Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 13 dicembre 2019

Un Mont di Muris a tappe

Sul Mont di Muris, o Monte di Ragogna, c'ero già stata altre volte negli anni passati.
Ma allora non c'era ancora il cuore! Quel cuore ben visibile da un po' di anni, mentre dalla pianura si sale verso i monti, specie per chi passa da San Daniele del Friuli!



Avendo poche ore a disposizione, eravamo saliti sabato, ma i proprietari del terreno dov'è posto, stavano falciando l'erba e tagliando arbusti, il tutto per rinnovare e abbellire il cuore, così da renderlo sempre ben visibile dal basso. 



Un cuore nato dall'idea di Renato De Biasio, cuoco in pensione, per lanciare un significativo messaggio a tutti quello che lo vedono: metterci sempre il cuore, in qualsiasi cosa si faccia!



Con Gabriele allora avevamo optato per visitare alcune opere della grande guerra, seguendo le indicazioni della cartellonistica in loco: il caposaldo trincerato "la spice" e la postazione per mitragliatrice in caverna avevano attirato la nostra curiosità.









Poi uno sguardo al bellissimo Tagliamento, presso la chiesetta di San Giorgio e una visita alla vicina croce monumento, avevano concluso la nostra gita.








Per il cuore, bisognava tornare, così ci aveva detto sorridente il proprietario!

Mercoledì un improvviso cambio negli orari di rientro, costringe me e Barbara ad un altrettanto rapido cambio di programma della gita odierna: urge rimanere in zona e il cuore è rimasto in sospeso! Che poi, come si fa a resistergli, visibile com'è ora dalla strada?


Parcheggiata l'auto in uno spiazzo sulla strada che porta alle Case Polezza (Muris di Ragogna), ritorniamo indietro fino ad imboccare il segnavia CAI 813, che ci porta prima a Cia Lott, poi a intercettare la strada che sale da San Pietro.



Dopo aver ammirato il panorama dal tornante della strada, saliamo a visitare le trincee e la Batteria "Ragogna Bassa", per poi ricollegarci alla strada e risalire poco più in là, lungo un sentiero che ci porta a percorrere la lunga cresta alberata del Monte di Ragogna, passando prima dal belvedere, poi dalla cima dov'è posta una piccola croce e da cui si gode di un bellissimo panorama, sia sulle azzurre acque del Tagliamento che scorre in basso, sia sulle Prealpi Carniche e Giulie!













La giornata è limpida e soleggiata, un vero piacere per corpo e mente. Proseguiamo, ritornando sulla strada, presso la Batteria "Ragogna Alta" (già visitata sabato con Luca e Gabriele) per poi intercettare, presso la Baita degli Alpini, la sterrata che ci riporterà alle Case Polezza. E' qui, che con una breve deviazione, raggiungiamo il panoramico prato dove sorge il grande cuore bianco che si vede dalla strada.



Un cuore rimesso a nuovo, per mia gioia e pure per l'amica Barbara, colpita dal bel panorama che si gode da questo basso angolino montano! La sterrata ci riporterà a valle in poco tempo e, una volta raggiunta l'auto, non resta che salutare l'amica che deve rientrare velocemente, mentre io farò una breve tappa anche al bel Lago di Ragogna.












Una giornata così bella va vissuta il più possibile!

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