Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 18 settembre 2010

Grigio e blu in Moiazza

In uno degli ultimi fine settimana d'estate si risveglia dal torpore il desiderio di un pò di roccia verticale. Già predisposto mentalmente alla stagione invernale parto con Bepi, Roberto, Stefano e Claudia alla volta di passo Duran mettendo nella borsa degli attrezzi pure le viti da ghiaccio! Mmmh... saranno un pò difficili da usare!
La giornata si annuncia splendida, e a Longarone, tappa intermedia per cappuccio e brioche, l'aria del mattino punzecchia le guance, ma il blu del cielo riempie già il cuore e gli occhi di gioia.
Lungo la strada poche auto, ma a Passo Duran parcheggiare è un'impresa. Ci prepariamo in fretta e puntiamo verso la nostra prima meta: la Torre Jolanda. Con il pensiero rivolto alle battute della Littizetto saliamo ridendo lungo il sentiero che porta al Carestiato.

mercoledì 8 settembre 2010

Campanili del Latemar

La proposta di Diana e Aldo è una di quelle che io e Ilaria non possiamo rifiutare! Fin da quando li vidi in foto in un libro di ferrate me ne innamorai! I Campanili del Latemar con la loro bella e facile ferrata sono una cosa assolutamente da vedere!
E così fissato l'incontro per sabato mattina alle 5:30 a Dignano, partiamo per Predazzo, con Aldo che fa strada con l'auto di Diana e io e Ilaria che li seguiamo con la mia Punto su per Passo Duran e Passo San Pellegrino, fino agli impianti di risalita del Latemar. Prepariamo in fretta i pesanti zaini e saliamo prima in ovovia e poi in seggiovia fino al rifugio Passo Feudo dove alle 10 iniziamo la salita verso il rifugio Torre Di Pisa che ci osserva dalla sua posizione privilegiata sulla cresta del Cavignon.

lunedì 30 agosto 2010

Koschutnikturm: sui calcari delle Karawanke

La sveglia suona presto domenica, l'appuntamento per la partenza è alle sei. Colazione rapida e via in piazza a vedere se c'è qualche compagno di viaggio dell'ultim'ora.
Deserto!
Mauro mi aspetta al solito albero, sul solito incrocio, caricato lo zaino partiamo alla volta di Gemona dove ci aspetta Adriano.
Il viaggio in autostrada è veloce e solitario, superato il confine di Tarvisio si accentua la solitudine sull'asfalto.
Usciamo a Sant Jakob im Rosental e la solitudine ci accompagna ancora lungo le strade di questi paesini finché raggiungiamo Zell Pfarre e saliamo lungo la bella sterrata che sale, nel fitto del bosco, alla Koschutahaus.
Scesi dalla macchina ci sorprendono i 7 gradi sopra lo zero: un piacevole brivido accarezza la pelle, mentre adocchiamo la cima che ci attende, ottocento metri più in alto.

Casera Costa Baton

Le nubi scure e grige coprono le cime del Cuarnan e Chiampon e qualche gocciolina di pioggia gia bagna il parabrezza mentre arrivo a Gemona sabato mattina. Ma laggiù, dove la Creta di Aip occhieggia sulla pianura, una finestra d'azzurro risplende dandomi fiducia sulle nefaste previsioni meteo per oggi: "pioggia in pianura ma ampie schiarite sulla Carnia! Temporali dal pomeriggio!"
L'incontro con Ilaria è fissato per le 6:45 "da Rico" e dopo il caffettino puntiamo verso Forni di Sotto e la piccola località di San Antonio. Risalita la stretta stradina all'inizio asfaltata e poi sterrata parcheggiamo in uno spiazzo e ci prepariamo. Il cielo sopra di noi, come promesso, è limpido e solo qualche striatura bianca solca il suo azzurro. Indossati gli zaini risaliamo il ripido tratto cementato che porta alle ultime casette e imboccato il sentiero 212 iniziamo la lunga risalita che passando per un bel bosco di faggi ci porta nei prati dei fienili Clapi dove riceviamo un'anteprima della zona che dobbiamo raggiungere.