Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 27 luglio 2010

Su e giu per le ferrate della Creta di Aip

Domenica mattina, il ritrovo è alle 7 a Gemona. Ilaria mi ha chiesto di accompagnarla a fare le ferrate della Creta di Aip e all'appuntamento ci sono anche Diana e Stefano. Luca e Gabriele forse ci raggiungeranno più tardi al Cason di Lanza. Bevuto il caffettino puntiamo l'auto verso Pontebba e il Cason di Lanza si presenta affollato gia di prima mattina da escursionisti e alpinisti pronti per le varie mete personali. La giornata è limpida e la temperatura bella fresca, mentre c'incamminiamo su per la sterrata che serve la casera di Val Dolce chiacchierando animatamente. Poco prima di arrivarci notiamo sulla sinistra una tabella che ci indica che la sella di Val Dolce dista poco e decidiamo di alternare la monotonia della sterrata con una bella cavalcata sulla linea di confine e goderci così il bel panorama verso l'Austria e i prati dove sorge la Rattendorfer Alm.



Seguiamo così il sentiero 403 che fa parte della Traversata Carnica e raggiungiamo la maestosa Creta di Aip. Attraversando le ripide ghiaie alla sua base, tralasciamo la via normale e arriviamo all'attacco della ferrata Crete Rosse.

Indossati imbraghi e caschetto, mandiamo Stefano davanti che deve fare pratica e lo seguiamo su per le divertenti roccette fiorite che percorrono una obliqua fessura e che più in alto portano a passare sotto un enorme masso incastrato dove, dentro una cassetta metallica si trovava il libro di via, ora solo un ammasso di carta strappata e bagnata.


Le batterie della mia macchina fotografica scelgono un brutto momento per darmi forfait e mi devo affidare al reportage fotografico di Ilaria e Stefano. Ancora una paretina e la ferrata finisce sopra un pulpito dove alcuni scalatori si stanno godendo il panorama.


Per la cima ci vuole ancora un po' e ci rimettiamo in marcia verso la croce che ci appare in lontananza. Vi arriviamo accompagnati da un bel venticello freddo che ci fa indossare pile e giacca e mangiare in tutta fretta.
Fatta la foto di vetta e salutati gli altri escursionisti ripartiamo infreddoliti in direzione questa volta della ferrata Uiberlacher, che alternando tratti di sentiero in cui qualche volta si devono usare le mani per scendere, a brevi tratti di cavo e qualche scaletta, ci porta prima in territorio austriaco, poi con una breve risalita di nuovo sul sentiero percorso al mattino. Sono le 14.30 e "qua sotto" la temperatura è di nuovo potabile!


Ritorniamo sui nostri passi e alla sella di Val Dolce seguiamo il Sentiero del Formaggio che, passando nei pressi della Grotta di Attila, ci riporta direttamente al Cason di Lanza, dove scorgo parcheggiata un'auto famigliare. Luca e uno sgambettante Alpinfrut stanno chiacchierando con alcuni amici trovati al parcheggio e non saranno i soli: Diana trova delle sue amiche, Ilaria pure e veniamo a sapere che anche Chiara e Gianni erano da queste parti poco prima! Tutti in carnia oggi! Birretta e dolcetto e possiamo concludere in gloria la giornata! 

4 commenti:

Lorenzo ha detto...

Con un telescopio dal Gartnerkofel magari riuscivamo a vedervi :-)

Carlo de Ts ha detto...

brave mule, ma gli alpinmens&baby dov'erano andati?

Antonella ha detto...

sempre un bel giro da fare in Lanza. Un piccolo angolo di paradiso

Nadia l'Alpingirl ha detto...

@Lorenzo:ho guardato verso il Gartnerkofel, ma non ti ho visto!ahahah...quella sarà una prossima meta con l'Alpinfrut!
@Carlo: erano nei dintorni..casera Pezzeit..infatti poi ci siamo incontrati al Cason di Lanza..l'Alpinfrut voleva una birretta!
@Antonella:ciao,infatti da lassù si gode di un super panorama..peccato che tiri sempre un arietta!!