Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 25 ottobre 2016

Quando l'autunno incontra l'inverno sul Palon di Lius

"Voglio un autunno rosso come l'amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d'uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare."
(Stephen Littleword)




Il sentiero 435a sale nella faggeta luminosa. Le voci allegre delle amiche si mescolano ai colori delle foglie che avvolgono i rami dei faggi: mosse da un alito di vento, le fa cadere silenziose, come neve in una notte d'inverno.


"Cadete foglie, cadete fiori e svanite, notte distenditi, accorciati giorno, ogni foglia mi parla di pace soave staccandosi con un sussurro dall'albero autunnale" (Emily Bronte)



I loro colori affascinano lo sguardo, lo catturano, trattenendolo. Il sole brilla, illumina la loro danza, i loro ultimi abbracci..... 


"L'autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore."(Albert Camus)

Il tappeto di foglie rosse attutisce i nostri passi e ci accompagna fino alle diroccate case di Gran Cuel, dove un prato erboso si affaccia sulle grige pareti della Grauzaria.


E poi su, verso casera Palis di Lius, dove una leggera spolverata di bianco cerca di resistere in mezzo al verde.




Ci fermiamo giusto il tempo di una veloce merenda e poi ripartiamo, verso quelle dolci ondulazioni che sovrastano la casera, dove un anticipo d'inverno ha lasciato un' impronta più marcata, ammantando di neve tutta la dorsale del Palon di Lius.






"L'autunno è un andante grazioso e malinconico che prepara mirabilmente il solenne adagio dell'inverno"  (George Sand)



La scorsa volta tutto era avvolto nel grigiore della nebbia: impossibile capire dove fossimo, se avessimo costruito quell'ometto di vetta sul punto più alto della dorsale. Quell'ometto che nascondeva il piccolo libro firme dedicato all'amico Flavio, scomparso un mese prima.


Lo ritroviamo, all'inizio della lunga e immacolata dorsale del Palon di Lius: oggi che il panorama ci circonda libero e ampio, scopriamo che il punto più alto è molto più in là! Ma non importa, perchè alcune persone lo hanno comunque trovato e firmato!!!

"La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi" (Marco Tullio Cicerone)




E questo ci riempie di gioia, così come poter percorrere l'intera dorsale ammirando il luccicare del mare, là dove un varco tra le montagne apre una finestra sulla pianura.









Il cielo si è rannuvolato, ma il sole si fa largo tra le nuvole per quando torniamo alla casera Palis di Lius.



L'autunno ha portato con se anche i compleanni di Barbara e Diana che festeggiamo con un po' di giorni di ritardo. La tavola imbandita, le candeline, i palloncini... per puro caso, dello stesso colore delle foglie d'autunno... saranno un bel modo di concludere questa bella giornata.




 "A volte le cose più semplici possono diventare straordinarie se sono fatte assieme alle persone giuste." (Nicholas Sparks)


2 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Non posso non andare qui ...... !

Nadia ha detto...

Non puoi mancare....anche perchè è una salita davvero bella!