Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 29 marzo 2012

Valcalda? no, monte Rest!

"Tu viodaras tu!!!" (Vedrai tu!!!) 
Claudio, dalla sua postazione sui verdi, mi punta il dito e mi minaccia bonariamente, mentre accanto ad Enrica azzanna il suo pranzo. Rispondo salutandolo e sorridendo mentre seduta sul pendio sopra il sentiero mangiucchio speck e crakers con Luca. Nel mezzo Elena e Giovanni e poco più in là Gigi e Dario, tutti a  riposo sotto i caldi raggi del sole. Indy e Maggie gironzolano tra di noi alla ricerca di prelibate donazioni!
Poche centinaia di metri di sentiero innevato ci separano dalla casera Sopareit: da li, altri quattrocento metri di dislivello ci separano invece dalla cima del Valcalda! Rimangono là entrambi...per oggi abbiamo già dato!




Il Valcalda l'avevo addocchiato la prima volta nel 2005 quando salii la prima volta sul monte Rest con Nicholas e Denis: prima o poi vado anche là mi ripromisi! Son passati gli anni, altre cime hanno avuto la precedenza, ma questa domenica è il suo turno. Con in mente i consigli di Orso Bruno che mi avverte della possibilità di trovare neve, partiamo verso Tramonti e il Passo Rest che però risulta ancora chiuso dall'ordinanza del sindaco! "Ma si...andiam su lo stesso....quello davanti va pur su!!!"
E così, tornante dopo tornante, arriviamo al passo dove già sono parcheggiate altre auto, ci cambiamo e partiamo.
"Quanto allenamento mi fai fare oggi?" mi chiede Enrica e alla mia sorridente risposta "solo 1300 metri di dislivello" si alza un coro di "Cosa????" Claudio ed Elena mi fulminano con lo sguardo:
"Ma si, andiamo e poi vediamo quello che riusciamo a fare" rispondo ridendo per appacificare gli animi.


Il tratto per arrivare alla casera Monte Rest è tutto di strada dissestata con alcune frane da superare, ma nulla di che e chiacchierando in un ora raggiungiamo i verdi che circondano la casera, punteggiati da fioriture di crocus, pochi in confronto alla volta precedente dove si camminava letteralmente sopra di essi di tanti che ce n'erano.


Breve tappa alla casera per una veloce merenda e puntiamo alla vicina forcella Monte Rest dove è posta in posizione panoramica sulla vallata sottostante, una piccola croce.






Da ora in poi saremo sul sentiero Ursula Nagel e da qui possiamo vedere tutto il suo percorso lungo le pendici del Valcalda: appare moooolto lungo! Cavolo, eppure mica me lo ricordavo così lontano il Valcalda!!!! Attraverso un bel bosco scendiamo per ahimè duecento metri di dislivello per raggiungere la Forca Sopareit ma poco prima di arrivarci, in posizione soleggiata e bucolica, sorge la casera della Forchia...o quel che ne rimane, visto che i muri delle stalle e parte del tetto sono crollati!





Poco più in là la Forca Sopareit dove un sentiero in tre orette porta a Socchieve e dove la vista può spaziare fino al lontano Coglians.




Tralasciato il bivio che con percorso in cresta ci porterebbe in cima al Valcalda, causa neve e alcuni tratti esposti, proseguiamo dentro un altro boschetto dove il fogliame accumulato raggiunge i polpacci!




Questo sentiero è davvero poco o per nulla frequentato e alcuni tratti sconnessi richiedono un minimo di attenzione, specie dove esso si fa più stretto o dove neve residua ricopre alcuni punti incassati.



Sopra di noi, dove il bosco si apre, la roccia ha creato piccole grotte e suggestivi anfiteatri e questo mi porta a pensare che, dopotutto, arrivare fino a qui ne vale la fatica.




E' poco più avanti, proprio sotto la cima nord del Valcalda, che ci fermiamo: Dario e Gigi che ci precedono  sono fermi sul sentiero che ora si fa innevato e ci urlano che da li in poi si sprofonda parecchio e che è meglio non rischiare. Non fa nulla....la stanchezza ci fa accogliere di buon grado il forzato stop e trovato un tratto libero dalla neve ci sediamo sull'erba e diamo fondo alle cibarie, culminando con i succulenti biscotti fatti in casa da Elena!!!


Riempite le pancette, ripercorriamo a ritroso il lungo tragitto e arrivati di nuovo alla forcella Monte Rest ci accorgiamo del nuvolone di fumo che si alza da un monte poco distante!!! Un incendio!!! Giovanni dopo un po' riesce a chiamare il numero verde (800500300) e ad avvertire ma per fortuna sono gia stati allertati e sono all'opera per spegnerlo! Meglio così!






Sono solo le 14:30 e dopo uno sguardo alla vicina cima del Monte Rest chiedo a Luca se gli va di salirlo assieme a me. Alla sua risposta affermativa si aggiunge quella di Giovanni e pian piano anche quelle degli altri...eccetto Claudio che si rifiuta categoricamente e ci aspetterà alla sottostante casera. Lo salutiamo con la promessa di mandargli una cartolina e dopo una quindicina di minuti siamo sulla panoramica vetta!





Peccato solo per le casupole e le antenne che deturpano la cima, ma la vista è davvero bella! Un veloce autoscatto e scendiamo giù verso la casera direttamente per il  ripido pendio.


Ricompattato il gruppo non resta che ripercorrere la lunga strada (ma era così lunga anche all'andata????) fino al parcheggio dove non vediamo l'ora di toglierci gli scarponi!!! La relazione diceva diciassette chilometri e mezzo con la cima del Valcalda: beh...non abbiamo fatto quella cima, ma l'altra si....perciò a giudicare dalla nostra stanchezza ci stanno tutti!!! 
Birra e gelato per tutti a Tramonti e recuperiamo almeno un po' di forze!!!
La ritenterò questa cima.....ma la prossima volta dalla Val d'Arzino!!!

4 commenti:

big gim ha detto...

bravi!vi invidio,sono in convalescenza e mi spronate a recuperare in fretta.
p.s. ma voi non lavorate?

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Certo che lavoriamo..tutta la settimana..ma sabato o domenica possibilmente si va per monti!
Non ti far imbrogliare dalla data di pubblicazione del post..li scriviamo appena abbiamo un attimo libero e non corrisponde alla data dell'uscita.
Buona guarigione!!!;o)

frivoloamilano ha detto...

...per fortuna che lavorano, altrimenti le montagne sarebbero consumate :-)))

un saluto agli Alpinauti, grandi e piccoli.

Nadia l'Alpingirl ha detto...

@Flavio:eeeh...a poterci andare almeno un giorno si e uno no...potrei eliminare un po' di nomi sulla lista!!!!ma tocca anche lavorare..altrimenti come facciamo a pagare la benzina per arrivare sui nostri bei monti!!!
Ciaooo