Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

mercoledì 15 febbraio 2012

Malga Amula e Cuvii

A volte basta un piccolo incoraggiamento..."ma sigur che lin, che senò mi cres il c.....!"(certo che andiamo...altrimenti mi cresce il cu...)...e le mie titubanze svaniscono... sotto il peso di certe motivazioni poi!!
E così, venerdì sera, la decisione è presa: si va lo stesso..anche solo per una passeggiata..basta muoversi dopo due settimane di stop dovuto a questo pazzo meteo!




Alle nove raggiungo Osoppo e salita in auto con Andrea e Stefania puntiamo verso Avasinis e la strada che porta al Cuel di Forchia. Parcheggiamo presso gli stavoli Pra Steppa e ci prepariamo in fretta: il termometro segna -5° ma per fortuna qui siamo abbastanza riparati dal vento che anche oggi soffia impetuoso da nord/est. Mangiata una buona e gelata pasta crema portata dai "lupetti", ci incamminiamo lungo la strada sterrata che porta alla malga Cuar, percorrendola fino al bivio con il sentiero che porta a malga Amula. 


Mentre dal cielo cadono microscopici fiocchi di neve, iniziamo a scendere tra la vegetazione, in un ambiente selvaggio e silenzioso, con il sentiero che cala giu verso il sottostante torrente Leale che notiamo essere completamente gelato. 





Arrivati sul greto del torrente, ci avviciniamo a una larga pozza gelata decorata da bellissime bolle circolari rimaste imprigionate nello spesso ghiaccio. E' davvero uno spettacolo!





Ritornati sui nostri passi, risaliamo sul versante opposto e poco dopo raggiungiamo la ristrutturata malga Amula illuminata da un inaspettato sole! Seduti su grosse panche facciamo merenda e ci godiamo il pallido sole chiacchierando allegramente, mentre il vento in alto soffia e agita le cime degli alberi che ci circondano.





Una breve visita alla malga chiusa e c'incamminiamo lungo la strada che porta verso la successiva malga Cuvii. Ma ci aspettano un bel po' di guadi ghiacciati da attraversare, per fortuna senza ruzzoloni....o quasi!






Ad un bivio non segnalato, oltre gli alberi, su una radura leggermente spruzzata di neve, intravediamo la piccola struttura della malga Cuvii, che raggiungiamo poco dopo. E' un piccolo e spartano ricovero d'emergenza ma nel suo contesto, carino e in fase di ulteriori ristrutturazioni. 




Pranziamo seduti all'esterno, mentre il cielo si rannuvola di nuovo: siamo soli e l'unico suono che si ode è il fruscio del vento tra le fronde degli alberi. Ci rimettiamo in marcia per non raffreddarci troppo e percorriamo in salita la sterrata che dopo un po' ci riporta al bivio con il sentiero per malga Amula. 


Da li ripercorriamo tranquillamente a ritroso il percorso fatto al mattino e arriviamo all'auto che sono le 14:45 e la temperatura è sempre di -5°!
E' stata un'uscita di una manciata di ore, ma è bastata per ricaricarci le batterie! E alla fin fine se si è ben vestiti il freddo non si sente, perchè rimpiazzato dal calore dell'amicizia e della nostra passione montana!


5 commenti:

Alessandra Barbone - I sognatori di cucina e nuvole ha detto...

Coraggiosi davvero con quelle temperature! Le foto delle bollicine ghiacciate sono stupende oltre che stranissime!

Silenzi d'Alpe ha detto...

Buffo pensare che tutta l'Italia è sotto la neve, specie al mare come a Cesena, tranne che nelle montagne ! Ciao e a presto sui ns Blog

Nadia l'Alpingirl ha detto...

@Alessandra:grazie...eravamo ben coperti! ;o)
@Andrea:qua la prendono come una beffa!...e aspettano ansiosi...

frivoloamilano ha detto...

Belle le bolle!
Da queste parti la pigrizia la fa da padrone...e così se si sta a casa si perdono certe particolarità
:-(

ciao un saluto

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Coraggio Flavio,le cime ti aspettano!