Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 2 dicembre 2019

Monte Mullon...o Mulon, alla scoperta di cime dimenticate

Dato il modesto dislivello, era in lista tra le possibili cime di Gabriele. 
Sul web poco o nulla su questa meta, forse "offuscata" dalla vicina e più nota cima del Valinis, meta conosciuta per il trampolino di lancio di parapendii e deltaplani.



Dopo le abbondanti piogge di novembre questa meta fa al caso nostro, svolgendosi prevalentemente su sterrato, almeno fino alla malga Siega. 
Così sabato, dopo il ritrovo a Dignano, puntiamo verso Meduno e risaliamo la stretta rotabile fino alla Forchia Piccola dove, da un lato si sale al più noto Valinis, mentre dall'altro lato si sale allo sconosciuto Mullon. 


L'aria è fresca e frizzante mentre ci prepariamo a risalire la sterrata che, per fortuna, sarà soleggiata per buona parte del percorso. Chiacchiere e risate accompagnano la nostra tranquilla camminata, mentre un inaspettato panorama sulla Val Tramontina si fa strada tra gli alberi spogli. 





Alcuni tornanti ci fanno guadagnare quota, quel tanto che basta per godercelo a pieno, senza ostacoli, proprio presso la malga Siega. E che piacevole sorpresa! 





E pensare che di questo posto non si sente mai parlare! Ingiustamente snobbato per mete più note, forse per via della sterrata, per molti un accesso noioso e poco allettante, ma che in certe occasioni va benissimo! 
Raggiungiamo la malga, un bell'edificio avvolto dall'ombra della vicina cima, silenziosa, ma con un superbo panorama. 






Meno di un centinaio di metri di dislivello ci dividono dalla cima del Mullon che raggiungiamo, dopo aver risalito l'umido prato alberato alle spalle della malga. 






Il tepore del sole ci accoglie sul prato in cima, da cui lo sguardo può spaziare verso la pianura, passando accanto alla cima del Valinis, per seguire il luccicante corso del Meduna che s'insinua tra le foschie che avvolgono il fondovalle. 




Seduti sull'erba ci lasciamo coccolare dai raggi del sole, meravigliandoci ancora una volta della poco notorietà di questa facile cima. 







Punti di vista evidentemente. 
E per fortuna, le amiche la pensano come me.

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