Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

mercoledì 6 luglio 2011

Cari incontri al Lagusel

La luce che entra dalla finestrella sul tetto annuncia che il giorno è già iniziato da un po'.
Guardo l'orologio: sono le 5:10, ancora presto per alzarsi dopo le fatiche di ieri. Resisto a letto ancora un' ora, poi inizio a preparare pian piano lo zaino mentre le mie compagne si stiracchiano e si alzano. Dopo una bella colazione, paghiamo il conto e alle 7:30 lasciamo dietro di noi il bel rifugio Vallaccia, illuminato dai raggi del sole e scendiamo giu per il sentiero 624, tra prati colmi di mille fiori. 




Il sentiero poi passa tra larici e piccole baite, delimitato da cuscinetti di rododendri fioriti per poi entrare in un boschetto tapezzato di botton d'oro! 






Arrivate alla sterrata con segnavia 603, la risaliamo e dopo poco raggiungiamo il rifugio Taramelli, immerso in un boschetto di pini. Fatto il timbro, riprendiamo la salita accompagnate dal gatto del rifugio che incredibilmente ci segue fino al rifugio Passo delle Selle!!! Varie volte lo invitiamo a desistere e a ritornare indietro, ma nulla! 




Miagolando c'insegue, oltre il piccolo Lach da le Sèle, fino al passo dove sorge il rifugio e dove ci accoglie un vento gelido che ci fa cercare riparo al suo interno per qualcosa di caldo! Il panorama è superbo, con le vicine Pale di San Martino che risplendono limpide nel cielo mattutino e dietro a noi la catena Costabela dove corre il sentiero attrezzato "Bepi Zac", una prossima avventura della mia lunga lista!





Avvertito il divertito gestore della presenza all'esterno dell'ospite felino, "sgattaioliamo" via veloci senza farci vedere dal gatto e scendiamo fino al bivio per il sentiero attrezzato G.Badia che dopo un bel traverso su ghiaione, risale ripido ad un intaglio dove, con l'aiuto del cavo ci caliamo giu nell'altro versante, stando molto attente a non muovere sassi, visto l'abbondante roccia marcia e i sottostanti escursionisti che salgono. 




Arrivate alla fine delle attrezzature, scivoliamo giu per un tratto di ghiaione e con un sentiero tra i massi e poi su cengetta aggiriamo la Punta del Ort arrivando su una sella verde da dove si può vedere la nostra meta odierna, il Lagusel, dove Luca e Gabriele ci aspettano!




Scendiamo velocemente e dopo quattro chiacchiere con due simpatici escursionisti della zona, raggiungiamo il  bucolico laghetto, molto simile al nostro lago di Bordaglia.
Luca e Gabriele sono seduti su un masso vicino alla riva e dopo un bacio ai miei maschietti ci sediamo a pranzare godendoci le marachelle di Gabriele e la tranquillità di questo posticino immerso nel verde.



Quando l'ora del rientro per Silvia e Ilaria si avvicina, ci rimettiamo tutti in marcia e attraverso la forcella dal Piéf, dove pascolano dei bellissimi cavalli, scendiamo nella Valle dei Monzoni e poi all'auto.




Ilaria e Silvia ci portano all'auto di Luca, parcheggiata in uno spiazzo nella vicina Val San Nicolò e dopo un caloroso abbraccio loro due rientrano in Friuli mentre noi tre pernotteremo a Pozza di Fassa: domani si cambia zona, per un'altra bellissima meta! 
  

3 commenti:

Laura ha detto...

bellissimo posto e bellissimo incontro!

antonella ha detto...

supergirrrls!!!!

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Grazie girls!!!