Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 21 febbraio 2015

Notte al gelo, sotto le stelle della Mlacca

Un giro di messaggi, qualche tira-e-molla e alla fine ci si ritrova sul finire del pomeriggio per una serata diversa, a spicozzare in un anfratto delle Alpi Giulie, sotto i riflettori che illuminano una cascata creata ad hoc, ma che con la loro luce tenue ti fanno vedere la volta celeste puntellata di stelle.
Basta tendere il braccio verso l'altro, un respiro profondo e con una picca puoi andare ad agganciare la luna.
L'aria punzecchia le gote e un soffio gelido scende dalla Mlacca, l'atmosfera è comunque calda e il gioco si dipana tranquillo, si osa su strapiombi e stalattiti e la pompa sale presto, per la faticosa felicità di tutti.







Alle dieci di sera l'omino esce dalla capanna odorosa di tabacco con un largo sorriso, siam rimasti ormai solo noi e capiamo che è ora di andare. Con la mano ci indica la sommità della parete, dove, dai tubi, inizia a zampillare l'acqua per il ghiaccio di domani.
Salutiamo lasciandolo a rimirare i suoi cristalli

1 commento:

Omarut ha detto...

Sulle cascate della Mlacca, ci sta l'alpinauta che fa la ......... Piolet traction :-)