Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 28 agosto 2012

Grosse Laserzkopf

"Potremmo partire alle cinque?"
"Ce robe?"
"Alle sei?? Va ben dai, alle cinque e mezza!!"
Finiva così la serata di venerdì, con Nadia che ancora un po sarebbe partita subito dopo cena.
Cinque e trenta: buongiorno amore! La vedo uscire dal letto, per un momento vorrei perdermi nelle lenzuola .
Dopo un paio d'ore di macchina iniziamo a camminare: lasciamo subito alle spalle la Lienzer Dolomiten Hutte e c'incamminiamo verso la Karlsbader Hutte. Lasciamo la strada per il sentiero e subito la vista che si para davanti a noi mi mette in pace con la sveglia! Il Cervino di Lienz: il Grosse Teplizer ci guarda severo mentre saliamo.



L'aria è fresca, ma la fronte continua a imperlarsi di sudore. Tra una pausa di detersione e l'altra arriviamo al rifugio in poco più di un'ora. Il cielo sopra di noi è sereno e soleggiato, ma da sud grigi sbuffi s'innalzano sopra le creste del Wilde Sender. Che siano foschi  messaggeri di Beatrice?
Intanto una processione di piccoli ometti si staglia contro il grigio cielo sulla creste davanti a noi, lungo la nostra meta di oggi: la Panorama Klettersteig.






Proseguiamo verso la base del Roter Turm, dove ha inizio la Panorama Weg. Arrivati sotto le rosse pareti della torre le nuvole si fanno sempre più grosse. Che fare? rischiare un bel temporale in ferrata?
Intanto che decidiamo il da farsi, continuiamo sul sentiero e saliamo un piccolo cimotto sconosciuto ma con una bella croce sopra, che raggiungiamo con qualche breve passaggio aereo.



Sono solo le undici e decidiamo di iniziare comunque la ferrata, vedremo fin dove ci sarà concesso arrivare.
Il primo tratto percorre delle solari placconate, molto lavorate, che portano alla cima del Kleine Laserzkopf, che tralasciamo di salire: proseguiamo lungo il sentiero verso il Grosse Laserkopf. Raggiungiamo la spalla ovest della cima dove la ferrata riprende con un passaggio piuttosto atletico per poi risalire una placca verticale e proseguire in cresta, fino alla croce di vetta.









La cresta si percorre agevolmente in libera, ma oggi Nadia non è in giornata ed esce sulla cresta un po incerta: dopo una breve indecisione riprende il passo e via, siamo in cima! Brava l'Alpingirl!



Il tempo non sembra volere concederci il modo di gustarcela come meriterebbe: un boccone veloce e iniziamo subito a scendere, sotto un cielo che non promette nulla di buono. Ritorniamo sui nostri passi velocemente, ma con la giusta attenzione, mentre il grigio avanza e rende tetro l'anfiteatro della Karlsbadehutte.







Rientrati al rifugio qualche piccola goccia si fa sentire, ma con riservatezza, lasciandoci arrivare asciutti alla macchina.



11 commenti:

bruno ha detto...

Bellissima escursione, il mio compagno di merende mi ha incaricato proprio qualche settimana fa di trovare un bel itinerario nelle Lienzer Dolomiten e vedo che mi avete risolto il problema. Chiedo lumi sul percorso automobilistico, ovviamente solo l'ultimo tratto. Ciao e complimenti

frivoloamilano ha detto...

"chi non risica non rosica..." ;-)

ciao

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Grazie Bruno..questo è proprio un bell'itinerario,alla tua portata,in un bellissimo ambiente!Da Oberdrauburg prosegui verso Lienz ma prima di raggiungerla,gira a sx verso Lavant,attraversala e prosegui verso Tristach.Prima di arrivarci troverai le indicazioni per la Lienzer Dolomitenhutte dove parcheggi(strada a pedaggio,7.50€).
Ciao

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Flavio... ;oD

montagne sottosopra ha detto...

sempre in "gyro" eh?

bruno ha detto...

Grazie per le delucidazioni sul percorso automobilistico, ti chiedo ancora quanto è lunga la strada fino alla Lienzer Dolomitenhutte e poi ho tutto quello che mi serve, ciao ciao

Luca l'Alpinauta ha detto...

5/6 km dal bussolotto al parcheggio

Enrico ha detto...

Complimenti, ottimo blog, e foto stupende. Io sono un amante della Natura e di conseguenza mi sono piaciute tanto. Non ho mai provato l'arrampicata, ma da quanto ho letto a riguardo dev'essere una cosa da fare almeno una volta nella vita.
Complimenti ancora = )

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Grazie Enrico,prova...magari ti "cattura" e non la lasci più!
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Nadia, ciao Luca! :-) Veramente belli questi itinerari austeri. Un mondo tutto da scoprire. Bravi, come sempre!

Un abbraccio e a presto, cari Alpinauti (peccato non avervi potuto incrociare quest'anno).

Lauretta

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Ciao Lauretta!!!...scusa il ritardo nella mia risposta!!grazie!!è dispiaciuto un sacco anche a me non potervi incontrare quest'anno!!il prossimo vi avviso prima!!
Arrivederci,un saluto anche al tuo Luca!!!