Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 7 aprile 2015

Pasqua natalizia a casera Forchiutta

Il meteo previsto per sabato, vigilia di Pasqua, lascia poche alternative, ma non ci facciamo abbattere!
Nella lunga lista di giri per monti, c'è pure la sezione "nuvolo-pioggia" e la scelta cade su casera Forchiutta: facilmente raggiungibile tramite strada, offrirà adeguato riparo per gli "auguri pasquali".
La partenza sarà da Saps, già utilizzata poco tempo fa per un giro esplorativo con Silvia.


E così, dopo il ritrovo a Gemona, partiamo in direzione di Moggio e la Val Aupa: parcheggiata l'auto a Saps, ci prepariamo e saliamo su per la strada militare che, a brevi tornanti, ci fa alzare di quota e dare uno sguardo giù, dove scorre il torrente Aupa. 




Sebbene nuvoloso, il meteo regge bene e ci consente di percorrere la strada in tutta tranquillità, oltrepassando il bivio per Cueste Mozze, proseguendo oltre. Sotto i nostri piedi, un esteso tappeto di foglie, cerca di nasconderci la prosecuzione della strada: i bei muretti a secco della prima parte sono scomparsi, ma nonostante tutto la direzione si intuisce... almeno fino ad un esteso franamento! 




Cerchiamo di aggirarlo dall'alto ma appena oltre, la strada sembra scomparsa. Uno sguardo alla cartina per cercare di capirne la prosecuzione o di individuare il casolare che intravediamo tra gli alberi non da buon frutto: evidentemente, causa l'abbondante fogliame, abbiamo mancato un tornante e rimane solo un opzione... puntare su dritto per il pendio boscoso, cercando di intercettarla più in alto! E così via, su dritte, finchè gli scarponi trovano di nuovo il piano tranquillo della strada, presso un bellissimo ponte, parzialmente crollato. 




Lo oltrepassiamo e raggiungiamo la sterrata che sale da Galizzis di Bevorchians. Poco distante, la prosecuzione della mulattiera consente di tagliare un po' di tornanti della strada, per poi intercettarla di nuovo, percorrendola lungamente, fino ad incrociare quella proveniente da Forca Zouf di Fau. 
La mia cartina riporta solo sentieri da qui in poi, ma la sterrata continua e dopo aver cercato inutilmente i segnavia del sentiero Cai, decidiamo di seguirne il percorso, giungendo infine a Forca Griffon, dove ritroviamo sia i segnavia Cai, sia il cartello che ci indica la nostra meta. 




Già da un po' fiocchi di neve cadono copiosi e risaliamo il sentiero cautamente, alternando tratti puliti a tratti innevati, alcuni dei quali nascondono infide lastre ghiacciate! Chi con i ramponcini, chi con non pochi equilibrismi da circo, riusciamo a passare oltre e dopo un po eccoli finalmente, i tetti rossi dei tre edifici che compongono casera Forchiutta! 




Entriamo in quello adibito a bivacco e, acceso un piccolo fuocherello, lasciamo "signor inverno" fuori dalla porta e ci barrichiamo dentro! Dagli zaini escono colombe, cioccolatini, Malvasia e grappa al miele: sedute accanto al caminetto, riscaldate dal tepore del fuoco e dai gradi alcolici, chiacchieriamo allegramente, mentre fuori continua a nevicare! 



Buona Pasqua ragazze.... anche se sembra di essere a Natale!!! 

2 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

il posto è interessante..... sicura però che non fosse Natale :-) !

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Mah Luca,l'atmosfera era proprio Natalizia...se non fosse stato per la colomba...
Comunque speriamo fosse l'ultima coda dell'inverno!!!