Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 26 maggio 2008

Al corso di corsa

Devo ammettere che ora che mi avvicino a quello a cui Dante si riferiva scrivendo "nel mezzo del cammin di nostra vita" le levatacce mattutine a volte mi stanno un pò strette e spesso rimando il più possibile il doloroso addio alle lenzuola, specie nel fine settimana.


Domenica il ritrovo per la lezione del corso di alpinismo era in programma per le otto, Nadia partiva alle 7.40 e poichè avrei avuto la casa per ben 20 minuti a mia disposizione prima del ritrovo mi sembrava logico approfittare del giaciglio fino all'ultimo secondo utile.
E' stato il bacio di saluto di Nadia a darmi il là decisivo. In 20 minuti ero perfettamente pronto per uscire, tanto il ritrovo è alle otto, il meteo è quel che è, e si deve decidere la meta della giornata: arrivo con tutta tranquillità!


Tranquillità...


Arrivo in piazza che c'è tutto un brulicare di istruttori e allievi gracchianti, zaini che volano nei bagagliai di auto già in corsa, Fabrizio che da indicazioni alla velocità della luce su dove, come, quando e perchè e... e io scendo dall'auto con gli occhiali scuri sotto un cielo lattiginoso in tutta calma e chiedo al vento dove andiamo, tanto c'era giusto lui a rispondermi!!
Spariti tutti in men che non si dica!


Salgo in macchina con al fianco l'Uomo delle Dieci, direzione Alta val del Torre: meta di oggi è la falesia dei Ciclamini. Mentre inseguiamo le auto di Tano e degli allievi lungo la strada guardo l'ora: 8.03. Chiedo all'UDD se ci siamo tutti, mi guarda perplesso e dopo un attimo di silenzio dice di non aver avuto il tempo di guardare chi c'era e chi no. A occhio mancavano due o tre personaggi nella storia che dovremmo raccontare.


Di corsa al corso!!


Incrociamo Big Roberto che punta verso la piazza, anche lui in terribile ritardo!! (Nooo... Compagno di selezione! Anche tu in ritardo!!!)
Comumque sia è tutto sotto controllo. L'innato senso d'orientamento ( e uno squillo di telefonino) darà le dritte occorrenti agli Orsi letargici e ritardatari (resterà il dubbio... eravamo in ritardo? O erano gli altri in anticipo?)


Di corsa al corso n°2!!


Puntiamo decisi a nord verso nuvole poco rassicuranti, e raggiungiamo la Val del Torre su cui calano le quinte nebbiose che danno un sapore di eroico alla giornata. Arriviamo al parcheggio vicino alla falesia e guardiamo perplessi (o scoraggiati?) verso il cielo: magari era meglio puntare verso la val Rosandra? Verso un pò di sole? Mah? Comunque si sa che la fortuna aiuta gli audaci.
E Fabrizio è già sul sentiero.


Arriviamo in breve al settore basso dei Ciclamini e ci dividiamo in gruppi con gli allievi del corso, da una parte c'è chi spiega lo sviluppo della cordata, dall'altra è tutto un battere di martelli e tintinnar di chiodi alla ricerca di qualche buona fessura dove piantarli per realizzare una sosta. E qualcuno ricorda le parole dell'anonimo saggio "L'importante è metterlo ben dentro".


Dopo qualche attimo di riorganizzazione la macchina del Corso, agli ordini di Claudia e Tano é pronta: in contemporanea c'è chi spiega come si sviluppa la cordata, chi cerca di capire come riconoscere una buona fessura per un chiodo, chi risale una corda con gli autobloccanti e chi la corda la usa doppia per scendere!
Nel mezzo c'è chi arrampica sulla roccia umida ( a tratti si può dire anche bagnata) ma nell'insieme mi stupisco, fin nell'intimo di quanto sappiamo organizzarci per bene!
Ad un certo punto appare il Signor Loi, accompagnato dalla Vigile Sabrina:

"Ma non dovevamo vederci alle 8 in piazza?"

"Alle 8.07 non c'era più nessuno in piazza!"

Di corsa al corso n°3!!


La giornata regge bene e la lezione prosegue al meglio con la giusta dose di humour friulano.
Le nuove leve si impegnano nelle manovre, mentre gli allievi degli anni scorsi tirano come dannati sulle vie libere.
Magari agli occhi di qualcuno una gestione simile non sarà molto professionale (ma noi professionisti non siamo), ma credo che in un ambiente divertente e rilassato, dove la parola allievo è quasi un cordiale soprannome, serva sicuramente lo scopo di trasmettere la passione per l'alpinismo e l'arrampicata.


Mara e Claudia sfidano la partenza bagnata di Mr X mettendone in dubbio la gradazione, interviene Giovanni che con i suoi due metri di gamba liquida il passaggio!


Si fa a turno in cima al primo masso per controllare le manovre in sosta degli allievi e Roberto cerca di entrare nel Guinnes dei Primati con il record di permanenza sul clap!
Record che pare piuttosto ambito visto che aspetta pazientemente l'avvicendarsi di sei allievi! Alla fine dovremo salire per tirarlo giù!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

hi hi hi
ma che simpatico
dovete essere davvero una bella combriccola

Anonimo ha detto...

e bravi orsi. ho letto anche sul blog del gruppo il resoconto della giornata. mi fai ridere... hi hi stessa mente due articoli diversi. che testa
baastaaa cayyoo
senti vieni a fare il monviso? io son qua che lo vedo ogni mattina e non ci son ancora salito. ddai

Anonimo ha detto...

E bravi tutti gli orsacchiotti!
Io era da un bel pò che non assistevo a una lezione ma comunque mi è sembrata di giusta serieta' nel momento giusto e di giusta goliardia a corso praticamente finito..... quindi direi proprio bene!
In generale.... direi ottimo... anche se non sono di parte!
Mandi a ducju