Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 4 giugno 2015

Avostanis

Lo scorso mercoledì, sotto un cielo terso,  risaliamo la Valle del But fino a Cleulis, per poi risalire la strada infinita che sale a Malga Pramosio.
La conca verde smeraldo ci accoglie fredda e ventosa, non proprio quello che ci aspettavamo. Sono le 10 del mattino e la temperatura è di 11 gradi. Ci incamminiamo con passo calmo lungo la mulattiera che sale al laghetto di Avostanis, tra i fischi delle marmotte che si perdono nel vento.







Mano a mano che si sale la vista si allarga dal Montasio fino al mare. Approdiamo alle sponde del lago, alla base della magnifica parete dove ha inizio il nostro viaggio nel plaisir verticale, salendo la classicissima linea della De Infanti.










2 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Alpinauti, insomma !!!!! la smettete di fare uscite di mercoledì ?

Nadia ha detto...

Luca, l'Alpinauta deve finire i giorni di ferie arretrati!!! Poi se son mercoledì soleggiati...