Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

domenica 22 settembre 2013

Una giornata da "solitari" sull'Altopiano del Montasio

Doveva essere una solitaria, in un luogo soleggiato e molto frequentato (dati gli ultimi eventi di cronaca nera!). E in parte lo è stata..solitaria la lunga strada attraverso la val Raccolana, solitaria la risalita verso il parcheggio dei piani del Montasio...tanto che mi viene il dubbio di essere la sola quassù oggi!!! Impossibile ,data la bella giornata di oggi! Dopotutto sono le nove di mattina e chi doveva salire in alto è già su...come dimostrano le già tante macchine parcheggiate! 


Mi preparo e mentre sto per prendere lo zaino un'altro "ritardatario" parcheggia accanto alla mia auto. All'interno un viso barbinbaffuto famigliare: il "Frivolo"!!!!!
Sorridente mi piazzo accanto alla sua portiera e quando si accorge della mia presenza un altrettanto sorpreso Flavio esce dall'auto: stretta di mano e ci salutiamo per bene! Anche lui oggi in solitaria!
Partiamo assieme, scambiando chiacchiere, risalendo la strada verso il vicino rifugio Di Brazzà, ognuno con in mente la sua meta odierna: io la frequentata Cima di Terrarossa, lui il canale che porta alla Forca da lis Sieris. 



Ci dividiamo poco più sù, ad uno dei tanti tornanti che conducono alle mete "alte". Con un arrivederci in cima, ci separiamo e inizio la lenta risalita, tornante dopo tornante, mentre la vista si amplia sempre più e qualche nuvola avanza da nord, a coprire e scoprire la cima del vicino Montasio. 


Non ho fretta e me la prendo comoda ed è proprio durante una provvidenziale sosta che vedo sfrecciare a pochi metri da me un bel sasso-missile! Porca loca: escursionista o stambecco? Il secondo di sicuro! Il casco è nello zaino assieme all'imbrago nell'eventuale speranza di percorrere insieme a qualcuno il sentiero Leva: quasi quasi me lo ficco in testa!!! Resisto alla tentazione e continuo il percorso con sguardo attento verso l'alto e dopo aver incontrato una simpatica salamandra (anche lei in solitaria!), ecco i primi "parenti" del "cecchino" che voleva farmi fuori! 



E' sempre uno spettacolo incontrarli sul sentiero, talmente socievoli da venirti vicino e farsi fotografare meglio, come la femmina di stambecco che mi viene incontro: vanitosa!


La saluto e dopo essere passata accanto ad altri stambecchi un po' più guardinghi, risalgo e arrivo al bivio per il Ceria Merlone da dove dovrebbe arrivare Flavio: alcuni stambecchi son seduti proprio sul sentiero e dubito che nonostante la mia lentezza odierna, l'amico mi abbia preceduta in cima. 




Più in alto ecco il bivio per il sentiero Leva: alcune chiazze della recente nevicata tappezzano qua e là il sentiero ed un pensiero va all'amica Maria e all'idea di percorrerlo assieme. Magari il prossimo anno, vedremo! 


Non manca molto ormai e dopo avere incrociato un bel po' di persone che scendono, raggiungo finalmente la Cima di Terrarossa! 


Per fortuna quassù sono rimasti solo altri quattro escursionisti tedeschi, intenti a pranzare tra le rocce, la cima è libera e posso godermi con calma il panorama davvero ampio! Faccio foto, firmo il libro di vetta e poco dopo arriva anche Flavio per un bel autoscatto.





Il cielo si è un po' rannuvolato e il fresco gela le mani, costringendoci ad infilare giubbotti e guanti mentre pranziamo e ci raccontiamo le rispettive salite. Il sole tenta di farsi spazio tra le nuvole ma finito il pranzo Flavio propone di scendere al rifugio. Come sempre lascio la cima a malincuore e lo seguo giù per il sentiero fino al rifugio dove finalmente il sole fa di nuovo capolino tra le nuvole e riscalda il nostro brindisi alla giornata da "solitari"! 



Ritornati al parcheggio ci salutiamo e mentre Flavio se ne va, approfitto ancora un attimo per godermi il pomeriggio e il panorama dei Piani mangiucchiando una mela. Un saluto e quattro chiacchiere con un lettore del nostro blog (che mi ha riconosciuta!) e i suoi amici e posso ritornare a casa in "solitaria". Ma prima, tappa a Venzone per una "solitaria" e gustosa pallina di gelato: me la sono meritata!  

7 commenti:

Alessandra Barbone - I sognatori di cucina e nuvole ha detto...

come ti invidio che hai la montagna sempre a portata di mano! un abbraccio....

Via Normale ha detto...

Ciao Nadia: bello, "una solitaria in compagnia" non l'avevo mai sperimentata!

una caro saluto, Flavio

Nadia ha detto...

Ciao Alessandra..a portata di un centinaio di chilometri per queste...le più vicine sono a quaranta minuti d'auto..il mare di Lignano idem...diciamo che sì,possiamo scegliere dove andare trovandoci giusto a metà strada da entrambi.Riteniamoci fortunati!Ciao e un abbraccio anche a te!!

Ciao Flavio,al prossimo incontro a sorpresa!!! Grazie per la compagnia!!

montagne sottosopra ha detto...

le sorprese sono sempre molto gradite !

Anonimo ha detto...

Singolare come solitaria, Nadia :-) ricca di sorprese. Sempre supersimpatica, tu! :-) ciao, lauretta

PaoloVE ha detto...

Gita sempre di soddisfazione...

http://acutocomeunapalla.blogspot.it/2013/08/escursionismo-giuliano7-piani-di.html

Ciao

Paolo

Nadia ha detto...

Ciao Paolo,i Piani del Montasio regalano una gran soddisfazione visiva già dal parcheggio...dalle cime che lo circondano poi è uno spettacolo!che aumenta proprio per la simpatica presenza degli stambecchi!!...un po' meno simpatici quando ti lanciano giù dei bei missili..ma finchè non ti centrano..
Ciaoo