La prima forma di controllo antidoping risale alle Olimpiadi classiche, dove c'era un ometto preposto ad annusare il fiato degli atleti e controllare l'eventuale assunzione di vino, vietato agli atleti in quanto vasodilatatore.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrYcgzBSQabHad8660uMDXu1xHmo6JNJJwfgLWOAD0QV6YdN6l2WdhN-EfCqbyVawqYXDCmcqDqGRqKAlMNB_d613CHBDCfVGZ9ZhEs7I-C-Dx_iEdNlsmCiZT9VLn0vRKFl_y5g6MCUPA/s400/DSCN0256.JPG)
Cosa c'entra con le Dolomiti?
Niente, ma durante la salita a Forcella Giau, i sei-sette tajus della Festa del vino di Bertiolo mi inducevano tali ricordi legati alle chiacchierate con Enrico, mentre salivo verso i 2360 metri della forcella e i gradi dell'alcol cercavano la via d'uscita dal mio corpo. Ci vuole allenamento anche a bere, ed evidentemente non lo possiedo. Almeno non più.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikNWhowbZ-7GcCAJAtQ2cQEugJU4BvpeZwJdiKbBlY7txKs5q2fL33aFoHTbkesOK7WDUCHG7K5VFc5_cJKDm1hdW0dfofdajVnGLVT83ZRt3xG4g0bQrh82WNScN1Mr-s6MvgVEJjTo2z/s400/DSCN0263.JPG)
Dopo questo divino preambolo le gambe iniziano a uscire dall'impallatura ed il ritmo inizia ad essere quello giusto.
Saliamo verso la forcella Giau e il magnifico panorama ci induce a frequenti soste fotografiche.
Mentre Nadia si sta incamminando verso il Giaideit, io, con Marco, Giovanna, Giovanni, Elena e Gianpietro, salgo sotto le bastionate dei Lastoni di Formin, in direzione della Croda da Lago e del rifugio Palmieri.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQuYgBamLnIrMomUTllNchGcdEudkOmqRStNyLJRxFWWc7vRw_pNoXtlxsIn-M6E3hP3bo9Jf4X4cm6D5ihUjYHytlkDAu41vIcS24uiXufdywiZdL-W6f8zVhUPPyYO7ofvI3UMfQYJv6/s400/DSCN0302.jpg)
Arrivati a forcella Giau il Mondeval e il Pelmo ci si parano davanti, meravigliosi. Uno spettacolo che toglie letteralmente il fiato. Il bianco della neve, l'azzurro del cielo, i rossi e i grigi della dolomia si fondono in un'estasi che quasi non ci meritiamo, piccoli alpinisti in questa immensità.
Proseguiamo lungo l'alta via numero 1 in direzione di forcella Ambrizzola, continuando a meravigliarci ad ogni passo della giornata che stiamo godendo.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglDQuNf9QDKwYEVCABXEzfA8vFsWm6NwZ6tgsINuAMdGgoYCOmmQ3RushdZPSjYT3BQ73kDnJpXp8fqsA45qOoWZoIHd-R188mY_fIOq80BxSl5dHEdHlVMk-RlQeqtMkjqgyyU_SB-CtB/s400/Panorama+5.JPG)
La forcella ci accoglie con un vento sferzante e una vista mozzafiato sulla conca d'Ampezzo: Croda da Lago, Tofane, Pomagagnon, Fiames, Tre Cime, Cristallo, Antelao, Becco di Mezzodi fanno da regale corona a Cortina. ![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFGD2GuMqQ6ezEgGDofq4LWiCdOewRkDPLZVegDWT04ja1-6liWZUY6YLUV6o32OdIyFxGKUo3kKjTMMX00RzbeFPkM60tc2TNAIthUalIf1krTYK6FAMrhzPFAw_EhOTNh-cYTvWzCi7-/s400/DSCN0310a.jpg)
Scendiamo in direzione del rifugio Palmieri con calma, ammirando con leggera invidia le tracce lasciate dagli sciatori scendendo dalla forcella Rossa.
Arriviamo al rifugio cullati dal sole, e ci rilassiamo un attimo circondati da tutta questa bellezza.
Ripartiamo e costeggiamo il lago di Federa. Il sentiero inizia un lungo traverso ai piedi della Croda da Lago, fino a quando non inizia a scendere deciso nel bosco dopo aver svoltato a sinistra ai piedi del Ciadenes.
Caliamo rapidamente nel Cason de Formin e in breve ritorniamo alla rotabile che sale a passo Giau.
Una giornata stupenda, lontana dalle folle. Quattro stelle meritate.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvhyphenhyphen6FQZ-JFsNEXfnJVGd2EIhjONmb-9I-oykOa6wq5Ad5ut5KlhJeGAeaISIvXX3KQzkb30O2FWDpJlMSu1agxiZS7y5xgl3aZqVY8omAPvqSiCUUzrV1BI4weW7gIYdxHdBXnfEdqEyI/s400/DSCN0261.jpg)
Niente, ma durante la salita a Forcella Giau, i sei-sette tajus della Festa del vino di Bertiolo mi inducevano tali ricordi legati alle chiacchierate con Enrico, mentre salivo verso i 2360 metri della forcella e i gradi dell'alcol cercavano la via d'uscita dal mio corpo. Ci vuole allenamento anche a bere, ed evidentemente non lo possiedo. Almeno non più.
Saliamo verso la forcella Giau e il magnifico panorama ci induce a frequenti soste fotografiche.
Mentre Nadia si sta incamminando verso il Giaideit, io, con Marco, Giovanna, Giovanni, Elena e Gianpietro, salgo sotto le bastionate dei Lastoni di Formin, in direzione della Croda da Lago e del rifugio Palmieri.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQuYgBamLnIrMomUTllNchGcdEudkOmqRStNyLJRxFWWc7vRw_pNoXtlxsIn-M6E3hP3bo9Jf4X4cm6D5ihUjYHytlkDAu41vIcS24uiXufdywiZdL-W6f8zVhUPPyYO7ofvI3UMfQYJv6/s400/DSCN0302.jpg)
Proseguiamo lungo l'alta via numero 1 in direzione di forcella Ambrizzola, continuando a meravigliarci ad ogni passo della giornata che stiamo godendo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFGD2GuMqQ6ezEgGDofq4LWiCdOewRkDPLZVegDWT04ja1-6liWZUY6YLUV6o32OdIyFxGKUo3kKjTMMX00RzbeFPkM60tc2TNAIthUalIf1krTYK6FAMrhzPFAw_EhOTNh-cYTvWzCi7-/s400/DSCN0310a.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuColkv44TW-BqDsk_7Bo4pPH0V0f1LWeUVDyg2Zl8KcNJxj_FggIRJDNm_bG3xIiioWy5-2w8pr1PmopejewzGBXVOrQljm8inNwcCobCAQnYMl3YqILcTnmENFEXSvEJMKkmVbwiQLX1/s400/DSCN0320a.jpg)
Ripartiamo e costeggiamo il lago di Federa. Il sentiero inizia un lungo traverso ai piedi della Croda da Lago, fino a quando non inizia a scendere deciso nel bosco dopo aver svoltato a sinistra ai piedi del Ciadenes.
Una giornata stupenda, lontana dalle folle. Quattro stelle meritate.