Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 14 agosto 2010

Speikboden

"Se ci volete, domani saremo dei vostri."
E con questo messaggio di Lauretta, conosciuta in internet su MontagnaForum, fissiamo l'incontro per domani a Campo Tures nel parcheggio dell'ovovia per lo Speikboden.
Arrivati nel primo pomeriggio a Brunico e fatta una passeggiata nel suo bel centro pedonale, ci dirigiamo a Campo Tures dove impieghiamo un bel po' a trovare l'hotel dove soggiorneremo per i prossimi quattro giorni: l'indirizzo infatti si rivela oscuro e anche il navigatore ha un po' le idee confuse! Alla fine gli diamo retta e lasciato Campo Tures saliamo alla piccola frazione di Riva di Tures dove finalmente scorgiamo il nostro hotel tra i verdi prati che ci circondano. Mettere nell'indirizzo il paese giusto, no eh?
Sistemati per la notte, non ci resta che preparare tutto per la giornata di domani e l'incontro con i romani Lauretta e Luca, anche loro in ferie da queste parti.
Martedì la mattina si presenta soleggiata e dopo aver acquistato affettato e panini ci dirigiamo al parcheggio degli impianti dello Speikboden. Non sappiamo che auto abbiano gli amici romani e mentre aspettiamo il loro arrivo ci prepariamo. Uno squillo di telefono e un uomo che ci saluta da lontano e facciamo la conoscenza di Luca, il marito di Lauretta, impegnata a fare la coda alla biglietteria. La raggiungiamo e finalmente vedo di persona la simpatica e sorridente amica con cui messaggio sul forum! Dopo i saluti e le strette di mano saliamo tutti sull'ovovia, un altra "prima" per Gabriele, e raggiunta la stazione superiore con la Michlieiser Alm e il rifugio Speikboden, imbocchiamo il sentiero numero 27 che risale per un tratto parallelo alla pista di sci e che ci porterà in un ora e trenta alla panoramica cima del monte Spico o Speikboden.

Il sentiero sale  poi con comodi tornanti per lunghi tratti ottimamente lastricati con le piatte pietre che caratterizzano questa montagna. Un piccolo stop per sfamare il piccolo Alpinfrut e raggiungiamo la cresta dove la vista si apre sulla verde Valle Selva dei Molini dove alcuni parapendii volteggiano alti sopra di noi.
Il percorso, ben evidente continua in leggera salita e raggiunta la cima la vista si apre a 360°. Peccato solo per la nuvolaglia che copre in parte le Vedrette di Ries e il gruppo delle Mesule con i suoi "tremila" innevati.
Ma per fortuna qui regna ancora il sole e dopo un paio di foto con l'affollata croce di vetta, ci sediamo e pranziamo.
Ci godiamo per un bel po' la panoramica vista e dopo aver firmato il libro di vetta la lasciamo alle numerose famigliole che giungono fin qui approfittando anche del tratto in seggiovia che porta sulla cresta. Scendiamo per i gradini in pietra del sentiero numero 18 e percorriamo la lunga dorsale che ci porterà al Dosso Piccolo toccando in successione anche le cime del Dosso Seewasser e il Dosso Grande!
Il bellissimo sentiero, in gran parte lastricato, si snoda con dolci e panoramici saliscendi in cresta, tra pietre verdi di licheni e cuscini di rododendri, riempiendomi di meraviglia ad ogni svolta e arrivando alla fine al Dosso Piccolo con la sua altissima croce di vetta. Siamo soli qui e ci godiamo le panchine che si affacciano a picco sulla Valle di Riobianco e la Valle Aurina.
La classica nuvoletta fantozziana decide di passare da queste parti e ci rimettiamo in marcia con le prime goccioline di pioggia che aumentano mano a mano che scendiamo. I raggi del sole però giocano con la nuvoletta dispettosa e alla fine prevalgono lasciandoci attraversare in discesa uno scintillante giardino zen, di cui nessuna foto riesce a cogliere la magica bellezza.
Siamo di nuovo sulla verde pista da sci dove l'Alpinauta e l'Alpinfrut si divertono a socializzare con le mucche al pascolo. Ancora un breve tratto e siamo al rifugio Speikboden dove beviamo qualcosa assieme per festeggiare la nuova amicizia.
Non ci resta che il ritorno in ovovia e la promessa di un nuovo incontro se passiamo dalle nostre rispettive regioni.
Una nuova zona visitata, una nuova cima raggiunta e una nuova amicizia sugellata, cosa volere di più?   

5 commenti:

Antonella ha detto...

ma che bel posto. sconosciuto! siete una fonte inesauribile.a quando un libro? ah ah
bellissimo il sentiero con le pietre, con la pioggia deve essere suggestivo

Laura ha detto...

bel giretto! ne approfitto per copiarlo subito, visto che sono a Brunico la prossima settimana!

Carlo de Ts ha detto...

Che culo sto Alpinfrut cayo!
sempre in giro in bei posti! peccato per la nuvolaglia, le vedrette offrono scorci magnifici

Elisabetta ha detto...

Nadia che bello!!!! sono proprio contenta che almeno tu sia riuscita a combinare con Lauretta!!!! io fino a questo momento non sono riuscita a far nulla con gli amici del Forum

frivoloamilano ha detto...

Cavoli, un sentiero lastricato in tale maniera non l'avevo mai visto.Un bel camminare

ciao ;-)