Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 17 agosto 2013

Zacchi, Porticina...e Ponza Piccola!

Il meteo in Austria non è molto bello, così dice internet, perciò cerchiamo una soluzione per non buttare le ferie in attesa di tempi migliori. L'idea di ripassare una notte da Rosa e Gianni allo Zacchi con Gabriele era già nei piani feriali, così, dopo esserci accordati con loro, martedì mattina c'incamminiamo lungo la sterrata con un felice Gabriele: al piccolo evidentemente son piaciute le attenzioni ricevute lassù la scorsa volta!





Arrivati al bivio con il sentiero che sale per il bosco, lo imbocchiamo e iniziamo la lenta e giocosa risalita, con un Alpinfrut che vuole scalare tutti i massi che trova sul suo percorso! 


E così, tra "arrampicate" e pause spuntini, dopo un ora e quaranta arriviamo finalmente in vista del rifugio Zacchi, decorato con tante e colorate preghierine nepalesi. 


Ed ecco Rosa che al grido di "Gabrielùuut!" ci raggiunge abbracciandoci calorosamente! All'inizio Gabriele è come al solito intimidito da tanta accoglienza, ma dopo dieci minuti di acclimatamento è già che gira per stanze e cucina come fosse a casa sua! Con tutto lo staff pronto a soddisfare le sue voglie!
Io e Luca ci sediamo ai tavoli esterni per gustarci una meritata birretta con dolcetto, mentre Gabriele, munito di maglietta del rifugio, socializza con piccole bimbette bionde e amichetti tedeschi.


L'idea di salire alla Porticina era già da un pezzo in programma e dopo avere avuto l'ok da Luca, abbandono i miei ometti in mani sicure e afferrata una bottiglietta d'acqua, il marsupio e il giubbotto, alle 14:00 parto su per il sentiero che in 45 minuti dovrebbe portarmi alla Capanna Ponza. 


Il bosco è silenzioso mentre salgo e dopo avere incrociato una coppia in discesa, non incontrerò più nessuno! Di tanto in tanto mi fermo a riprendere fiato, perchè senza il peso dello zaino salgo più velocemente, tanto che in mezz'ora sono alla Capanna Ponza, che lascio alla mia destra per seguire il sentiero che in altri 40 minuti porta alla Porticina. 


Beh, se ce l'ho fatta in mezz'ora adesso, per le 15:00 son su! E riparto, ammirando il successivo bucolico tratto, fatto di ponticelli e gradini in legno in mezzo a larici e rocce...sembra un giardino zen!


Più su il sentiero si apre, passando a zig zag tra mughi e pini, fino ad arrivare in vista del piccolo intaglio della Porticina, che raggiungo nel tempo stabilito. 



Tutta questa "premura" è data anche dal meteo non proprio "stabile" previsto per il pomeriggio: ed infatti osservo guardinga un bel temporale in atto sopra Ugovizza e zone limitrofe! A questo, risponde un rombo di tuono proveniente pure dal lato Sloveno, mentre mi affaccio dalla Porticina per dare un occhiata dall'altra parte! 




Per il resto regna l'assoluto silenzio, rotto solo da un din don ogni tanto, proveniente da un gruppetto di pecore incontrate sul sentiero poco più in basso. Qui per fortuna regna ancora il sole e inizio a cercare dove possa essere la cima della Ponza Piccola, di cui avevo letto tempo fa. Non avendo con me la cartina, risalgo un tratto roccioso dove è posto un cippo di confine e individuo una traccia poco più giù, che si stacca dal sentiero principale. Scendo con cautela e vado a dare un occhiata, trovando infatti su una roccia la scritta Ponza P. 


Bolli rossi indicano la via e dopo un'altra occhiata al cielo, inizio a seguirli, passando in mezzo ai mughi. Arrivata ad un salto che porta ad un ripido canalone sabbioso, inizio a tentennare: la lotta tra "andare" e "battere in ritirata" è sempre dura! Più volte mi sporgo "giusto" per dare un occhiata al percorso e altrettante volte giro i tacchi per ritornare sui miei passi! 
Quando alla fin fine prendo la "saggia" decisione di ritornare in dietro le gambe fanno dietrofront, mentre la "vocina" inizia a dirmi "che poi, se non salgo, me ne pento sicuramente!" Scendo il salto tenendomi ai rami dei "Santi" mughi che aiuteranno tutta la mia salita, prima lungo il canalone, poi in mezzo all'intricata mugheta che protegge la salita fino in cima! Il bello è che non sono neppure sicura di essere in cima, ma bolli e tracce terminano qui, su questo cimotto con ometto di sassi, dove io ci sto appena! 


Soddisfatta del mio "azzardo", mi scatto una foto con l'ometto, mando un messaggio a Luca e visti i nuvoloni nei dintorni, batto in ritirata, aiutandomi in discesa con i mughi, passando di nuovo per il canalone e risalendo poi il salto sempre grazie ai loro provvidenziali rami! 


Di nuovo su terreno "sicuro" scendo velocemente accorgendomi del sorriso da "ebete" che ho in volto! Sono felice della mia solitaria "impresa" e ringrazio mentalmente Luca, che mi capisce e mi "lascia andare"! Raggiungo la Capanna Ponza e già che sono in "libera uscita", ne approfitto per una veloce visita e un paio di divertenti foto. 



Firmato il libro visite nel sottotetto, lascio questo angolino solitario e scendo nel bosco, accompagnata dal fruscio del vento tra le fronde e dopo un po' anche dal picchiettio della pioggia sulle foglie. Ma è di breve durata e per quando arrivo al rifugio ormai deserto, il sole è ancora lì, tanto che io e Gabriele ci stendiamo sugli sdrai e ci rilassiamo, mentre Luca scatta foto a destra e manca! 



E poi arriva l'ora di cena e l'ora della nanna, dove il problema per Gabriele è solo in quale dei tanti letti liberi dormire! 


La notte sarà "buia e tempestosa", con suon di diluvi universali, che porterà ad un mattino umido e nuvoloso. Ma anche questo era previsto dal meteo, perciò dopo colazione, salutiamo Rosa e Gianni e con un riluttante Alpinfrut che "vorrebbe restare qui in vacanza", c'incamminiamo lungo la strada sterrata che ci riporterà al parcheggio sotto una leggera pioggerellina.



Tranquillo Gabriele, ci torneremo!

4 commenti:

Via Normale ha detto...

un'altra solitaria, più caparbia questa volta e perciò più bella.

;-)

Nadia ha detto...

Solitarie vissute intensamente che rimangono impresse nella mente! ciao Flavio! ;o)

Anonimo ha detto...

Quando ho letto "porticina" mi è venuta in mente - chissà perchè? - quella di Alice nel Paese delle meraviglie :-) Beh, non mi sono sbagliata di molto, mi sembra, visto l'affaccio! :-)
Brava Nadia, mi piacciono sempre queste tue scorribande!

ciao, lauretta

Nadia ha detto...

Grazie Lauretta,ricordo anche io alcune tue scorribande..tipo sulla Croda del Becco..che io devo ancora salire!!! ;o)