Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 28 giugno 2011

Tra le marmotte del Crostis

Da quando vado in montagna, questa è la quarta volta che percorro la Panoramica delle Vette e l'arrivo nei pressi dell'agriturismo casera Chiadinis è sempre bello uguale!
Oggi le verdi dorsali delle cime del Crostis, Pezzacul e Crasulina sono punteggiate dalle rosate fioriture dei Rododendri e qua e la scorazzano veloci simpaticissime marmotte.




Per Claudio ed Enrica è la prima volta quassù e dopo avere parcheggiato in uno spiazzo scendiamo e ci prepariamo.
Per la cima del panoramico Crostis sono necessari solo quaranta minuti: il facile accesso attira sempre molte persone e famigliole con bimbi al seguito e oggi non è diverso, vista anche la bella giornata di sole.
Nicholas e Claudio partono in avanscoperta, mentre io ed Enrica accompagniamo Gabriele su per la verde traccia che si raccorda un po' più in alto al sentiero 151 che giunge dall'agriturismo. 






Nuvole si rincorrono veloci nel cielo azzurro e a tratti sembrano volere coprire la nostra meta! Per fortuna se ne vanno e avanzando lentamente proseguiamo sul sentiero ora un po' sconnesso, tanto che Gabriele non sentendosi sicuro chiede di salire nello zaino. Dato che ha gia percorso un bel tratto lo accontento e caricato il pesante fardello sulla schiena percorriamo l'ultimo tratto fino all'affollata cima dove ad attenderci troviamo un'altra mamma con il suo tenero cucciolo! 








Come le altre quattro volte non ho la fortuna di un bel cielo limpido: ogni volta le nuvole giocano a rincorrersi sulle cime e sembrano trovar piacere a soggiornare sul Coglians. Per fortuna la vista si apre verso il Passo Volaia e le cime del Capolago e Sasso Nero. Il rifugio Marinelli occhieggia da forcella Moraret, mentre lontano spuntano Peralba, Chiadenis e il gruppo del Rinaldo. Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande, Creta di Timau, Avostanis e Polinik si stagliano puliti sulla nostra destra: non c'è che dire, il Crostis offre un grandioso panorama! E le nuvole sono coreografia!








Una foto di gruppo con la piccola croce di vetta e una ai pargoli con quella grande e ci sediamo a pranzare, anche se io lo farò rincorrendo Gabriele che di stare fermo non ne vuole sapere.




Un oretta passa così, con persone che salgono e scendono, tra gracchi che sorvolano il cielo e nuvole passeggere che di tanto in tanto avvolgono tutta la cima per poi spostarsi e lasciare campo libero al sole.



La mia idea iniziale era quella di far visita anche ai due laghetti di Crasulina e Tarondon ma dopo una veloce visita alla casera Chiadinis gremita di gente e presa l'auto per spostarci presso la casera Tarondon, Gabriele si addormenta e Claudio ed Enrica mostrano segni di stanchezza e pigrizia pomeridiana. Sarà per la prossima volta, tanto fa sempre piacere ritornare quassù.

5 commenti:

piero ha detto...

un'altra cima per il piccolo alpinauta! complimenti

Silenzi d'Alpe ha detto...

Bellissimo giro !!! Anche da voi quest'anno le marmotte sono diventatate molto "socievoli", ossia nessuna paura, si lasciano avvicinare anzi si avvicinano a distanze ridottissime ?

Mandi e a presto sui ns Blog

laura ha detto...

bello il crostis, un fazzoletto verde sospeso tra il cielo e la terra

Roberta Mi ha detto...

mi state facendo sempre più innamorare delle vostre montagne. chiisà se un giorno riuscirò a decidermi a venire a conoscerle

frivoloamilano ha detto...

Hai ragione Nadia. E' sempre un piacere tornare sul Crostis.Facile, panoramico ti fa proprio godere la Montagna. Poi le marmotte,un divertimento per i bimbi...e anche per noi adulti ;-)

ciao