Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 17 marzo 2008

Quando il meteo dice no!




Ci sono giornate in cui non ti senti dentro la forza e la voglia di far niente, e ci son giornate che vorresti salire l'impossibile, specie dopo due domeniche passate a casa, seppur in compagnia. E' allora che tutta la settimana ti senti quel formicolio che ti pervade tutto il corpo nell'attesa del fine settimana per andare a scorrazzare per le montagne; finalmente arriva venerdì e il Colonnello Giuliacci col suo biro-biro ti dice: "cielo nuvoloso sulle regioni di nord-est, rovesci da moderati ad abbondanti nel fine settimana".

E tu lì col boccone a mezzaria che gentilmente lo mandi a quel paese... vabbè andiam via lo stesso, troveremo una casera dove andare.

Ed è così che sabato mattina si punta verso la Val Cellina, con meta la Casera Ferron. Indy appena vede il trasportino inizia a fare il diavolo a quattro: MONTAGNA!!
Nicholas è un pò meno entusiasta... ma gli tocca adattarsi.. e poi è una passeggiatina!

Percorrendo la strada di dandolo vediamo di fronte a noi l'imbocco della Val Cellina sovrastata da nubi scure e nebbie che scendono verso la pianura, bene, dobbiam andare proprio li?

Percorriamo la Val Cellina sotto un manto grigio, ma per che la pioggia ce la risparmi oggi, arriviamo a Cellino e parcheggiamo sotto un quasi spiraglio di speranza di sole. Ci Prepariamo velocemente e via, Indy con le sue scarpette vibram (deve pur abituarsi, oggi la gita è breve) parte di gran carriera su per la strada che risale la val Ferron. La neve è piuttosto alta, all'incirca sui 1500 metri, in compenso c'è una gran umidità.
Quando la strada cede il passo al sentiero compaiono le prime chiazze di neve e ghiaccio, ma è poca cosa ormai. Salendo verso Forcella Ferron la neve si fa più consistente, ma è ben assestata e non si affonda, Indy si dà alla pazza gioia correndo e derapando sul fondo candido del bosco.

Poco dopo la forcella la Casera Ferron ci accoglie nel suo pascolo: davvero un bel posto, l'interno è un pò "rustico" e pervaso da un forte odore di fumo, ma per fortuna un timido sole ci induce a star fuori sulle panchine.

Nonostante uno sprazzo di sereno, il Col Nudo si fa desiderare alla vista, semiavvolto dalle nuvole, non si concede nella sua maestosità: sovrasta di circa 1400 metri la casera!

Nel tepore di questi pochi raggi di sole il tempo passa veloce, e passata l'una decidiamo di ridiscendere, anche perchè verso Claut il cielo si fà sempre piu scuro.
Scendiamo velocemente il sentiero (appoggiando anche il sedere.. ghiaccio!!) e in un'oretta siamo al punto di partenza, sotto un cielo sempre più grigio.
Ma almeno ci siam risparmiati la pioggia!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bel posto sembra! quanto ci stai ad arrivare? sembra perfetto per una pasquetta di triestini!
ah! ah!

Anonimo ha detto...

Bravi! almeno avete concluso qualcosa..... io mi rifaccio vivo verso fine mese!
Mandi a ducju

Anonimo ha detto...

Bene... siete sempre in giro bravi.. cosa vuoi ormai son vecio per camminar.. me butto in falesia come ieri.. Braulins Ce figade!!

Anonimo ha detto...

ma quanto bello è Indy?