Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 9 luglio 2012

Lagazuoi

La sveglia suona alle 6:53!.....ma non l'avevo impostata per le 7:00? Misteri del mio orologio!!!
Dopo essermi addormentata ai primi cinguettii mattutini, (mannaggia,il sonnifero è rimasto casa!!!) mi alzo pigramente e sposto le tende: in cielo nuvoloni si alternano a piccolissimi sprazzi d'azzurro di breve durata! Sprono uno svogliato Nicholas e dopo aver fatto colazione e pagato il conto, alle 8:30 siamo gia presso il parcheggio del Forte Tre Sassi. Osservo il cielo all'orizzonte, che non promette nulla di buono: "arriviamo fino alle postazioni Vonbank e dopo decidiamo" dico a Nik.





Imboccato il sentiero che parte proprio dal lato opposto della strada, salutiamo una marmotta che ci osserva da sopra un masso e dopo un tratto in leggera salita, arriviamo ai primi resti di fortini proprio mentre una leggera pioggerellina inizia a cadere dal cielo sempre più scuro!





Inutile continuare, sarebbe troppo rischioso percorrere il Kaiserjager oggi! A malincuore ( forse Nicholas un po' meno) facciamo dietrofront e riscendiamo all'auto: la galleria del Lagazuoi per cui Nicholas ha accettato questa due giorni la facciamo lo stesso! Si va su in funivia!
Parcheggiata l'auto al Passo Falzarego, compro i biglietti e saliamo verso il cielo scuro sopra il Lagazuoi assieme ad un gruppo di persone di varie nazionalità che appena scese dalla funivia non trovano di meglio da fare che tuffarsi dentro il rifugio! Siamo immersi tra le nuvole...situazione che mi ricorda esattamente la volta precedente che ci siamo stati!


"Almeno la cima facciamola!" dico a Nicholas e partiamo, tra nuvoloni che vanno e vengono, lasciandoci intravedere il nostro percorso, dove l'unica nota colorata in tutto questo grigiore è data dai bei cuscinetti di Silene sparsi qua e là lungo la dorsale che porta al Cristo, sulla cima del Piccolo Lagazuoi. Siamo soli e dopo una foto di vetta ( identica alla scorsa volta che ci siamo stati!) ritorniamo sui nostri passi, giusto in tempo per sentire il primo rombo di tuono seguito da una leggera pioggerellina mista a grandine!





Corriamo dentro il rifugio e lasciamo che il temporale si sfoghi e passi oltre il Grande Lagazuoi, lasciando dietro a se un cielo ricco di nuvole ma anche di brevi sprazzi di azzurro. I gracchi si alzano in volo sullo sperone davanti al rifugio e nuvole di condensa si alzano dal fondovalle mentre ci dirigiamo verso il cartello che segnala il percorso per arrivare alla galleria.






Indossati caschetti e luce frontale, scendiamo tra rocce attrezzate con corrimano al sottostante sentiero che, percorrendo una lunga cengia a tratti soffittata, porta ad un crestone dove si trova l'ingresso della lunga galleria che per 1100 metri di lunghezza percorre verticalmente l'interno del Lagazuoi.







La scorsa volta, nel 2005, l'avevamo percorsa assieme ad un gruppetto di amici: oggi siamo soli, davanti a questo profondo antro scuro! La cosa mi mette un po' di soggezione, ma non ci possiamo perdere qui dentro! Accese le frontali entriamo ma percorsi alcuni metri arriviamo ad un bivio che non ricordavo!



Dopo un attimo di titubanza, scegliamo il ramo "elicoidale" che si rivela essere quello che abbiamo percorso la prima volta: l'altro ramo se non sbaglio percorre una trincea esterna e si ricollega successivamente alla galleria principale (almeno credo!). Scendiamo così lunghi tratti gradinati al buio alternati a brevi schiarite offerte da alcuni finestroni ricavati nella parete, che offrono precipitevoli viste sul sottostante passo e sulle vicine cime.




A metà circa incrociamo le prime persone "affannate"che fanno in senso inverso il nostro percorso e a quasi tre quarti incrociamo degli animatori che accompagnano una trentina di adolescenti distrutti e speranzosi di essere "già arrivati"!!! Arrivati si...al primo finestrone!!! Quando realizzano che davanti a loro hanno ancora circa un oretta di dura salita iniziano a brontolare all'unisono! Il fatto che la maggior parte di loro sia in pantaloncini corti, canottiera e scarpette da ginnastica la dice lunga sull'organizzazione! Che poi uno estragga un "tablet" dallo zainetto per controllare se è ancora in buone condizioni e che a parte gli animatori, provvisti di pile, l'unica fonte di luce sia data dai loro cellulari tenuti in mano, mi lascia basita!!! Aspettiamo un po' che si riposino e che pian piano riprendano a salire, liberando il passaggio e proseguiamo la discesa verso la Cengia Martini che questa volta tralasciamo di percorrere, visto che l'abbiamo visitata la scorsa volta.


Usciamo definitivamente dalla galleria e dopo un tratto di sentiero attrezzato che conduce ad un ulteriore breve galleria, arriviamo al bivio con il sentiero che porta alla forcella Travenanzes e al rifugio Lagazuoi, dove, accanto a dei resti di fortino sotto la Punta Berrino, mangiamo il nostro pranzo.




Sotto di noi, l'esercitazione militare prevista per le 11:30 è da poco iniziata ed elicotteri volteggiano e atterrano sui prati sottostanti. In cielo continuano ad alternarsi nuvole e sole e mentre scendiamo verso il parcheggio della funivia ecco che rimbomba un nuovo temporale!




Una veloce visita al negozietto di souvenir al passo per un pensierino alla "mami" e uno a Gabriele e le prime gocce iniziano a cadere. Partiamo verso casa che sono appena le 14:00 e questa volta rientriamo per il bellissimo Passo Giau! Sole, verde e fioriture ovunque, con uno spettacolare contorno dato dai Lastroni di Formin e l'aguzza guglia del Ra Gusela, ci accolgono e mi lasciano senza fiato!



Starei qui a godermi questo spettacolo per un mese e già progetto e metto in lista uscite future in questa zona!!! Dopo un caffettino e il timbro al rifugio non ci resta che il lungo rientro per la tortuosa Val Zaldona e la temperatura in costante salita annuncia che siamo presto di nuovo a casa. I Chiarcos ci aspettano....e pure Caronte!

5 commenti:

Lorenzo ha detto...

Forse son gli stessi che ho incrociato io e non sono ancora usciti. Ciao Lorenzo

Carlo de Ts ha detto...

bene bene, il giovanotte risente il richiamo della montagna? ah ah,

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Lorenzo..anche tu di questi incontri?ahahahah mi pareva che fossero un po' magrolini!!
Carlo..il giovanotto mi ha già riferito che per un bel po' lui "ha già dato!"

Alessandra Barbone - I sognatori di cucina e nuvole ha detto...

quest'anno speravo di fare questa galleria...e invece ancora nulla! molto belle le descrizioni e le foto! Ale

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Alessandra..dai che non scappa!!ti aspetta al prossimo giro!!!