Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

mercoledì 1 maggio 2013

Sul San Lorenzo

La prima volta che salii su questa piccola cima fu nella primavera 2008.
Mi lasciò un mix di emozioni dovute alle "due facce" di questo monte: da una parte la pacifica e bucolica posizione dove sorge la chiesetta di San Lorenzo, con il suo prato verde e il panorama su Maniago e pianura... dall' altra, la devastazione dell'enorme cava del cementificio di Fanna!
Come non provar dolore a vedere cotanto scempio!




E da allora le cose son peggiorate, essendo vietato e interdetto l'accesso da cui ero passata la scorsa volta.
L'unico accesso ora rimane quello da Maniago, attraverso un ripido sentiero e per "togliere" un po' di dislivello al piccolo Alpinfrut, decidiamo di salire in auto verso la cava e di intercettare il sentiero all'altezza delle case Gravena. Parcheggiato in uno spiazzo al lato della strada ci prepariamo e poco dopo siamo in cammino sulla sterrata che serve il piccolo borgo di case da cui giungono sonori belati. 


Un cartello ci indica la giusta direzione e abbandonata la strada seguiamo in salita un largo sentiero rovinato dal disboscamento e pulizia del sottobosco. 


Certo qui il paesaggio lascia un po' a desiderare e se ci mettiamo anche i "pigolii" dell'Alpinfrut, oggi proprio "non in giornata", l'animo sta poco a deprimersi! Il successivo ripido e sconnesso tratto poi mette davvero a dura prova nervi e Alpinfrut e solo con vari "stop" e "ricariche energetiche" a base di barrette di cioccolata riusciamo a farlo avanzare sull'ultimo ripido strappo prima di giungere al verde pianoro sommitale!


Una croce è stata posta in un bel pulpito panoramico su Maniago e la pianura e questo ci "ricarica" un po' dalle fatiche prima di arrivare al prato che ospita la dolce chiesetta di San Lorenzo...con corda e din don!!!







Questo si che ripaga Gabriele di tutte le fatiche!!! Praticamente si attacca alla corda e non la smette più!!!


Mentre lui si diverte così, io e Luca visitiamo l'interno della piccola chiesetta e poi ci sediamo su una panchina li vicino a goderci la pace che regna in questo piccolo angolo montano. 



Mentre pranziamo arriva altra gente, grandi e piccini, tutti in vacanza in questo giovedì "festivo", festa della liberazione! E tutti trovano qua e là il proprio angolino per passare un po' di ore sotto il caldo sole primaverile: si sta veramente bene!


Per sgranchirci un po' il torpore post pranzo, risaliamo il pendio dietro alla chiesetta e facciamo una visitina anche alla cima vera e propria. Tra gare a chi arriva primo e brontolii dell'Alpinfrut (oggi non ha proprio voglia di faticare!) arriviamo nel boschetto dove troviamo la croce di vetta! 



Ma non era più in là? Con vista aperta....sulla cava??? Più in là ora c'è solo la recinzione che prima si trovava invece sul bordo a picco sulla cava! 


Approfittando di un varco nella rete, Luca va a dare un occhiata più "in là" ed effettivamente la rete e di conseguenza anche la croce sono stati spostati più indietro, segno che la deturpazione di questo monte non è ancora terminata, ahimè!


Foto "di vetta" e ritorniamo alla chiesetta, dove un per nulla timido Gabriele si presenta ad una "balda donzella" e la conquista con progetti "reali" costruendo assieme a lei un castello di rocce!



E poi via, si torna giù, per un gustoso e fresco premio: un bel gelato in piazza a Maniago! 
E un altra cima è stata aggiunta alla lista di Gabriele! Bene bene!


3 commenti:

frivoloamilano ha detto...

Vedi Gabriele, la montagna è fatta di gioie dolori, e se uno ha una giornata no...! Come ti capisco ;-D

saluti Alpinauti

montagne sottosopra ha detto...

Peccato per questa cima, ma ormai è devastata....... Che rabbia !

Nadia ha detto...

E già Flavio,alcune volte capitano anche le giornate "no"...ma speriamo predominino quelle "si" d'ora in poi...altrimenti poveri Alpinauti!!!!

Ciao Luca, e già..speriamo non vadano oltre!!!