Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 5 novembre 2013

Impressioni di novembre

Ogni tanto la giornata è bella, quasi perfetta. Il sole, anche se siamo a metà autunno scalda da farti sudare la salita verso la fatica.
Il sentiero per la base del Panettone è sempre un buon riscaldamento, ti porta a temperatura in qualsiasi stagione. Era da un pò che non si arrampicava assieme, e mi precede di poco lungo il sentiero, il bosco è caldo e avvolgente e la parete ci sovrasta, grigia, liscia con qualche screziatura. Sembra un volto antico. Mi sento bene, ho voglia di fare. Di divertirmi.


Ripassiamo le corde, bulini in vita e si parte, con l'allegra ferramenta che canta, seguendo i movimenti del bacino. La partenza è un attimo di impacciatura,come sempre, ma evapora sotto il sole caldo. E poi quel piacere sottile di sentirsi a proprio agio sulla roccia, calda pure lei. Attrezzo la sosta e recupero.
"Quando vuoi.."
Sale stranamente lento, diffidente. Raggiunge la sosta e gli passo il materiale. Poche parole, non servono. Aspetto che riprenda a salire. Parte. Si ferma. Non se la sente.L'insicurezza rimasta dall'incidente di questa estate segna il salire.
Guardo i boschi colorati di giallo e rosso e penso che sia normale. Ti si stacca un blocco enorme sotto le mani, il giorno dopo vola il compagno. Sono calli importanti nelle mani, che fanno male a lungo.
Qualche anno fa mi sarei seccato. Avrei continuato solo per il mio piacere di salire: sarà perchè si invecchia e si diventa (forse) più saggi che mi viene naturale decidere di scendere e di optare per una salita più facile, pensando sia la cosa più giusta da fare.
La doppia scende nella luce del mezzogiorno, scendiamo veloci alla macchina e risaliamo la forestale fino alla casera Val di Collina.
Le prime ombre lambiscono la parete conosciuta. Saliamo all'attacco. Preparativi veloci ma precisi e le corde iniziano a scorrere. Sale piano, sicuro. Arriva in sosta e mi recupera. Non ha usato gli spit, ha usato friend e nut. Lo vedo più sicuro e mi rallegra. Sale veloce e in breve siamo in cima alla parete.
Le ombre del pomeriggio si allungano nella valle, mentre le sue ombre paiono allontanarsi. 

1 commento:

Via Normale ha detto...

i comportamenti giusti aiutano più di mille parole. ciao ;-)