Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

domenica 5 giugno 2011

Passi dimenticati verso casera Frugna

Il ponte del 2 giugno è uno di quelli tanto attesi: quattro giorni di pacchia, magari montana! Invece, tra Nicholas che deve andare a scuola e il meteo che è previsto pessimo l'unica giornata di montagna che riusciamo a concederci è quella di sabato. Scartate un paio di mete troppo alte e rischiose con tempo schifido, optiamo per la più sicura casera Frugna: al massimo ci sarà un posto dove ripararsi in caso di pioggia!
E così, dopo avere spedito Nik a scuola e Gabriele dai nonni imperiali, partiamo, direzione Cellino di sotto e la lunga sterrata che si inoltra in Val Chialedina che risaliamo in auto fino alla casera Gravuzza.



Al contrario di quello che sembrava per strada, il meteo qui sembra tenere e qualche sprazzo di sole occhieggia tra l'alta nuvolaglia che nasconde le cime del Crep Nudo e del Col Nudo. Ci prepariamo in fretta e dopo avere dato un occhiata al "tugurio" di casera Gravuzza, iniziamo a risalire il sentiero 902 che, senza mollare mai sale ripidamente, passando inizialmente accanto al rio della Frugna, poi attraverso il bosco, un ghiaione, un'altro bosco ricco di felci e infine con vista sul defilato Col Nudo, alla verde forcella Frugna.








Il sole va e viene, creando un alternarsi di frescura e umidità che viene definitivamente spazzata via dalla breve discesa sul versante nord, dove poco lontano scorgiamo il piccolo ricovero di casera Frugna recentemente ricostruita. Gia durante la salita avevamo notato molteplici varietà di fiori, tra cui alcune orchidee, ma qui, distese di Botton d'oro tappezzano di giallo i rigogliosi prati umidi che circondano il ricovero in legno. La primavera si mostra in tutto il suo splendore e il silenzio che per tutta la salita ci aveva accompagnati, qua si riempie di cinguettii e ronzare d'insetti. 














La casera Frugna è deserta e firmato il libro ne ammiriamo l'interno, nuovo e ben tenuto: non c'è che dire, c'è tutto in poco e ordinato spazio.


Ci sediamo nel tavolo all'esterno e pranziamo sperando che il Col Nudo sopra di noi si faccia vedere, ma inutilmente. L'arrivo di due ragazze austriache intenzionate a compiere l'anello per casera Feron, interrompono le nostre meditazioni e dopo averle salutate ripercorriamo il sentiero dell'andata. 





Per un attimo, che immortaliamo prontamente, il Col Nudo, e di seguito anche il Crep Nudo, si degnano di farsi vedere in tutto il loro splendore, ma per poco, giusto per salutarci e fare ingolosire l'Alpinauta che gia medita future traversate lungo le loro creste.




L'arrivo a valle è veloce e dopo avere risalutato le austriache che hanno rinunciato all'anello, facciamo rotta verso casa. Ma prima una birretta per Luca e un bel gelato per la sottoscritta a Barcis, che pullula come sempre di gitanti intenti a fare grigliate e a godersi le gimcane delle imbarcazioni F.1000 int. sul lago.
Missione compiuta....alla faccia delle previsioni meteo!   

9 commenti:

Piero ha detto...

la gravuzza è sempre più dimenticata vedo!
quella zona li è molto aspra e selvaggia, dimenticata dai più ma molto bella

Laura ha detto...

aspre e dolci come dice Corona, che bel nido la frugna, molto romantico in mezzo ai fiori

Francesca ha detto...

Quanto tempo dalla Gravuzza fin su?
Ci son tavolacci per dormire? So essere piccolissima.

Nadia l'Alpingirl ha detto...

@Piero:la Gravuzza è davvero un tugurio,giusto un riparo nelle emergenze.Il posto è davvero selvaggio e trascurato come dici.
Da riscoprire,adesso che hanno rimesso in sesto la Frugna.

@Laura:la Frugna è stata rimessa completamente a nuovo...un gioiellino!

@Francesca:dalla Gravuzza son messe 1:40h alla sella e 0.15 alla Frugna, ma noi ci abbiam messo 1:20h in tutto con pause e foto.La Frugna è completamente nuova con 4 posti letti a castello,stufa e panca con tavolino...un gioiellino tutto di legno!

Francesca ha detto...

Grazie delle info, spero ci siano anche i materassini in lattice. Son andata in Gravuzza a piedi rispettando un divieto di transito segnato in tabacco, anni fa: un giro tanto per portare a spasso gli scarponi. La strada era ottima. Mi confermi che si possa salire comunque in macchina senza incorrere in ire funeste?

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Ci sono anche i materassi..mi pare manchino le coperte però.
Per il divieto..l'ho visto anche io sulla cartina ma in quel punto abbiam trovato solo un palo vuoto...perciò siamo andati avanti fino alla Gravuzza. ;o)

http://my.opera.com/frivoloamilano ha detto...

...e così neanche una goccia di pioggia...
Sono contento per voi e anche per me che posso vedere zone di montagna che conosco pochissimo.


ciao cari ;-)

Silenzi d'Alpe ha detto...

Complimenti, bella girata in posti dove purtroppo non sono mai stato ma che mi piacerebbe conoscere !!! Ciao e a presto sui ns Blog

antonella ha detto...

che posi selvaggi abbiamo sulla porta di casa e neanche li conosciamo, almeno io!
ciao