Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 12 luglio 2012

Sù pai crets!

"A che ora hai messo la sveglia?"
"Cinque e mezza"
"Ok, cinque e un quarto"
Le trecce e la preparazione femminile ad un'ascensione richiedono tempo!
Il ritrovo è alle sei e all'appuntamento siamo in tredici: destinazione Cason di Lanza e i calcari della Creta di Aip.



Dopo aver ricompattato il gruppo al solito bar, risaliamo lungo i tornanti che portano al Passo: il cielo e sereno, ma dei dispettosi sbuffi grigi ci salutano da dietro le cime. I preparativi sono veloci e presto ci incamminiamo lungo la mulattiera che porta verso la Creta di Aip.
Arriviamo alla base della parete sud e ci dividiamo in due gruppetti: con Nadia, Loris, Stefano e la Comand Family dirigiamo verso la sella di Aip, mentre Bepi e gli altri risalgono le ghiaie alla base delle belle placconate della parete sud per affrontare le vie sportive che vi sono tracciate.
La nostra meta è la classica via della bicicletta, ma le condizioni meteo e le nuvole grigie e pesanti che ingombrano il cielo ci fanno cambiare idea.


Arrivati in sella siamo sferzati da un vento forte e umido decidiamo di salire il pilastro sud est della Creta: via breve e divertente su roccia discreta.
Rapido ripasso di manovre con Nadia e parto per il primo tiro. Piuttosto breve, mi ritrovo in sosta in men che non si dica. L'Alpingirl studia per bene i miei passi e mi segue lesta fino al comodo terrazzino della prima sosta (per me si allena di nascosto...).




Un'occhio agli amici di sotto e riparto per il secondo tiro, la roccia è ricoperta da un pò di detrito ma si sale senza problemi fino ad un'altra comoda sosta.
Il tiro successivo risale un divertente canale-camino ben appigliato e la sosta è presso il libro di via, che per la gioia di Nadia, è corredato anche di un bel timbro per la sua collezione!










Il cielo si fa sempre più grigio e il vento soffia prepotente, rubando le parole, saliamo l'ultimo tiro che ci porta in cima allo spallone erboso a est della cima, nei pressi dell'uscita della ferrata crete rosse.
Il pianoro erboso è spazzato da un vento carico di umidità: il termometro segna 12° e il pensiero vola per un attimo a quanto ci aspetta al ritorno in pianura: dopotutto non è poi così male questa simpatica arietta!
In breve escono dalla via anche gli altri, e riposto il materiale negli zaini, sgranocchiamo qualcosa prima di scendere lungo la ferrata delle Crete Rosse.


Raggiunto il sentiero vediamo il resto del gruppo alle prese con le corde doppie. Li aspettiamo e assieme, per la Sella di Val Dolce rientriamo a Cason di Lanza.
Una bella giornata in compagnia e una bella salita con la mia Alpingirl!

4 commenti:

Carlo de Ts ha detto...

wunderbar! il ritorno dell'alpingirl sulle roccce con ferramenta al seguito!

Antonella ha detto...

che bello! e che invidia!!

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Carlo..ogni tanto ritorno!!così faccio contento l'Alpinauta!
Antonella..forza..è li che ti aspetta! ;o)

Luca l'Alpinauta ha detto...

eh si Carlo, è tornata, ma il peso lo porto io!!! ah aha