Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 24 maggio 2016

Una "zornade" (giornata) sulla Punta Zornade

Mercoledì da "toccata e fuga"....
Mercoledì di ripide salite....
C'era da immaginarselo, vista la brevità del percorso e i 600 metri di dislivello che separano Amaro dalla Punta Zornade!


Ma prese dalla premura di scovare un itinerario "veloce e vicino" all'inizio non ci facciamo caso.
Ci penserà il sentiero sotto i nostri piedi a "rammentarcelo", mentre a stretti tornantini risaliamo quella traccia nera che si dirama dalla curva di una stradina sterrata, poco prima del Rio Favarinis.
Aperture tra gli alberi offrono bei scorci panoramici sul Fella che incontra il Tagliamento, mentre nuvole si alternano a brevi sprazzi soleggiati, dandoci un primo assaggio della "calura estiva" che verrà.




Mughetti e fiorellini mai visti tappezzano il sottobosco, mentre un improvvisa schiarita erbosa preannuncia l'arrivo allo stavolo Badeit, che altro non è che un grande bivacco in lamiera affacciato sulla dorsale "Forcella-Amariana". 






Trovata la traccia nell'alta vegetazione dietro al bivacco, raggiungiamo una forcelletta e da lì iniziamo a risalire ancora più ripidamente la dorsale che ci porterà alla piccola cima di Punta Zornade. Tante le tracce che incontriamo, alcune che risalgono direttamente dal centro di Amaro, altre che non sappiamo dove porteranno. 



Rimaniamo "fedeli" alla nostra e puntiamo verso l'alto, aggirando un breve tratto esposto roccioso, poi un ripido pendio boscato, proprio sotto la nostra meta, dove la traccia è quasi scomparsa. 



Ricompare poco prima della forcella che separa la Punta Zornade dal monte Posselie: da qui, ripidamente in su, ancora per un brevissimo tratto e.... sbuchiamo sulla vetta, rocciosa e libera dagli alberi. La vista è bella ampia e dopo un autoscatto con l'ometto di vetta, firmiamo il libro e lo riponiamo sotto i sassi.




I nuvoloni scuri che calano dall'Amariana metteranno un po' di premura al nostro pranzo e ai passi in discesa, ma il meteo reggerà bene e ci permetterà un'altra sosta presso il bivacco Badeit, una visita alla cascata Favarinis e un gustoso gelato a Gemona.


E poi, tutte a casa... figli, nipoti e impegni reclamano attenzioni!!!

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