Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 3 maggio 2011

Val Binon e Forcella Urtisiel

Tra i luoghi che amo di più, casera Val Binon è un'amicizia di vecchia data. La mia prima due giorni, ben 24 anni fa, con l'alpinismo giovanile, sul Troi di Sclops. Sembravamo l'Armata Brancaleone e allora la casera era in uno stato che s'addiceva al nostro stile. Scendendo dalla Forcella Urtisiel mi colpi subito la valle che si apriva sotto di noi: cime e ghiaie che non conoscevo, aspre e selvagge che si ergevano dalle brume di una sera di metà settembre.
Domenica ci sono ritornato ancora una volta, in compagnia di Indy, a goderne gli spazi ed i silenzi. Abbiamo incontrato due persone, come noi in cerca di solitudine, e ci siamo persi subito di vista, nel silenzio.

















Ad un certo punto il silenzio ci abbandona: un rombo sommesso scuote da lontano la valle: il grigio delle pareti tinge il cielo e una fitta grandinata ci raggiunge nei pressi della Casera Meluzzo. 

La valle si chiude su di noi e ci avvolge tra le sue nebbie silenziose. Indy si accoccola nei suoi pensieri. Di tanto in tanto lo sento sospirare, mentre scendiamo verso casa e mi chiedo se è già nostalgia, come per me.

4 commenti:

Giovanni ha detto...

la val binon e' un bel posto, ricordi di tanto tempo fa. biel, tengo a mente. mandi alpinauta & indy

frivoloamilano ha detto...

Bello. Posto intimo e silenzioso. Giusto per far riaffiorare i ricordi.
Bella anche la descrizione....ma Indy ti batte! ah ah ah

ciao

montagne sottosopra ha detto...

questo è uno dei posti che amo di più. Natura e silenzio da gustare, magari senza pioggia.....

Luca l'Alpinauta ha detto...

la pioggia la anche ci sta, da un che di gotico a queste cattedrali piene di arditi pinnacoli, è la grandine che scoccia!!!