamo? No, Andiamo!"
Rimandato un viaggio molto desiderato per i problemi di un amico, la voglia resta. La voglia di uscire dal solito, di riscoprire luoghi visitati anni fa, talmente tanti da non ricordare nulla, se non qualche nome. E cosi mi ritrovo a coinvolgere gli amici, che prontamente seguono. E per trovare aria nuova, alla fin fine, non serve molto, basta far qualche chilometro in più. Basta aver voglia di scoprire quello che raccontano le pagine di un libro.
Così ci si ritrova di buon ora al solito parcheggio,si caricano le auto e si parte, rompendo la routine che si era creata anche nel gruppo degli amici. Si parte alla volta di Riva di Tures per passare un fine settimana tra le verticalità effimere che offre la valle.

venerdì 16 febbraio 2018

Cogliendo l'attimo... Carpe Diem

Carpe Diem... 
Cogli l'attimo...
Cerchiamo di coglierlo questo attimo, assieme agli amici Orsi, in questa bellissima domenica soleggiata e fredda, approfittando del fatto che nel parcheggio in Val Visdende non c'è parcheggiata ancora nessuna auto!
Ci prepariamo in fretta e partiamo: si sa mai che arrivi gente! Per ora siamo i primi e già la cosa è super, visti i miei dubbi in auto, sulla possibilità che in una giornata così, la cascata sia super affollata!



giovedì 8 febbraio 2018

Quattro Orsi sulla Schiavi

"Se vado avanti così, ricorderò questa uscita per le orme nella neve!!!"
Penso questo, mentre con affanno e sguardo fisso, mi concentro nel posizionare bene le picche nella neve e inserire gli scarponi dentro le orme che salgono sul pendio verticale davanti al mio naso!
Ma quanta forza hanno???!!!
Si saranno mica drogati???!!!
Guardo in alto, seguendo lo scorrere della corda che mi lega a Luca, fermo ad aspettarmi una decina di metri sopra di me. Stefano e Roberto sono poco più in là, fermi anche loro, sorridenti!


martedì 6 febbraio 2018

Creta di Pricot, via Fausto Schiavi

L'idea di salirla ancora si riproponeva spesso negli anni, ma poi, come spesso accade, veniva accantonata per vari motivi. vuoi le condizioni, vuoi che avevo altri progetti, o semplicemente perche in quel momento non mi interessava.
Poi, d'improvviso, quindici anni dopo l'ultima volta che la salii, mi ritrovo con la giornata giusta, la condzione giusta e la voglia di salirla ancora una volta. Ricordi confusi risalgono improvvisamente in superficie, attimi di gioia lontani che piegano in un sorriso le labbra, mentre, chiudendo gli occhi, vedo scorrere le immagini di anni fa, con gli amici di sempre e con quelli che han preso altre strade.