Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 28 febbraio 2015

Il Grande Nord

Domenica mattina. Le braccia leggermente indolenzite mi portano i recenti ricordi della Mlacca mentre allungo la mano a spegnere la sveglia. Chiudo gli occhi godendo gli ultimi attimi caldi, steso nel letto mentre un rumore lieve mi disturba. La finestra aperta mi porta all'orecchio un tamburellare di pioggia che mi tenta. Le previsioni promettevano pioggia, ma lassù, nel nostro piccolo "grande nord" sento che avremo fortuna. Lascio Nadia al caldo ed esco, accompagnato da mille goccioline.
Al ritrovo gli amici hanno sguardi perplessi, ma la regola del "tanto ormai siamo svegli" ci spinge verso la nostra meta.


Il cielo è grigio, il vento porta piccoli fiocchi di neve dalla cime che ci circondano, ci incamminiamo nel bianco, verso la valle nascosta agli occhi dei più. Un posto solitario, anche se facilmente raggiungibile, dove ti raggiunge solo il respiro della montagna.



Attraversiamo il largo pianoro innevato, e mentre la neve scricchiola, mi tornano in mente le letture giovanili, le avventure di Zanna Bianca nelle distese innevate dello Yukon mi facevano immaginare paesaggi come quelli che stiamo percorrendo. Il respiro si fonde con il vento che spazza il lago ghiacciato, e si infrange contro il bosco, che ci ripara dal soffio freddo, sminuzzandolo in mille refoli leggeri, fino a dispendersi quando entriamo nella valletta del Rio Verde



La stretta valle si incunea tra strette pareti e poi si allarga: sui suoi fianchi si formano divertenti colate, non difficili, e di breve sviluppo. Proseguiamo con attenzione sul fondo ghiacciato e ci inoltriamo verso le meraviglie di questa piccola valle incantata.







La neve inizia a scendere sempre più decisa e inizia a nascondere il ricordo dei nostri passi. Scende pesante e umida, in balia del vento che scende dalla Cima del Lago.









Il tempo scorre veloce mentre le becche frantumano cristalli nel loro salire. Il cielo si fa cupo nelle prime ore del pomeriggio, mentre dal ciglio della valle si vede in lontananza la larga distesa del lago del Predil, mentre il vento porta la voce del Grande Nord fino a noi, e con lei il momento di rientrare.

Nessun commento: