Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 31 gennaio 2011

Slap slap slap

Ancora ghiaccio sloveno. Lo scorso sabato ritorno in Prisojnik con Roberto. La giornata non parte proprio bene: dopo Pontebba inizia a nevischiare e per guardare in giro saltiamo l'uscita di Tarvisio e dobbiamo andare fino ad Arnoldstein e tornare indietro!
A Kraniska Gora nevica e tra le nuvole fa capolino il sole. Ci sta strizzando l'occhio? Chi lo sa. Forse ci prende solo in giro. Saliamo lungo la strada che porta al Vrsic  e lasciamo l'auto nell'affollatissimo parcheggio di Koca na Godzu: ci saranno venti auto!
Ci prepariamo e la temperatura promette bene: -10°! Ci preoccupa solo l'affollamento.
Arriviamo nel vallone e non vediamo nessuno... boh! Dov'è tutta la gente? Rapiti dal gelo?

giovedì 27 gennaio 2011

Battesimo!

Domenica ore sette: del novizio neanche l'ombra! Sarà perchè fa ancora buio! Bepi ballonzola su e giu mentre aspettiamo Raffaele, mentre io cedo e mi rintano in macchina al caldo. Oggi è la prima arrampicata su ghiaccio per Raffaele e saliremo in quel di Sappada per qualche facile salita, e visto che  si tratta di un battesimo io farò il padrino, mentre Bepi, con la sua lunga chioma bionda farà ovviamente da ... madrina!
Finalmente arriva Raffaele e partiamo alla volta di Sappada, che ci accoglie con un caloroso meno 14°!
Puntiamo verso il basso Piave, dove incrociamo Diego e Robert della SVM, e  poi optiamo per salire le Tre Grazie, bella cascata di difficoltà contenute, ottima per un primo approccio all'arrampicata su ghiaccio.
Raffaele inizia subito bene... dimenticando la corda sul guardrail del parcheggio!
Recuperata la corda partiamo e saliamo per due tiri prima di calarci di nuovo, visto che in alto, seppur la temperatura sia bassa, l'acqua scorre sopra al ghiaccio, e quindi decidiamo di evitare una doccia gelata!
Ci spostiamo all'Orrido dell'acquatona, dove, dopo aver studiato un pò la situazione, decidiamo di calarci nel bosco, ove la gola si restringe nuovamente verso valle. Li abbiamo visto una bella colata che pare appoggiata.

domenica 16 gennaio 2011

Col Cornier, sopra un mare di nuvole

Lo spettacolo è così emozionante che mi salgono le lacrime agli occhi!
Seduta sul guardrail mi godo quell'immenso mare di nuvole che, sotto di me, ribolle e turbina come onde che s'infrangono sulle rocce.

domenica 9 gennaio 2011

Rifugio Vualt...Befane in umido

Le ferie stanno per finire e il meteo questo fine settimana non è proprio benevolo. Saltato il Friul-raduno con gli amici di MontagnaForum, mi accordo con Ilaria ed Enrica per un giretto in qualche casera, giusto per sgranchirci un po' le gambe. E così il ritrovo è fissato a Gemona per le 10:15 e poi via, direzione Moggio e la Val Aupa. Raggiunto il  piccolo paesino di Pradis seguiamo la strada fino al parcheggio per il rifugio Vualt. Il cielo è nuvoloso, la nebbia aleggia nella vallata sottostante, l'umidità è tanta, ma per fortuna non piove e gli ombrelli rimangono nel bagaliaio.

giovedì 6 gennaio 2011

Dauda a fil di cielo

Uno sguardo al ripido pendio di erba dietro a me e penso:"Ma perchè quando vado via con Luca mi ritrovo sempre in queste situazioni?"
Alzo lo sguardo e gli ringhio: "Mettiti i ramponi!"
Io è gia da un po' che li ho su e guai se nò! Tra chiazze di neve dura e erba secca pressata dal fondo ghiacciato non c'è mica da fidarsi tanto, visto anche dove stiamo salendo!
Alla fine si convince e se li infila...nel tratto più ripido ovvio! Alzo lo sguardo al cielo e lui ribatte:"E' stata una tua idea!"



