Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 24 novembre 2009

Creta di Collina

Domenica scorsa la vista delle cime innevate risvegliava desideri sopiti: inverno, neve, ghiaccio.
Un modo diverso di vivere la montagna.
Più bello.
Con l'inverno la frequentazione delle cime cala e regala un isolamento in cui si può godere appieno delle emozioni. Un alpinismo certamente più faticoso, ma senz'altro più emozionante.
E così coinvolgo Mauro in un primo assaggio d'inverno, un antipastino, tanto per iniziare la stagione. E un antipasto deve essere leggero, serve a stuzzicare l'appetito.
Saliamo nuovamente a Passo Monte Croce Carnico e la nostra meta è la Creta di Collina. Salita facile: il giusto modo di iniziare.
Salendo al passo il cielo è coperto, e i dubbi si insinuano tra i pensieri rivolti alla salita. Chissà com'è il tempo in quota. Arriviamo a Timau che il cielo è di un grigio plumbeo, proseguiamo verso Monte Croce e man mano che saliamo, sbuchiamo sotto un cielo zaffiro!
Magnifico!
Ci prepariamo velocemente e partiamo.
Fino a Casera Collinetta il sentiero è pulito, arriviamo al bivio per la Cresta Verde e la prima neve ci si presenta scricchiolando sotto gli scarponi, risaliamo il crinale che ci separa dai ruderi di casera Monumenz e entriamo in paradiso.

Ai nostri piedi la valle del But è ricoperta di nuvole, uno spettacolo grandioso; volgiamo lo sguardo verso l'alto, verso la nostra meta. Non sembra esserci molta neve, comunque nello zaino ci sono ramponi e piccozza, e , seguendo il motto "pan e gaban stan ben dut l'an" proseguiamo tranquilli.

Risaliamo il sempre faticoso zig zag del sentiero sotto le pareti della Creta di Collina fino ad arrivare alle prime attrezzature nel canale che porta al crinale superiore. Il cielo è sempre più blu sopra di noi e ad ogni sguardo che lanciamo intorno la meraviglia ci coglie, stupendoci ad ogni passo.
Man a mano che saliamo la neve aumenta, a tratti il fondo è ghiacciato e i ramponi tornano utili, anche se la piccozza resta appesa sullo zaino. Mentre saliamo incrociamo tre ragazzi austriaci che scendono, si fermano a far quattro chiacchiere e ci avvisano che sopra c'è verglas, e un magnifico panorama: wunderbar!!

Tralasciamo la via estiva, per la presenza di un vistoso accumulo, e guadagniamo la cresta che ci porta in vetta.

La vista si apre d'improvviso, come un'esplosione. La fatica sparisce d'incanto e lascia spazio ad una compiaciuta contemplazione di quanto ci circonda.

Le parole non possono descrivere appieno lo spettacolo di cui ci è data la possibilità di godere. Kurt Diemberger dice che un anno vissuto in montagna vale molti anni, e in una giornata come questa è difficile non dargli ragione.
Iniziamo la discesa, un pò controvoglia, ma il tempo passa e le nuvole si stanno alzando velocemente dal fondovalle, è proprio ora di scendere! Peccato, la Chianevate è li, che ci guarda, d'estate in mezz'oretta arriveremmo in cima, ma oggi... oggi ci fermiamo all'antipasto!
Il sole inizia la sua parabola discendente verso ovest, andando a coricarsi dietro le creste del Crostis e le nuvole dal fondovalle corrono verso di noi ad abbracciarci.
Luci e ombre si confondono in un grigio abbraccio.
Non è il finale ideale per una giornata stupenda come quella che abbiamo passato, ma siamo capaci di accontentarci.
Un giorno come questo vale molti giorni.

10 commenti:

Giovanni ha detto...

decisamente bella la creta di collina con la neve!
ciao

Carlo de Ts ha detto...

eh cayo, adesso arriva la tua stagione no? certo che con la neve non trovi più tanta gente, ti ricordi quel fine anno al marussigh? ceerto che siamo un pò snob non ti pare? ma in fondo chissenefrega.
Ha ragione Diemberger: anche un giorno in montagna vale tanti giorni!

Ilenia Zigaina ha detto...

ma il piccolo Gabriele? non lo porti ancora a imparare? ah ah ah!
per l'amor di Dio non prendermi sul serio! aspetta ancora un pò!
e dopo l'antipasto? il primo cosa sarà?
Ciaooo
Un bacione al tato

Annarita ha detto...

Ilenia, per favore! lascia il piccolino a casa per il momento va...
... che magari è più bravo di mamma e papà e li fa sfigurare!!!
ah ah ah
Bellissima giornata hai avuto caro Alpinauta, la fortuna aiuta gli audaci!
io audace non sono e sono andata a messa con le bimbe!
mandi!!!

frivoloamilano ha detto...

Bella. La Creta di Collina così da vicino in questa veste, non l'avevo mai vista. Tanti cacciatori d'azzurro e mari di nuvole in giro per i monti. ;-)

ciao

Luca l'Alpinauta ha detto...

@Carlo: hai ragione, siamo snob, ah ah ah
@Frivolo e Giovanni, si! con la neve è veramente bella! se poi si va a caccia d'azzurro ancor di più
@Ilenia e Annarita: Gabriele non è venuto perchè ha detto che per queste robette non si muove! ah ah

Dorino ha detto...

Complimenti ALPINAUTA! I tuoi articoli sono sempre più belli ed affascinanti.Le tue immagini e le tue parole fanno di questo Spazio un'Opera Unica e Meravigliosa. Non smettere mai, continua sempre così! Il tuo Raccontare l'andar per monti ti rende unico.Hai creato veramente un'angolo che fa Onore al Friuli Venezia Giulia.
Mandi e Felice Vita da Dorino.

Saluti a tutta la Famiglia ALPINAUTA:

Lorenzo ha detto...

Chi in questi giorni ha trovato l'azzurro salendo tra il grigio delle nuvole è stato ricompensato.

Giovanni ha detto...

queste foto mi hanno fatto venire una gola tremenda di ritornare in mont, ma se ne riparlerà per l'anno nuovo, ora solo sabbia. :-(

Luca l'Alpinauta ha detto...

Giovanni coraggio! Sai che noi Orsi ti siamo vicino e ce la godiamo anche per te!