Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 9 agosto 2016

Punta Aurelia, via Piaz-Del Torso

Secondo giorno di salite. Oggi io e Roberto siamo in cordata con il mitico Giuliano Bressan. sessantotto primavere, Accademico del Cai, coordinatore del CSMT e ovviamente INA.
"Dai ragazzi che la via è bella, mi raccomando zaino piccolo. Soprattutto voi che siete grandi!"
La via è stata aperta nel 1933 da Sandro del Torso e Tita Piaz. "eh ma Piaz  era gia vecchietto, i tiri duri li fece del Torso" ci racconta Giuliano salendo verso il Sass Pordoi.
Mentre ci racconta aneddotti sui salitori lo sguardo si distrae e corre alla Regina delle Dolomiti, spettacolare nelle luci del primo mattino, mi riporta all'attenzione una frase che dice ridendo "eh si, una via che avrà due, forse tre ripetizioni all'anno. vedrete..."


"Eh i gradi sono strettini ma con i miei due friulani non ho niente da temere!"
La via è evidente: un bel diedro e dopo uno stretto camino che sale verso i semplici tiri finali.

 La roccia è fredda, in attesa di un sole che speriamo arrivi prima della pioggia prevista. Le difficoltà sono continue e l'arrampicata elegante lungo il diedro. Facciamo divertire Giuliano a smontare le nostre soste a tre o quattro punti, controventate, su friend e dadi. Due bei chiodi con anello ornano il diedro, "originali del Piaz"

Arriviamo alla sosta in grotta, sempre da attrezzare per le gioia di Giuliano. Il monolocale è infimo e la convivenza difficile. Per fortuna Roberto parte subito...

L'uscita è tutt'altro che banale. Lo zaino, seppur piccolo, è un buon impiccio, e l'uscita dal camino faticosa e laboriosa, fintanto che, con un colpo di reni, non riesco a guadagnare la parete esterna sul vuoto.. Diavolo di un Piaz... e anche Del Torso!
Finalmente sotto una bella grandinata raggiungiamo la cima. sistemiamo le corde e raggiungiamo il plateau sommitale. Il temporale ci insegue ma riusciamo a raggiungere l'impianto prima che si scateni nuovamente.



Via più breve della precedente, ma ugualmente intensa ed emozionante. Rientrati al passo ne seguiamo la linea incidere la parete sud mentre ci gustiamo una birra all'asciutto. Fuori la pioggia battente ha fatto calare il silenzio sul Pordoi.



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