Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 29 marzo 2018

Primavera sullo spigolo

E' stato uno di quei giorni di marzo quando il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell'ombra.
Charles Dickens

Primo giorno di primavera.... mercoledì.... 

"Mercoledì Chiarcos" come ci prendono in giro gli amici, abituati alle nostre toccate e fughe in questo giorno infrasettimanale, dove le pause lavorative e il tempo pieno di Gabriele ci concedono un po' di ore di svago. Tempi condizionati dagli orari scolastici, ma qualcosa si trova sempre!
Abbandonate le picozze si rimette mano alla roccia e lo spigolo del Glemine costituisce qualcosa di facile, breve e soprattutto vicino.




La giornata è soleggiata e ci ritroviamo alla partenza pronti per il primo tiro, in compagnia di un gelido venticello! Bandane al collo, saliamo, lasciando il fresco alito soffiare nei tiri bassi, accogliendo i caldi raggi del sole nella zona alta e riparata. 





I tetti di Gemona fanno da sfondo al nostro salire, mentre le vicine nevi che ricoprono il Chiampon ci ricordano che l'inverno non vuole farsi ancora dimenticare. La croce di vetta ci accoglie ancora una volta solitaria, sopra il suo pulpito roccioso. 




Una foto e poi giù, dall'altro lato, dove il bosco si rinverdisce e le primule sbucano dalle foglie secche. 


E' primavera. La natura esplode al suo risveglio, la carezza dolce della brezza scompiglia i pensieri e s'insinua nell'anima, e appare sul viso un breve sorriso. Se guardi il tuo riflesso t'accorgerai che dagli occhi guizza un fremito di vita nuova, lasciati pervadere e sorridi alla Vita.
S. Shan

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