Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 31 marzo 2008

M.te Nebria, 1207mt...montagna "minore"


Tante volte cercando un itinerario e aprendo la cartina Tabacco, il nostro sguardo viene attratto sempre dalle grandi lettere che denominano le montagne più grandi e importanti della nostra regione. Ma che dire delle centinaia di montagne "minori",meno imponenti, meno importanti e perciò scritte a lettere più piccole? Quanti di noi vi prestano attenzione o le prendono in considerazione? Gia una volta sono rimasta piacevolmente sorpresa da una di queste cimette a primo sguardo insignificanti: con un piccolo Nicholas son salita in seggiovia (precoce indizio della sua poca volontà a faticar in mont) da Forni di Sopra a m.ga Varmost e da qui alla piccola cima del m.te Simone. Sulla cartina passava inosservato a confronto delle vicine cime Tiarfin e Tudaio di Razzo, ma dalla sua cima ricolma di stelle alpine abbiamo goduto di un meraviglioso panorama a 360°!
Ieri, complice il cambio dell'ora e i 1100mt di dislivello che Luca si era gia fatto nell'uscita di sabato, la nostra attenzione si è diretta su una delle tante cime "minori", il m.te Nebria con i suoi soli 500mt di dislivello, che avevo messo nella lista di montagne facili da fare con bimbi al seguito. Così ieri mattina partiamo, direzione Valbruna: all'appello ci siamo io, Luca e il fido Indy, Enrica e Denis...il ritardatario!
Arriviamo in una tranquilla Valbruna, calziamo gli scarponi e lasciamo tranquillamente le cjaspe in auto.....non c'è quasi neve!
Il caldo sole primaverile ci accompagna mentre percorrendo una bella strada militare saliamo verso la forcella Nebria tra le due cime: decidiamo di salire prima la facile cima orientale che, nonostante sia coperta leggermente da alberi verso nord, gia ci regala una prima panoramica su Ugovizza, Valbruna e i monti li vicino. Firmato il libro di vetta e fatta la foto con la croce ci rimettiamo subito in marcia alla conquista della cima occidentale, spoglia, più alta di qualche decina di metri e dal percorso leggermente più rovinato. Raggiunta anche questa seconda cima con altrettanti croce e libro di vetta, lo sguardo può ora spaziare tutt'attorno: ed ecco lo Jof Fuart, Jof di Miezegnot, Piper, Due Pizzi, Cocco, Osternig, Acomizza, Goriane, Lussari ecc, che ci fanno da contorno mentre coccolati dal caldo sole pranziamo, scattiamo foto, ci rilassiamo godendoci il panorama.
E' presto ma decidiamo di ripartire completando il giro ad anello e, ripassando sotto la cima orientale, riscendiamo verso Valbruna per un sentierino innevato e molto scivoloso...Luca ne sa qualcosa eheheh!
Alla base del Nebria, l'ingresso murato ma forato di un fortino incastonato nella montagna ci attira ad esplorarlo con le pile frontali, in un lungo susseguirsi di corridoi bui, stanze e scale che si addentrano nelle viscere della montagna. Ci fermano solo due bei pozzi verticali a cui una volta vi si accedeva con delle scale che son state tolte, ma da li il corridoio continua....che figata! Usciamo da questi meandri entusiasti come bambini e non contenti ancora, dato che è ancora presto, decidiamo di visitare l'orrido dello Slizza a Tarvisio: un altro bell'angolino di Friuli che non conoscevo e che, mannaggia, non è molto segnalato! ci abbiam messo un bel po' a trovarlo! comunque dal monumento al Gendarme Austriaco, scendiamo per 93mt fino al fiume Slizza e lo percorriamo per una lunghezza di 1300mt su passerelle abbarbicate alla parete rocciosa, passando infine sotto lo spettrale ponte della vecchia ferrovia. Un posto bello e selvaggio con le acque cristalline dello Slizza e i raggi del sole che filtrano dall'alto. Come tocco finale non è male per una bella giornata di relax montano! Possiamo rincasare contenti, consapevoli che anche con poco dislivello, queste nostre montagne "minori" sanno regalarci delle belle soddisfazioni!
Nadia

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E brava Nadia che è tornata in prima linea a scrivere...un tocco femminile ci vuole!
Devo dire che sono completamente d'accordo con tè sul fatto che molte cimette, nonostante la loro bellezza, vengono trascurate per il semplice fatto di essere "minori"!
E quindi adesso, appena posso vado a controllare sulla cartina il Nebria e me lo tengo buono per una prossima uscita!
Mandi a ducju

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Salve Nadia. Ho visto il post sul Nebria. Ci ho fatto un giretto l'anno scorso sempre a marzo. E' proprio una bella cimetta da fare in relax in questa stagione, giusto per festeggiar la primavera .

Mandi e buone escursioni
Luca "montagne sottosopra"

Anonimo ha detto...

Brava Signora Alpinauta! certo che il to mulo ne ga de forsa eh? l'è proprio un mulo!!
no se ferma mai.
mi aggiungo ai complimenti del Loi, che presumo esser quello dietro Luca nella foto dell'articolo sopra. Brao Mulo anca lu

Anonimo ha detto...

Ciao Frute,
Sei sempre una fonte inesauribile di consigli e informazioni sulla montagna.
Anche io mi segnerò questo Mte Nebria nel mio astuccio dei desideri montanari e ci porterò il prima possibile le mie amiche che camminano poco, per fargli capire che angolo di paradiso è la montagna.
Busons.