Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 10 luglio 2014

Volaia plaisir

Durante la settimana la tensione stava salendo, l'idea di una salita sconosciuta, di una montagna lontana e sconosciuta affascina e anche preoccupa. Ho sempre soggezione di una via finchè non sono al suo cospetto, solo allora il respiro rallenta e l'armonia ha il sopravvento. Respirare l'aria che scende dalla montagna allenta i nervi e inizia il piacere del contatto.
Poi la telefonata in rifugio, le condizioni non ottimali per la salita, il gestore che consiglia di rimandare.
La tensione sfuma d'un tratto e mi sento svuotato, non ho voglia di niente, solo di un leggero nulla da riempire in maniera semplice.

Sabato ci pensa Nadia a riempirmi la giornata di colori ed emozioni a spasso sulle Crode dei Longerin, domenica invece ho il desiderio di sensazioni più ruvide al tatto, ma senza impegnarmi molto.
Mi viene in mente il tappetino plaisir di Aldo... frugo con gli occhi la libreria e ne esce la guida di Neumann sulle Carniche.
Decido di salire a passo Volaia con Robertone, coinvolgo Alessio per la sua prima uscita dopo il corso di alpinismo. L'ultima chiamata è per Omar
Finalmente riusciamo a dare un corpo ad un'amicizia che per il momento è solo anima.
Il mattino mi sveglia serenamente, sono tranquillo e sicuro della giornata, e già dai primi passi lungo il sentiero che sale al Lambertenghi una naturale affinità si manifesta nel gruppo.
Saliamo al passo con l'idea di salire le vie sulla ovest del Lastroni, ma una volta raggiunto il lago vediamo che la neve a nord è ancora un ospite ingombrante.
Il vento ci accompagna sbuffando alle placconate a sud della torre Carla Maria.
Plaisir!




La roccia è fresca, qualche rivolo d'acqua ci ricorda l'incombente presenza di un cielo grigio che non sembra volere renderci partecipi dei suoi dispiaceri.
Le mani si spalmano sul calcare, le scarpette si appoggiano leggere e precise, si sale a cuor leggero, se chiudo gli occhi penso che potremmo essere seduti a chiacchierare seduti al tavolo di un rifugio dopo una giornata importante.



Arriviamo all'ultima sosta della giornata e ci caliamo lungo l'ennesima serie di doppie.
Scendiamo per un pò in silenzio lungo il sentiero, poi nuovamente le parole hanno il sopravvento, nuove idee hanno bisogno di essere raccontate. Davanti a una birra in compagnia sento il gusto ed il piacere di un'amicizia che cresce bene, di una sintonia che trova velocemente la giusta frequenza.
il cielo grigio non fa paura in giornate come questa.

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