Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 20 ottobre 2009

Sulle orme del fratellone!


Dodici anni fa, un piccolo Nicholas di un anno e mezzo, conquistava la sua prima cima, il monte Paularo.

Domenica scorsa, un piccolissimo Gabriele di neanche tre mesi, si ritrova a seguire le orme del fratellone. Ma per lui questa sarà la sua seconda cima, avendo gia salito, molto comodamente, i 2434mt del monte Elmo.
E così, domenica mattina, siamo tutti in viaggio, diretti a Ligosullo. La giornata si presenta splendidamente limpida mentre imbocchiamo la strada che ci porta a Castel Valdaier, ma l'autunno qui è in ritardo e comincia solo ora a colorare piano piano di gialli e rossi qualche albero. La stradina che ci porterà al lago Dimon è stretta e tortuosa ma ci offre stupende viste sulla Val Pontaiba.
Dopo l'ennesimo tornante e l'ennesima curva, ecco finalmente apparire il lago Dimon e la nostra meta.
Parcheggiamo l'auto e un caldo sole ci da il benvenuto in questo splendido angolino dove d'estate le marmotte fischiano e scorazzano tutt'attorno. Peccato che oggi non ce ne sia neanche una! Evidentemente sono gia tutte rintanate nelle loro calde tane.
Indossati zaini e marsupio ci avviamo lungo la stradina che ci porta alla casera Montelago e al bivio per il monte Paularo e il monte Dimon: da qui, entrambi distano 15-20 minuti di cammino e allora perchè non conquistarli tutti e due? Hanno anche la stessa altezza!
Intanto piccole nuvolette si rincorrono nel cielo e si specchiano nel lago regalandoci simpatici scatti, mentre scopriamo un secondo laghetto vicino alla casera.
Ci avviamo prima verso il monte Paularo ma un pupù-stop ci obbliga a una piccola e discreta deviazione. Gabriele assaggia così il frescolino autunnale dei monti sulle sue coscette nude ma per sua fortuna la mamma è veloce e subito dopo l'Alpinfrut è di nuovo al calduccio nel marsupio.

Ancora pochi metri e alle 12.20 ne tocchiamo la vetta tra gli sguardi sorpresi delle persone in cima: "ma come? così piccolo e gia in cima?" "E questa è solo la prima di oggi.... ora si va sul Dimon!" rispondo tra tanti complimenti.

Il panorama è splendido e la vista spazia fino al mare!! Ne contempliamo la bellezza per pochi minuti prima di rimetterci in marcia: Dimon e panini ci aspettano!

Scendiamo fino al bivio e risaliamo lungo una bella mulattiera che taglia in diagonale il versante sud del monte Dimon. L'abbandoniamo poco dopo e imbocchiamo il sentiero n. 454 che si presenta subito molto trascurato ma che funge da scorciatoia per la cima. Dopo molti improperi da parte mia all' Alpinauta raggiungiamo finalmente la lunga dorsale del monte Dimon, la cui cima è contrassegnata da un cumulo di pietre.
Nascosta, in un piccolo avvallamento, anche una piccola croce rossa, posta a ricordo di qualche sfortunato.

Pranziamo all'ombra di una dispettosa nuvola grigia che coprendo il sole ci fa velocemente indossare i nostri pile.
Anche da qui il panorama è superbo con Sernio, Creta di Aip, Cuestalta, Creta di Collina, Zoncolan in primo piano e tutto in giro un mare di cime!
Finiamo in fretta di mangiare e continuiamo lungo la dorsale seguendo la lunga trincea che taglia in due la lunga cresta fino a ritrovare la mulattiera lasciata all'inizio.
Il cielo si è definitivamente riempito di nuvole creando però bellissimi disegni degni di uno scatto!
Ritornati all'auto, lasciamo i pargoli al calduccio e scendiamo al lago per cogliere alcuni ultimi scatti mentre i pesci che lo popolano sguizzano qua e là creando cerchi nell'acqua.
Un ultimo sguardo là, dove il lago termina e con brevi cascatelle scende a valle e ritorniamo all'auto.
Gabriele ha ripercorso le orme del fratellone e assieme per la prima volta hanno raggiunto la cima del Dimon. Bravi!

9 commenti:

Ilenia Zigaina ha detto...

ma che bel alpinfrut!!!!!

Lorenzo ha detto...

Tra un po' lo vediamo con le ciaspoline :-)

piero ha detto...

bravi, educatelo alla natura, gli può solo far bene

frivoloamilano ha detto...

Era un pò che non si avevano notizie della prole, grande e piccola.
E' sempre piacevole vedervi e leggervi.

un saluto ;-)

Giovanni ha detto...

bello! si', proprio un piacere leggervi... e poi mi fate ricordare le camminate di allora col mio tato

mandi

Marco Berri ha detto...

che bello, anche noi abbiamo un bimbo in arrivo, spero di riuscire a portarlo in montagna! ciao a presto!

Antonella ha detto...

che bello portarselo dietro già cosi piccolo! deve essere un piacere incredibile condividere con lui questi momenti, anche se magari non li comprende ancora

annarita ha detto...

speriamo venga su un forte alpinista! così porterà i genitori in giro lui da grande! ah ah ah!

andrea loi ha detto...

Bravi sì i pupi a seguirvi(anche se Nic pupo non lo è più) e magari non gliene frega proprio niente!! E quindi sapete cosa vi dico? che fate doppiamente bene a portarli...poi crescendo decideranno loro cosa preferiscono ma con due alpingenitori così ci sarebbe da scommetere su almeno un mezzo Messner!!
Mandi a ducju