Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

mercoledì 25 maggio 2011

Corso di alpinismo 2mila11

Sette e trenta ritrovo con un allievo in meno, rimasto rapito dall'abbraccio delle lenzuola o ancora inebriato dai fumi della serata trascorsa? Mistero! Intanto recuperiamo le corde necessarie alla giornata, ma il mistero non si svela, il telefono tace... e noi partiamo!
Sosta caffè da Missana a Osoppo e via nuovamente verso Passo Monte Croce Carnico. Il viaggio è condito da "simpatici" apprezzamenti a Contador e all'UCI... l'onta del Crostis scuote la Carnia!!!
Giunti al passo i corsisti si preparano velocemente e in men che non si dica sono pronti e lesti lungo il sentiero che ci porta alla falesia del Pal Piccolo.
Ci fermiamo sulle prime placconate che si incontrano salendo e ci concentriamo su salite e movimenti. Lavoriamo bene, tra uno "smottamento" e l'altro: tutto il terreno frana di continuo sotto i piedi, risultato delle precipitazioni invernali.



Passa veloce la mattinata e ci spostiamo sul primo settore in altro dove ci sono facili viette per i corsisti: buone per provare la tecnica e per iniziare a godersi pure l'arrampicata.
Li iniziamo all'uso delle protezioni arrampicando da primi, con adeguata sicurezza: la prima a cimentarsi con friend e fessure e incastri di dadi è Elena, seguita a ruota dagli altri.
Il sole va e viene, brucia la pelle e la rinfresca, mentre arrampichiamo nel silenzio rotto, di tanto in tanto, dalle moto che affrontano le curve che salgono al passo.
Arriva veloce l'ora di riporre il materiale nello zaino e di scendere a gustare la compagnia e le chiacchiere attorno ad un tavolo e con in mano una birretta, mentre sullo schermo Contador e Nibali lottano sulle salite e discese delle strade dolomitiche.

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