Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 13 settembre 2011

Alla scoperta di nuovi angoli montani: casera Senons

Domenica mattina la partenza è un po' tarda, ma la meta di oggi non c'impegnerà molto. Luca è occupato con il corso d'arrampicata e io sono d'accordo con Claudio ed Enrica per un giro semplice in montagna. Avendo con noi il piccolo Gabriele e i "poco volenterosi di camminare" Nicholas e Leonardo, rispolvero una meta facile in lista gia da un po' per un'occasione del genere: casera Senons dal rifugio Pussa.


Puntiamo dunque verso Claut e la Val Settimana e alle 11:00 siamo in cammino su per la strada che, partendo dal parheggio del rifugio Pussa, alterna tratti sterrati a tratti lastricati. Il piccolo Gabriele, dopo un sonnellino in auto, è bello entusiasta e oggi percorrerà a piedi tre dei quattro chilometri di strada che ci separano dalla nostra meta, con grande soddisfazione della sottoscritta e della sua schiena!



Naturalmente impieghiamo il doppio del tempo previsto e alle 13:00 raggiungiamo la bella casera\ricovero immersa in un bucolico prato verde racchiuso dai monti Chiarescons, Vette Fornezze e Caserine Alte. Una coppietta incontrata lungo la strada ci ha preceduti spalancando le finestre della casera che ci offre un po' di frescura mentre mangiamo i nostri panini. 





Una leggera brezza muove le fronde degli abeti e porta qualche innocua nuvola sulle cime mentre io e Gabriele esploriamo i dintorni notando la tabella che indica il Cjadin de Senons, forse una futura meta per le nostre esplorazioni. 


Ritorniamo alla casera dove Enrica sta spazzando fuori le ultime briciole e dopo aver chiuso le finestre, lasciamo la coppietta a godersi la pace di questo posto. Noi ripercorriamo a ritroso la via di salita con Gabriele che questa volta si fa portare nello zaino fino al parcheggio, dove vi giunge profondamente addormentato. Solo l'idea di un po' di "ti-tosch" nel vicino torrente lo rinvigorisce e possiamo così tornare contenti a casa.

7 commenti:

Carlo de Ts ha detto...

molto bello. in val settimana non ci ho mai sbirciato se non sulla carta!
il cayetto cresce sempre di più, mandi furlani

Piero ha detto...

la senons la ricordo anni fa, prima della ristrutturazione, con un puzzo di fumo da morire. molto bella ora, e in un posto bellissimo

Nadia l'Alpingirl ha detto...

@Carlo:il cayetto è meglio che impari a camminare tanto, perchè di sicuro io non riesco più a portarlo in spalla!!!Mandi!!

@Piero:la puzza di fumo c'è ancora!!!
Ma il posto bello lo rende sopportabile! ;o)

big gim ha detto...

che posti,ci torno presto.

frivoloamilano ha detto...

Forte Gabriele con i suoi bastonicini e la sua autonomia...tra un pò dovrai rincorrerlo :-)))

ciao

Laura ha detto...

e si mi sa tanto che fra un pò l'alpinfrut darà corda da torcere agli alpinauti!
un bacione a questo amore di alpinista!

big gim ha detto...

sono tornato oggi da solo,tanto freddo ma bellissimo.