mercoledì 5 gennaio 2011

Eclisse

L'eclisse di sole mi vede nuovamente in Prisojnik, questa volta in compagnia di Roberto. Al parcheggio il termometro segna quindici gradi sotto lo zero e assieme a noi arrivano altra due cordate slovene, che ci salutano sbrigativamente e partono a razzo! Probabilmente ci precederanno sulla metà della nostra giornata: Centralni Slap (II,5).
Passiamo sotto Lambada, la cui vista rapisce lo sguardo: una candela di cinquanta metri snella ed elegante. Roberto la guarda a più riprese.. che gola!
Proseguiamo fino alla base di Centralna, dove inaspettatamente siamo soli: le due cordate hanno optato per due colate vicine più facili.  Iniziamo a prepararci sotto una luce strana, sotto un cielo sereno. Ma cosa succede? All'improvviso la risposta: l'eclisse! Me n'ero completamente scordato!

martedì 4 gennaio 2011

Nelle terre di Curiedi

Dopo avere inaugurato l'anno con l'uscita alle Casere Cregnedul, domenica mattina decidiamo per un'altra uscita a portata di bebè e perchè no, all'insegna della scoperta di nuovi angoli non ancora visitati. Molte volte, arrivando a Tolmezzo, avevo notato quei verdi panettoni che s'innalzano proprio dietro alla cittadina e mi ero ripromessa un giorno di andare ad esplorare quei facili cimotti che sicuramente godevano di un bel panorama. Poi un giorno Luca arriva con un piccolo libricino stampato da un agriturismo della zona con indicate le varie gite che si possono fare e così, con tutta la calma dei giorni post-veglione, alle 10:30 ci lasciamo casuccia e cieli coperti alle spalle e partiamo alla volta di Fusea e dell'altopiano di Curiedi. Arrivati a Tolmezzo, il sole splende e, dopo un paio d'incertezze (abbiamo sbagliato cartina!), imbocchiamo la strada giusta e percorriamo la stretta stradina che ci porta prima al piccolo e bel borgo di Fusea e poi a sella Duron (ma al momento non lo sappiamo!), dove pensiamo di trovare l'agriturismo del libretto ma di cui non troviamo traccia. E' davvero incredibile il posto che ci circonda: non ci eravamo mai accorti del verde e panoramico altopiano che c'è quassù, pieno di facili giretti e belle viste sui monti Amariana, Sernio e Verzegnis, nonchè sulla conca Tolmezzina.

lunedì 3 gennaio 2011

Kraj na dol - Cregnedul

Alle due e qualcosa si spegne la luce. Silenzio. L'ultimo pensiero va al buon rosso che ci ha traghettato verso il 2011 e verso la sveglia che a qualche ora sopraggiungerà. Se non sarà troppo tardi partiremo alla volta di Sella Nevea e.... (non ho fatto in tempo a finire il pensiero).
Oddio! E' già l'alba! Ah, no son solo le nove del mattino: Nick armeggia già in camera sua e noi iniziamo la parte più dura della giornata: alzarsi dal letto. Oggi lo potrei paragonare ad un 7b.
Ok! In piedi. Colazione e preparativi si susseguono armoniosi. Il tato è bello pimpante ed alle 10.30 siamo pronti a partire. Andare in montagna con un bimbo d'inverno ha i suoi vantaggi: almeno non si fanno levatacce, anche se oggi in un certo senso lo è.
Arriviamo a Sella verso mezzogiorno e la temperatura non è troppo rigida: parcheggiata l'auto nei pressi della Guardia di Finanza procediamo alla vestizione di Gabriele e in breve siamo pronti per partire.