Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 21 febbraio 2012

Panoramico Morgenleit

Sabato mattina ci vede percorrere la strada per Sauris, sotto un cielo appena velato e con una temperatura molto più consona dell'ultima uscita!
Anche oggi sono in compagnia dei simpatici "lupetti"  e raggiunto l'innevato paesino di Sauris di Sopra, parcheggiamo l'auto in un ampio piazzale: ci prepariamo e osservato per bene l'innevamento, decidiamo di lasciare le ciaspole nel calduccio del bagagliaio. Porteremo i ramponi, per sicurezza, ma dubitiamo di utilizzarli viste le temperature odierne!




Imboccata la strada che porta a casera Festons, iniziamo il nostro "pellegrinaggio"(siamo sul Sentiero della Fede per Maria Luggau!) e chiacchierando del più e del meno, saliamo calpestando i pochi centimetri di neve che la ricoprono. Non passa molto tempo che giubbotti e pile finiscono nello zaino: la temperatura è davvero gradevole oggi e il sole ci riscalda tanto che, prima Andrea e poco dopo Stefania, rimangono in maniche corte!!





Oggi ce la prendiamo comoda e saliamo lenti, fermandoci pure a chiacchierare per un bel po' con una coppia di conoscenti di Andrea, di ritorno dal Morgenleit, la nostra destinazione odierna.
Li salutiamo e ripresa la marcia, veniamo raggiunti da tre uomini con bagaglio enorme sulle spalle. Ci dicono che trasportano parapendii e che si lanceranno, vento permettendo, da sotto la nostra cima. Uno di loro ha la bellissima età di 72 anni!! Mitico!!!
Dopo un altra bella chiacchierata, li salutiamo al bivio con il sentiero del monte Pieltinis, e proseguiamo verso Sella Festons da dove possiamo osservare l'ultimo e ripido tratto che ci aspetta per raggiungere la croce di vetta del Morgenleit.



La conca dove sorge casera Festons è candida di neve, ma gia i prati fanno capolino qua e là e le cime circostanti sono appena spruzzate di bianco.

Risaliamo a strette svolte il ripido pendio erboso e poco dopo siamo sulla panoramicissima vetta, al cospetto della grande croce!










Sotto di noi il bianco paesino di Sauris di Sopra e poco lontano, dietro il monte Ruche, il lago di Sauris completamente ghiacciato.




Tutt'attorno cime spruzzate di neve: il Tinisia, il Bivera, il Tiarfin, l'Oberkofel, i Brentoni, il Pieltinis... e lontane, pure le Tre Cime di Lavaredo!!!



Un lieve venticello soffia di tanto in tanto, quanto basta agli amici del parapendio per prendere il volo e volteggiare sopra di noi per un saluto, mentre ci crogioliamo sotto i caldi raggi del sole! Inversione termica! Si sta benone!!!



Passiamo un oretta in cima godendoci il panorama soli soletti, ma l'ora di rimettersi in marcia arriva e, svegliato un freddoloso lupetto addormentato, scendiamo alla sottostante forcella e dopo un ultimo sguardo alla casera Festons, torniamo all'auto e a Sauris di Sopra, dove fervono i preparativi per il Carnevale!!


Un caffè e si torna presto a casa: la cena per il primo raduno dei "cugjni Toniutti" mi aspetta!
Missione compiuta anche oggi!   

2 commenti:

frivoloamilano ha detto...

Ben fatto Nadia. Mai ferma! Bello e panoramico e quando sento di 72enni ancora in giro mi si allarga il cuore ;-)))

ciao

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Grazie Flavio! speriamo di arrivare ben oltre quell'età a gironzolar ancora per monti!!!