Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 11 ottobre 2019

Ledis, Plait e Quota 879

La labile traccia sparisce di nuovo perdendosi tra foglie, erba e bassi arbusti!
Fin dall'inizio la salita è stata una continua caccia al tesoro, in un labirinto di false tracce e grovigli di nuovi alberelli. 


I ricordi di Barbara, avendo già esplorato la prima parte tempo fa con Mauro, aiutano in alcuni tratti; il gps ci dà una  mano, ma è soprattutto una buona dose di testardaggine a farci proseguire. Ritrovata per l'ennesima volta la retta via, con umore altalenante, seguiamo il sentiero, in alcuni punti ancora ben visibile, in altri ridotto a misero accenno nell'intricato sottobosco. 


Aguzziamo la vista e recuperiamo il respiro, fermandoci dopo i tratti più ripidi, cercando di non perdere la "motivazione" in questa giornata dal cielo cupo, dove nuvole basse coprono le cime circostanti. 


Oltrepassato il cimotto del Plait, già salito da Barbara e Mauro, ne lasciamo la salita al ritorno, dedicandoci al Ledis, la meta principale di oggi. Aggirandone la cima, passiamo alte sopra la Val Venzonassa, nel fitto bosco di Bedede, sbucando presso un canalone franato che, per un attimo, frena il nostro già precario entusiasmo. 


Ritornate sui nostri passi per pochi metri, imbocchiamo l'ennesima traccia alternativa che, risalendo ripidamente il pendio boscato, ci porta a passare sopra il franamento, facendoci giungere infine sulla dorsale alberata del Ledis. 


Seguendone l'andamento, risaliamo un pendio erboso e, con un ultimo ripido strappo e una breve cresta, sbuchiamo finalmente sull'agognata e sospirata vetta del Ledis! 





L'entusiasmo, che negli ultimi metri aveva lasciato il posto a mille dubbi e incertezze, esplode nel sorrisone soddisfatto di Barbara: dopo tanta fatica, Ledis fu! 



Bisogna festeggiare, oltre che alla cima, anche il suo compleanno: perciò fuori bottiglia, gubana e candela, prima che il meteo volga al brutto! 


I passi del ritorno, ci porteranno a salire anche il cimotto boscoso della quota accanto e il piccolo Plait, prima di riportarci velocemente e ripidamente a valle, lasciando dietro a noi l'intricato groviglio di tracce, destinate a scomparire  per sempre, fagocitate da madre natura e dall'incuria dell'uomo.






E forse, per alcune cime, è giusto così.


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