Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 3 gennaio 2013

Ghiaccio in Val Visdende

Salendo i primi tornanti che portano in valle gli  occhi erano increduli: dal ciglione in alto la colata scendeva continua fino alla strada! Era un pò di tempo che non si formava completamente e così bene!



Ci prepariamo in fretta e andiamo all'attacco: Carpe Diem!
Oggi siamo in tre: io Stefano e Umberto. Cordata non velocissima a tre, ma saliamo bene.
Peccato che quando arriviamo alla candela in alto il sole già da un pò la scalda. qualche scricchiolio, un pò di acqua che scorre. Prevale il buon senso di Umberto e iniziamo a scendere. Sarà per un'altra volta.










Passano due giorni e siamo nuovamente in Val Visdende. Nuovamente in tre: io, Bepi e Max, che tra le altre cose è al battesimo del ghiaccio alla verde età di 47 primavere!
La zona è affollata, ci sono sette cordate e mentre aspettiamo si sgranino lungo i vari tiri, iniziamo a fare un pò di teoria a Max sulle salite su ghiaccio. Va giusto bene per riscaldare i muscoli prima della partenza. Siamo partiti più tardi rispetto a due giorni prima, ma filiamo veloci, e le altre cordate non sono d'intralcio.
Superiamo la candela superiore poco prima che il sole l'abbracci e continuiamo a goderci la salita: oltre quattrocento metri di cascata! Fantastica! Come la giornata che le fa da corollario!
Giunti alla fine iniziamo le discese in corda doppia, attrezzando un paio di abalakov.
Rossa, blu, rossa, blu, rossa. Alla fine giungiamo alla base. Mi piace vedere lo sguardo compiaciuto di Bepi e Max, un'ulteriore soddisfazione in questa bella giornata!

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