Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 3 maggio 2010

Furlanova con le girls!

Avevo promesso di portarle!
E così, sabato primo maggio alle sette e trenta Enrica e Chiara passano a prendermi. Raggiunte Silvia e Ilaria a Palmanova puntiamo alla volta di Gorizia, Nova Gorica, Aidussina, Vipara e al piccolo borgo di Gradiscje. Raggiungiamo il piccolo parcheggio che a differenza della volta precedente è quasi vuoto, alle nove e quindici e dopo avere infilato gli imbraghi e caschetti negli zaini risaliamo chiacchierando la stradina che ci porta in poco tempo all'attacco della ferrata Furlanova.
Le girls sono sorridenti ed entusiaste di attaccarsi al cavo e mi diverto a scattare loro le foto che le immortaleranno in questa bella giornata di sole. La primavera è finalmente arrivata e la parete si presenta fiorita da molteplici fiorellini gialli e bianchi, da Iris e pure qualche bellissima Peonia (almeno così mi han detto che si chiama questo bel fiore rosa).





Risalgo veloce e sicura le prime roccette e mi attacco al cavo mentre le girls mi seguono chiacchierando vivacemente tra loro. 






Raggiungiamo il terrazzino panoramico per una piccola pausa e lasciamo passare un po' di persone che hanno premura, tra cui una signora un po' maleducata che sarà poi punita da un piccolo sasso caduto dall'alto che le fa sanguinare leggermente la testa: e il casco dov'è?





Ripresa la via di salita arriviamo sull'esposto spigolo che risale con un bellissimo panorama l'assolata parete. Tra gli "uuuh e oooh" delle girs arriviamo alla fine delle attrezzature troppo presto: "ma come? gia finita ora che ci stavamo divertendo?"





E gia! Ma manca ancora il tratto per arrivare alla cima del Gradisca Tura e perciò, dopo aver riposto l'imbrago negli zaini affrontiamo la parte più faticosa dell'itinerario. A mezzogiorno siamo in cima e quando le altre quattro persone che vi troviamo sloggiano finalmente dai pressi del libro di vetta (ma perchè tutti si piazzano prepotentemente sotto le croci di vetta o attaccati al libro di vetta???), possiamo anche noi firmarlo, fare il timbro e scattarci una bella foto di gruppo! Pranziamo poco più in là sotto un cielo che piano piano si rannuvola: beh, l'avevano detto che arrivava il brutto.




Goduto il panorama e saziato le pancette, ci rimettiamo in marcia verso il rifugio Abram, imboccando la via giusta questa volta e, attraverso un verdissimo bosco di faggi, dopo un po' lo raggiungiamo.



Come al solito il posto brulica di persone e nell'attesa che qualcuno lasci libero un tavolo, andiamo a vedere l'orso che la scorsa volta era nascosto. Ci avviciniamo alla gabbia e la tristezza ci assale! L'orso è enorme e continua a percorrere avanti e indietro un paio di metri di gabbia con lo sguardo vacuo di uno che non vede più, che non capisce più perchè non riesce ad andare oltre. Nonostante ci vengano i brividi al solo pensiero di trovarsi a tu per tu con un esemplare del genere su un sentiero ci vengono le lacrime agli occhi a vederlo in questo stato: questo non è un animale da tenere in una gabbia, ha bisogno di correre libero nei boschi e prati, lontano da tutti noi che stiamo qui ad osservarlo nella sua pazzia da incarcerato! Come possono permetterlo?


Ci allontaniamo da quella triste visione che qui costituisce un'attrazzione turistica per adulti e bambini e raggiungiamo di nuovo i tavoli: non si è liberato nessuno e ci accontentiamo di una panca dove tira un bel venticello fresco di Bora. Ci risolleviamo il morale con delle belle fettone di Gubanizza che mandiam giu di gusto per festeggiare la giornata tra girls.


Ripresa la via del ritorno, ripercorriamo a ritroso un tratto dell'andata e passando accanto ad una piccola Cappella con libro e timbro, seguiamo le indicazioni per Plaz-Vipara, che erroneamente all'inizio interpretiamo come "parcheggio di Vipara". Plaz invece è il nome di un'altra cimetta che dista appena 50 metri dalla strada che stiamo percorrendo: si fa anche quella naturalmente! Con il "ti conviene che ci sia un timbro anche lassù" di Enrica risaliamo ridendo il sentiero e arriviamo ad una piccola radura con panca dove si gode di un'altro splendido panorama e dove c'è il timbro e l'ennesimo libro da firmare oggi!


Sono le sedici e ci sediamo tranquille sulla panca a goderci gli ultimi sprazzi di sole che vanno e vengono tra le nuvole e la foschia.


Ridiscese al bivio, in breve siamo di nuovo al parcheggio: sono le diciassette ed è ora di tornare a casa! Ma prima un pipi-stop con zecca anche per Silvia: e con questa siamo a tre oggi! Ma quanto bene ci vogliono queste bestioline? Spiattellata pure questa!!!! 
E' arrivata la primavera girls, anche per loro!  

11 commenti:

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Per Luciano che ha firmato il nostro libro di vetta:
nessuna omonimia, ero proprio io!!
Prima o poi ci si incontra ;o)

Antonella ha detto...

brave grls! una giornata in compagnia ben spesa! e gli uomini? a pulir casa? ah ah ah
Ciaoooo

Laura ha detto...

ue ue! ma che bella comitiva rosa!! Brave!

Piero ha detto...

beh, eri in otiima compagnia e senza la marea di gente dell'altra volta!

Carlo de Ts ha detto...

te ha preso gusto ad andar per la sclavania! e l'alpinauta dov'è? per osmitze e gostline' ah ah

Nadia l'Alpingirl ha detto...

ahahahah...l'Alpinauta era a fare il babysitter a casa...une volte par omp!

frivoloamilano ha detto...

Furlanova o Nadianova...ah ah.
A presto, ciao

Elisabetta ha detto...

Nadia Bellissime foto e come detto..che voglia di Ferrate mi hai fatto venire...peccato abitare così distanti...sarebbe bellissimo fare qualcosa insieme!!!!

Anonimo ha detto...

Mandi care Girls, ho scoperto per caso l'alpinauta e la Furlanova. Belle foto e bei commenti. Cosi mi sono deciso anch'io a farla, approffitando di una splendida giornata di fine ottobre.
Un caro saluto da Glemone
Claudio

Unknown ha detto...

Ciao ti volevo chiedere dato che ho visto che hai fatto tutte e due le ferrate, come prima ferrata per una ragazza conviene fare la ferrata furlanova oppure la ferrata majstrana la line blu.
Grazie e complimenti per il sito

Nadia ha detto...

Ciao, scusa il ritardo Tiziano. Come prima ferrata la linea blu della ferrata Mojstrana, così prende confidenza....la linea rossa è bella atletica ed esposta. Poi puoi portarla sulla Furlanova, che è ben gradinata e di "esposto" ha solo la parte dello spigolo che rimane comunque bello appigliato e facile. Spero di esserti stata utile anche se in terribile ritardo nella risposta!!!!
Ciao e buone avventure ^_^