Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 2 agosto 2010

Di fronte a Nadia: Pezzeit

Nadia partiva presto presto per andare in Creta di Aip, e io reduce dal concerto (e dal dopoconcerto) con Lino Straulino, Franco Stocco e Luciano Marangone in Corte Bazan, parto con molta tranquillità alla volta di Cason di Lanza.






Parto con Gabriele alle dieci da casa, e arrivo in Lanza verso le undici e mezzo. Pensavo di salire alla Sella di Val Dolce, ma preferisco salire verso il Salinchiet e il ricovero Pezzeit. Gabriele non fa una piega e me lo carico sulle spalle. Il sentiero sale nella frescura e nell'ombra del bosco, cosi almeno non ci cuciniamo. La prima parte, appena lasciata la strada asfaltata è un mezzo disastro: alberi divelti e franamenti vari non ci scoraggiano e con qualche ghirigoro continuiamo a salire. Superiamo il ricovero e arriviamo al limitare del bosco. Con il tato ci fermiamo sui prati sotto il ghiaione per sfamarci (e meno male che viaggia sul mulo l'Alpinfrut.. quando camminerà da solo dovremmo avere uno sherpa per il suo pranzo!). Con il binocolo scruto le rocce della Creta di Aip ma non scorgo Nadia, vedo qualche punto colorato, ma ahimè piuttosto anonimo!

Dopo un sonoro ruttino riscendiamo nel fresco del bosco e sostiamo nella radura del ricovero Pezzeit a giocare con erbe, fiori e peluche, finché Gabriele inizia a sbadigliare vistosamente. Seduto di nuovo sulla portantina il piccolo Alpinauta si lascia andare, dopo pochi passi, ad un profondo sonno, cullato dal mio passo attraverso il bosco.
Arrivati alla macchina non si desta, e continua a dormire un'altro pò in auto mentre risaliamo a Cason di Lanza, dove sgambettiamo un pochetto tra mucche e asinelli in attesa dell'Alpingirl e della sua combriccola.
Tutto è una scoperta finché... non compare la mamma, e tutto il resto, per l'Alpinfrut non ha più importanza!

1 commento:

Laura ha detto...

che bello, chi di la, chi di qua, tutti in montagna!