Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 11 maggio 2013

Via Ferrata Ferrante di Ruffano

Domenica di inizio corso alla falesia del Rio degli Uccelli a Pontebba: sole, vento ed un'insolito luccichio sulla parete. Spit? Non ci bado molto, ma dopo qualche ora, durante la pausa noto un cartello che non avevo visto in precedenza: subito dopo una coppia di austriaci, che poc'anzi stava arrampicando, inizia a salire lungo un cavo. La nuova ferrata tracciata dagli alpini dedicata al tenente Ferrante di Ruffano.



Vedendo i due salire si intuisce l'atleticità che ultimamente caratterizza queste realizzazioni, e che mi lasciano alquanto perplesso, ma nel contempo mi incuriosiscono. Mi par naturale quindi proporre a Nadia di salirla.
E cosi mercoledì mattina, dopo aver lasciato Gabriele all'asilo dirigiamo verso Pontebba.
Nell'alta Val Fella il sole ci accoglie tiepido, grosse nuvole girano in cielo ma non sembrano dispettose.
Iniziamo a salire nonostante la parete in alto sia piuttosto bagnata.


Le attrezzature sono ben fatte: il cavo e teso e gli ancoraggi sono protetti con i cunei di gomma dura.
La logica è quella del "tirare", molti appoggi sono scavati e sono state infisse  diverse staffe, si può dire che segue la logica delle ferrate sportive austriache.













Saliamo fino ad uno strapiombo nero, bagnato e gocciolante, Nadia non vuole proseguire e a metà torniamo indietro. La ferrata prosegue verticale con l'ausilio di staffe per poi guadagnare la quota sopra la palestra e scendere verso il settore alto della falesia. Torneremo con la pietra asciutta!



10 commenti:

bruno ha detto...

Su questa parete mia figlia ha fatto, diversi anni fa, qualche tiro di arrampicata e ci sono andato anche io a vedere come se la cavava. Per dire la verità questo tipo di ferrate superatletiche non mi entusiasmano molto, preferisco quelle storiche. Interessante il percorso ma se è nuovamente agibile, come ho letto da qualche parte, il sentiero attrezzato del Rio degli Uccelli preferirei fare questo. Comunque è sempre utile sapere dell'esistenza di questi nuovi itinerari.

Nadia ha detto...

Bruno,la penso come te!

montagne sottosopra ha detto...

concordo con Bruno, interessante sapere che c'è, ma mi sembra una cosa fine a se stessa. Alcune foto invece sono molto spettacolari.

un saluto

frivoloamilano ha detto...

Gusti a parte penso che è sempre meglio avere un'opzione in più, se non deturpa...
ciao ;-)

Luca l'Alpinauta ha detto...

essendo all'interno di una falesia attrezzata ci sta anche, penso la si debba considerare come un gioco, non certo un'avventura in montagna,. va bene per sgranchirsi!

Anonimo ha detto...

DANIELE
sai per quanto dislivello si sviluppa (dalla tua descrizione non mi sembra molto lunga)?
Grazie

Nadia ha detto...

Ciao Daniele,
sulla 4° foto trovi più o meno lo schizzo di come corre la ferrata e di quanto in alto va...forse un centinaio di metri,non l'abbiamo percorsa tutta perchè io proprio non ce la facevo...ci vuole un bel po' di forza di braccia.
Ciao

Anonimo ha detto...

DANIELE
Grazie per la precisazione, mi era sfuggito il trattino rosso. Ci andrò qualche pomeriggio per allenare le mie capacità "ravanatorie" prima di rifare la nord del coglians (neve permettendo).
Mandi

Nicola ha detto...

Trovo che la ferrata sia un'ottima palestra di allenamento per quando non si possono fare uscite in alta montagna, anche perchè la salita è molto atletica e presenta una discesa sempre tecnica.
Un'ottimo schizzo si trova sul sito: http://www.klettersteig.de/forum/16-tourenberichte/1955-bericht-zur-ferrata-ten-ferrante-di-ruffano.
Cordiali saluti

Nicola

Unknown ha detto...

Assolutamente d'accordo. È ottima per allenarsi e abituarsi a situazioni difficili. Non ha avvicinamento e quindi non serve peso da portarsi, cosa non secondaria in qst caso!