Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 18 settembre 2015

Leva...tra nuvole e stambecchi

Nubi!
Nubi che avvolgono e nascondono le cime dell'altopiano del Montasio e del dirimpettaio Canin!
Ma anche leggere folate di vento, che a volte le disperdono e aprono meravigliosi scorci sulle pareti del Montasio!





Siamo ormai quasi arrivati a forca Disteis ed è li l'unico cielo azzurro che vedremo; poi solo nuvole e nebbia.
Ma non importa: siamo in ottima compagnia di Mauro, Luciana e Maria e per me e Stefania, che percorriamo per la prima volta questo sentiero, sarà lo stesso meraviglioso!
E poi ci sono loro, le vere star del posto... gli stambecchi, a catturare la nostra attenzione!
Belli, austeri, equilibristi senza paura!



La targa ci annuncia che siamo all'inizio del sentiero Augusto ed Elenita Leva: il cavo inizia a scorrere tra le nostre mani, regalandoci, assieme a imbragatura e moschettoni, la sicurezza psicologica per percorrere queste incredibili cenge! 





Le nubi ci avvolgono, lasciandoci in ambienti spettrali e al contempo maestosi! A volte brevi finestre si aprono sui prati sottostanti..... molto sottostanti.... o sulle ripide pareti che incombono sopra e sotto di noi!








Seguiamo il cavo, a volte in salita, a volte in ripida discesa, ma la maggior parte del percorso è in piano e ci permette di chiacchierare, scherzare, ammirare. 




La ventosa forca del Palone preannuncia che siamo quasi alla fine del percorso: una ripida e umida scaletta ci porta all'ultima parte del sentiero che si innesca a quello che sale dai Piani verso la Cima di Terrarossa.



La mente va alla scorsa volta che ci sono stata... a quell'incontro con l'amico Flavio: due anni fa il meteo era bello, oggi un po' meno. Scaccio via quel velo di malinconia che il suo ricordo suscita, mentre decidiamo il da farsi. Mauro e Stefania, nonostante la nebbia, decidono di salire in cima, mentre io, Maria e Luciana preferiamo scendere al rifugio Brazzà.






Frico, polenta, crostata e una buona birra saranno un degno premio per questa bella giornata... e perchè no, anche per dare il "benvenuta nel gruppo" a Stefania!

4 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Scoprire la montagna un passò alla volta nella nebbia ha sempre un certo fascino ........... Bello bello !!!!! ....... E bella anche quella punta di ricordo


PS cosa tocca fare per un frico :-) !

Nadia ha detto...

Quanto l'ho desiderato fare questo percorso! La scorsa volta ero arrivata fin lì in solitaria sperando di trovare qualcuno con cui percorrerlo in compagnia...vi avevo trovato Flavio e anche se i nostri percorsi quel giorno si sono divisi,ricordo sempre con tanto piacere quella bella sorpresa!
Il frico? semplicemente delizioso!!!

Anonimo ha detto...

Questa l'avevo persa...che meraviglia!
ciao, laura

Nadia ha detto...

Questa Laura, è una bellissima ferrata....in ambiente meraviglioso e spettacolare...quando non ci sono le nuvole...ma è stato bellissimo lo stesso!